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KATAP

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Member Since: 2/22/2007
Band Website: www.katap.com
Band Members: Fabio Di Miero (voci, sintetizzatori e computer)
Vinci Acunto (sintetizzatori e computer)
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IL MATTINO (10/07/07)
Katap Il nuovo suono partenopeo
Sul fronte digitale ecco i Katap di (Nut label, neonata etichetta partenopea), raccolta di canzoni elettroniche che partono da Kraftewerk, Pil e Planet Funk (ma anche da certa dance italo/tedesca anni ’80) per approdare al nuovo sound digitale, elogio della frammentazione sonora e dell’eterno ritorno vichiano sotto forma di perenne campionamento senza mai dimenticare per strada la piacevolezza d’ascolto. Da suggerire ai programmatori radiofonici alla ricerca di novità.
Federcio Vacalebre

ROMA (29/06/07)
L’Album dei Katap. “Antiform”, il cd che racconta la grande musica
NAPOLI. Presso la libreria “Edicolè” è stato presentasto il primo cd dei Katap, “Antiform”, prodotto dalla “Nut Label”. La band dei Katap, formata da Fabio Di Miero e Vinci Acunto è approdata a questo album dopo anni di sperimentazione tecno, jungle e tanti live underground. “Antiform” è un percorso che segue un filo conduttore: quello del sospetto, della lotta e del combattimento. .
Virginia Evangelista

IL NAPOLI(26/06/07)
Presentata ieri la nuova etichetta partenopea: prossime produzioni de La Famiglia e Taranta Power.
Nut, la “nocciolina” dell’elettronica. Le sonorità underground trovano casa
Una elettro-nocciolina rimbalzerà dentro i nostri lettori cd. Perché da oggi, a Napoli, Nut (in inglese, appunto, nocciolina) significa musica elettronica, mescolanza di suoni ancestrali e nuove tecnologie, intreccio creativo di strumenti tradizionali e diavolerie digitali. La Nut Label, neonata etichetta napoletana presentata ieri pomeriggio, è la naturale evoluzione del Nut Studio, che dal 2001 opera nell’ambito della musica italiana underground. Ora, il primo vagito della Nut si chiama “Antiform”, primo disco del duo Katap (dall’inglese “cut-up”): dietro atmosfere dark e aperture alla dance più orecchiabile c’è tanto lavoro al computer e una gran voglia di sperimentare. La dichiarazione di intenti, in questo senso, è chiara: . Parola di Vinci Acunto, fondatore della Nut e componente, con Fabio Di Miero, dei Katap.
Davide Cerbone

CRONACHE DI NAPOLI (29/06/07)
Nasce in città la Nut Label ed è subito “Antiform”
NAPOLI. Presso la libreria Edicolè di piazza Municipio si è tenuta la presentazione del disco d’esordio dei Katap dal titolo “Antiform”, un lavoro di matrice elettronica ben realizzato dal duo Fabio Di Miero (voci, sintetizzatori e computer) e Vinci Acunto (sintetizzatori e computer). Il disco, prodotto dalla nuova etichetta discografica “Nut Label”, si inserisce in un filone di musica elettronica tendente alla dance e con richiami agli acclamati Planet Funk. Durante lo showcase, il pubblico è entrato facilmente in sintonia con i due artisti e il loro brano “Notorious Heart” si è candidato da subito a diventare una hit da classifica. La Nut Label, nata dall’esperienza del Nut studio, si propone, oltre al disco in questione, l’obiettivo di produrre e di insistere su musica che trasmetta emozioni, che non si inserisca in tendenze alla moda e quindi che non assecondi necessariamente il mercato.
Tra gli ospiti presenti vi era il sociologo Lello Savonardo, docente di sociologia della Musica presso l’Università Federico II, che da tempo studia le ricadute sociali del produrre musica attraverso i nuovi mezzi tecnologici digitali. A tal proposito, Savonardo ha evidenziato come il digitale abbia portato ad un processo di democratizzazione del “fare musica”, consentendo anche a chi non ha studiato musica di poter esprimersi creativamente con i nuovi mezzi.
Irvin Vairetti

ABBIABBE (23/06/07)
Antiform: il metallico e lancinante album dei Katap
“Un insieme di grida e voci distorte che solcano gli animi”
I Katap propongono una musica elettronica e nascono nel 1994 da un’idea di Fabio Di Miero. Dopo varie sperimentazioni, tra la tecno e la jungle, nel 2005 esce il primo singolo “My Trip” (Bustin’ Loose). L’incontro tra Fabio e Vinci Acunto, produttore, sfocia in un suono minimale. Le esperienze al Sonàr di Barcellona, la sfrontatezza di Peaches e il devastante impatto del sound degli Underworld sono amalgamante nei Katap. Questa caleidoscopica fusione ha generato “Antiform”. L’album che ci apprestiamo ad inserire nel lettore. Si parte con il primo brano. Ce li spariamo subito in vena con il volume al massimo. Eccoli puntuali, si sono piazzati come di consueto nelle casse. Il ritmo, travolgente, incalzante, ostico, asettico, ci permette di ritornare ai ricordi d’antichi fuochi mai spenti. Abbiamo sempre creduto che la musica elettronica, dai lontani Kraftwork, non avesse “anima” né “calore” comunicativo; ma, man mano che le tracce si susseguono, siamo costretti, piacevolmente, a ricrederci. La musica dei Katap suscita danze irrefrenabili. I brani scorrono sotto il laser. Ci colpiscono le tracce numero 8 e la number 4 su tutte, che troviamo siderali ed ipnotiche. Le restanti, lisergiche e apportatrici di scudisciate adrenaliniche allo stato puro. Ci siamo ricreduti: non immaginavamo che, anche con questi ritmi sincopati, quasi artificiali, avremmo assaporato la libertà delle verdi vallate e continuato a volteggiare negli oscuri meandri dell’anima. Chiunque ne volesse sapere di più, può visitare i loro siti: www.katap.com e www.myspace.com/katap oppure può chiamare allo 081/0025716 – 393-9300664. Non vi risponderà un metallico dischetto ma la voce di Anita Acunto. Ve li consigliamo! Fratelli che la musica sia con voi & long life to these new friends.
Filippo Di Nardo

NAPOLIPIU (28/06/07)
Un lab per gli assi dell’elettronica
Katap (dall’inglese “cut-up”) è il duo composto dal vocalist Fabio Di Miero e dal producer Vinci Acunto, che inaugurano il loro disco d’esordio “Antiform”. Dietro atmosfere dark-rock e concessioni alla dance più orecchiabile, ci sono un gran lavoro di programmazione e tanta voglia di osare. La Nut Label, impegnata a realizzare, oltre i lavori dei Katap, anche quelli di Sha-One (La Famiglia) e Rione Junno (circuito Taranta Power), è la naturale evoluzione del “Nut Studio”, che negli ultimi sei anni ha curato la produzione di lavori come “L’alba del giorno prima” di Piero Pelù, “Lontano” di Eugenio Bennato, la colonna sonora del cartoon tutto partenopeo “Totò Sapore”, gli album dei Bisca “AH!” e “Il ritorno di Carmela” (con Zulù dei 99 Posse), il disco omonimo dei Safyllè e “D’istanti”, prima uscita dei sorprendenti Jolaurlo, collaborando inoltre con Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli (CSI), Caparezza, Francesco Di Bella, 24 Grana e altri artisti.
Antonella Lorenzo

FREAK OUT (09/07/07)
Katap – Antiform (Tube/Nut)
E’ decisamente un piacere constatare che piccole band di elettro crescono all’ombra del Vesuvio. O meglio all’ombra dei Planet Funk, che sono i numi tutelari di questo duo (Fabio di Miero e Vinci Acunto) e non è difficile scoprirlo già al primo ascolto. Nel senso che l’ispirazione e l’impostazione dei Planet Funk si sente fortissima, ma non fino al punto da diventare fastidiosa imitazione, tutt’altro. I Katap affrontano in questo disco un percorso proprio, che guarda ai Prodigy (più mirati che raggiunti) e ai Chemical Brothers e all’ondata DFA records, e ci mettono molta più elettronica ambient e meno strumentazione tradizionale rispetto ai loro più diretti ispiratori.
Ciò è evidente sin dal primo pezzo, “Dark”, che fa entrare bene nelle atmosfere dell’album: più musica che struttura-canzone vera e propria, come anche la seconda track “Post”, anche se non mancano i pezzi più strutturati e melodici, come “Notorius Heart”, in cui la voce richiama, forse troppo da vicino, quella del Dan Black prestato dai Servant ai pezzi celebri dei Planet Funk: è in questo pezzo (come pure in “Battle of Lips” e “Spiral”) che più che mai la loro presenza si sente, ma in fondo questo non guasta affatto. Bellissima e ipnotica anche “Outside is Naples”, come pure “Suspect”, ma in generale sarebbe difficile estrarre una particolare perla da quest’album, visto che il livello medio complessivo si mantiene molto alto, e regala agli amanti della musica (anche a quelli che non amano specificamente questo genere) la speranza che nell’ambiente campano possa crescere qualcosa di più della sola musica neomelodica.
Francesco Postiglione

WWW.MUSICAOLTRANZA.NET (03/07/07)
Vengono da Napoli i Katap, duo elettronico attivo sin dal ’94, passato attraverso la tekno, la jungle e la drum’n bass, prima di giungere a questo esordio ufficiale “Antiform”, un album vario e variegato, che finisce di percorrere i sentieri fino ad ora ancora vergini per i due.
L’album, composto da 11 tracce, è da catalogare come electro dark, anche se al suo interno non mancano di sicuro “le eccezioni che confermano la regola” e lo avvicinano più ad un’elettronica più danzereccia e “facile all’ascolto”.
Parlavamo di electro dark: ambientazioni e voci ci teletrasportano agli anni ’80, quando questo genere ha potuto risplendere grazie a nomi come Front 242 e discepoli, quelli che, per intenderci, analizzavano le nuove tecnologie elettroniche, per farne il nuovo strumento di accusa e denuncia, accomunando sotto un unico denominatore punk, dark, elettronica e malessere sociale.
Musicalmente parlando, inizierei segnalandovi “Battle of Lips” come una tra le mie preferite dell’album: ottime le melodie, che ben si incastrano con gli sporchi riff di chitarra e la scura voce di Fabio Di Miero; allo stesso modo vi segnalo “Spiral” o “I Love with my Head” come esempi di tracce più facili e meno dark: i grassi sytnh e le facili strutture, infatti, le portano a sembrare tracce di Adriano Canzian o Thomas Shumacher, piuttosto che avvicinarle alle fonti appena citate; “Water”, sempre molto scura, lenta e malinconica, che si presenta, però, più sotto forma di ballade che altro, mentre “Antiform” suona più moderna e sperimentale, qualche suono glitch e una ritmica molto Bjork, veloce, minimale e claustrofobia allo stesso tempo.
Se togliamo qualche breve istante (si sa….de gustibus) questo album risulta essere, secondo me, un gran ben lavoro!!!
Matteo Trifirò

WWW.KRONIC.IT (25/07/07)
Finalmente trova spazio un progetto di qualità Parte da lontano e affonda le radici nella techno anni ’90 il corposo sound espresso dai Katap, progetto sonoro ideato da Fabio Di Miero che, dopo lunghi periodi di sperimentazione, realizza insieme al producer Vinci Acunto l’album “Antiform”; undici tracce che sintetizzano la filosofia e l’idea di musica del duo partenopeo. La scansione ritmica, nelle tracce d’apertura, è tremendamente old-school; “Dark” e “Post” rimandano la mente alle atmosfere offuscate, tenebrose e ribelli dei rave parties. E’ costantemente portata avanti un’idea di frammentazione continua che produce instabilità nell’interpretazione dei suoni ma che, sorprendentemente, crea un filo conduttore deterritorializzato e fortemente moderno. L’approccio è, a tratti, sornione (“Battle of Lips”), le basi sono trascinanti e dietro ogni trama si nascondono ombre pronte al combattimento (“Water”). La voce di Di Miero è filtrata, rallentata, allucinata, ma lo scenario è mutevole, aperto, e si concede qualche divagazione piacevolmente più melodica come in “Notoriuos Heart” e soprattutto nella movimentata “Depression Station”. Ne viene fuori un assemblaggio di ritagli e tessere che s’incastrano con semplicità, e che cementano la base di una musica esente da schemi e da facili classificazioni. Una buona corrispondenza di melodie e ossessioni che trascende dall’autodefinizione di elettro-dark e crea il ponte ideale per scenari futuribili.
Roberto Paviglianiti

WWW.LASCENA.IT (09/09/07)
KATAP. “ANTIFORM”
Questo duo elettronico partenopeo che si è formato nel 1994 ha esordito soltanto due anni fa con il singolo “My trip”, prodotto dalla Bustin’loose dei Placet Funk. Oggi ci propone un full lenght di undici tracce caratterizzato da un elettro-dark martellante che trasuda anni ’80, con ossessionanti derive psycho-danzerecce tipiche della scena teutonica. I brani più umbratili e con le trame più nascoste sono Outside in Naples e Water. Per il resto i ritmi percussivi sono dominanti (Notorius heart) senza però disdegnare soluzioni più ardite come nella title track piuttosto che melodiche come in Depression station e I Love with my Head all’insegna comunque di un minimo comun denominatore tematico rappresentato dal concetto di lotta.
Vittorio Lannutti

WWW.SENSORIUM.IT (14/9/07)
KATAP. “Antiform” (Nut)
Nell’era del ritorno alle chitarre e alla ruvidità del rock, c’è chi porta avanti con intelligenza le sonorità elettroniche. E’ il caso dei Katap, duo napoletano che si presenta con un lavoro intenso e compiuto, in grado di dare nuova linfa a un filone stanco e saturo. Vicinissimo nella realizzazione e nelle atmosfere a "Heat", gioiellino di un paio di anni fa targato Colder, questo "Antiform" si avvale, soprattutto sotto il profilo delle ritmiche, di un notevole lavoro sui suoni, fattore che rende ogni pezzo diverso dall’altro. Anche le voci, che tra l’altro azzeccano praticamente tutte le melodie, sono splendidamente effettate e manipolate in modo da ricordare le sperimentazioni dei Two Lone Swordsmen. Data la spiccata vena melodica, risulta riuscitissima la scelta di operare sulla forma canzone, evitando divagazioni strutturali che non farebbero altro che annoiare l’ascoltatore. Plauso infine per l’agilità con cui i Katap variano registro: si passa dalle spruzzate techno (il binomio strumentale che chiude il disco) ai ritornelli memorabili ("Notorius Heart" e "Depression Station" sarebbero due singoli perfetti), dalle incursioni in territori più prettamente elettro dark ("Dark" e "Suspect") a momenti vicini alla ballata ("Water"). A volte si ha l’impressione che 'l’oscurità' sia facilmente esibita e spesso i Nostri ricorrono a trucchetti arrangiativi per 'spingere' il pezzo, ma il risultato finale sorprende e diverte, mettendo in luce un sound e una capacità compositiva personalissimi, che nulla hanno da invidiare ai maestri del genere.
Simone Ungaro

WWW.XTM.IT (19/09/2007)
Katap. Antiform. 2007 - Nut
Da Napoli arriva Antiform, ultimo lavoro dei KATAP. ElectroDark?!?! Forse. Come dice qualcuno, “Sono i Nine Inch Nails in un giorno di pioggia!”. Affermazione da cui mi allontano quando il cd arriva alla traccia 3, ovvero la mia preferita: Notorious Heart. La pioggia deve andarsene per lasciare il posto ad una notte stellata di giugno in qualche boschetto sicuro, dove si può ballare a tutto volume. Rave Rave Rave. Eh sì… L’approccio sonoro è dell’eletronica degli anni 80/90 a cavallo tra Depeche Mode e Nine Inch Nails, in cui fraseggi musicali, ritagli, piccoli pezzi di un mosaico che non sai cosa diventerà, prendono corpo nei sintetizzatori impazziti di Vinci Acunto per poi intrecciarsi alla perfezione con la voce di Fabio Di Miero. Non ha forma, o meglio ha la forma che vuoi dargli. Per me ha la forma di cd che voglio vivere.
Geordie Echo

WWW.UNIVERSITINFORMA.IT (Settembre 2007)
KATAP / Antiform
A Napoli, oltre al genere “melodrammatico”, c’è un bel movimento (ovviamente in direzione “ostinata e contraria” rispetto al melodramma) che riguarda la scena elettronica. Sia come produzione che come fruizione. Nello specifico gli Katap sono un progetto già at tivo da qualche anno e che ora sforna Antiform lavoro per alcuni aspetti minimale, per altri più tecno, ma sicuramente di matrice undeground. Per quanto riguarda la struttura delle canzoni è sostenuta da beat di sostanza che spesso sfociano nella cassa dritta, mentre le voci cercano di dare una forma canzona che la musica tenta di allontanare. Alcune cose sono interessanti, altri meno. La prova, comunque, è superata.

WWW.THEDSIDE.IT (28/09/07)
KATAP / NOTORIOUS HEART
Il percorso musicale dei Katap, (ovvero la trascrizione del sinonimo britannico 'cut-up'), e' un intrico di mutazioni stilistiche sospinte dalla continua esigenza di sperimentare nuovi orizzonti compositivi. Scomponendo questo gradevole cd, preludio e mossa d'avanguardia del full lenght di undici tracce 'Antiform', si denota una propensione innata per il suono electrobeat. La song è fresca, scoppiettante e sara'certamente apprezzata in ogni club che voglia proporre 'Notorious Heart' come riempipista, essendo il sound attraversato da electro energia di buona fattura. Fabio di Miero, sin dall'ormai fosco 1994 nella capitale partenopea, forgia fior di sperimentazioni che perlustrano emisferi ambient, techno, jungle, minimal sounds approdando finalmente nel 2005 al 12' 'My Trip' ed in seguito a quest'ultimo capitolo synthetico di cui i Katap vanno legittimamente orgogliosi. I vocals si presentano ben arrangiati, le ritmiche lineari piacevolmente elaborate offrono inputs per effervescenti danze underground ed il refrain incalzante, pur non irresistibile,fa tamburellare le dita e battere i talloni a tempo anche ai piu' distaccati. Se desiderate galvanizzarvi con una pre view preventivamente all'acquisto del cd, proiettatevi su sito web e gustatevi le quattro tracce di presentazione dell'intero album: potrebbe essere un'ottima occasione per imbattervi in qualcosa di decisamente interessante e techno avvincente. Se questo singolo rappresenta il biglietto da visita ci attendiamo un riscontro elevato alla massima potenza in sede di album. Teniamoli monitorati.
Maximox

WWW.THEDSIDE.IT (07/10/07)
KATAP/ANTIFORM
Concede ben poco alle sfarzosita'questo new full lenght dei Katap ,formazione già recentemente recensita sul nostro sito con il cds 'Notorious Heart'. Il corpo elettronico è scavato, basilare, i sintetizzatori di Fabio e Vinci viaggiano paralleli, incrociando rotte soniche spesso monocorde tuttavia recanti oscure e stimolanti angolazioni. Registrato e masterizzato a Napoli presso il Nut Studio il cd propone undici tracce non audaci ma senza dubbio valide e ben coerenti con il suono synthetico. Title track dai nomi secchi, minimali. In 'Dark' l'aspetto che piu' emerge con chiarezza è il senso di ossessività, l'astrazione del buio intrappolato negli algidi circuiti di un replicante. 'Post' è assillata da tormenti ed impulsi di sintesi scanditi dalla drum machine avvinghiata ai congegni, testi spogli e null'altro. Su 'Notorious Heart' abbiamo gia' speso sufficienti vocaboli; 'Suspect' rappresenta un breve e flemmatico affresco metropolitano dai colori indecifrabili ma tutti riconducibili all'acciaio. 'Battle of lips' è una flessuosa electrosuite ben costruita, ritmiche sintetiche, passi, keyboards vocals rielaborati che illustrano convincentemente questa impronta ottica. 'Spiral', psicolabile e nevrotica sequenza di inputs e sillabe taglienti, precede 'Depression Station' brano che campeggia per vivace ed agile scrittura compositiva, costituisce una traccia di assoluto pregio elettronico. Una certa sottile eleganza antimelodica muove 'Water', keyboard electro 80's e vocals volutamente discordanti, visionari,concessi ai tre minuti e nove secondi di fredde coordinate electropop. 'Outside is Naples' è il pezzo che personalmente ritengo piu' esplicativo nell'intero concept. Intense rifrazioni artificiali dal sentore tossico, drum machine glaciale, synths e citazioni in perfetto stile robotico. Geometrie ritmiche irregolari e dinamiche intersecano invece il passaggio di 'Antiform', puramente strumentale ed indice del livello tecnico raggiunto dal duo. Techno art ipnotica e di buona fattura plana su lle ali di 'I love Witch my Head', traccia di chiusura,elemento instrumental danzereccio che fara' gioire i dj's dei clubs a tema. Posseggono arte e mestiere tali da essere considerati meritatamente validi. Regalatevi ampi spazi screziati di fascino alchemico, ecco un progetto che sapra'attirarvi a sè mediante il solo impiego delle macchine.
Maximox

WWW.ROCKSHOCK.IT (Dicembre 2007)
Attinge alla produzione musicale dell'ultimo decennio Antiform, il secondo lavoro in studio dei Katap, duo partenopeo composto da Fabio Di Miero e dal producer Vinci Acunto, autori di un sound caleidoscopico e decisamente "made in Napoli"
La traccia d'intro, Dark, è una discesa libera sul Planet Sexor di Tiga, un pezzo ipnotico, ricamato da pad di grande effetto e synth in puro stile Planet Funk. Le voci sono rarefatte, i suoni freddi e ben studiati.Traccia numero tre: arriva il primo spiraglio di luce, Notorious Heart, a rompere il beat cupo, tra echi dell' hit Anthouse (Don't be blind) di Tommy Vee e un cantato molto azzeccato. Bello e serrato il beat di Suspect e Spiral, anche se il cantato a volte risulta insufficiente.Ne hanno macinato di chilometri, dischi e dancefloor i Katap. Un mix di suoni, stili, con ottimi momenti, un sound corposo e poliedrico, tra mille sfaccettature, rievocazioni del passato musicale e molta, molta ispirazione. Un mosaico in continua evoluzione, porte che si aprono su stanze illuminate e come in Water, nostalgica e pacifica.Ritorna l'ombra in Outside in Neaples, ennesimo capitolo di questo viaggio-non viaggio sonoro che ci accompagna fino al beat ossessivo, quasi fuori tempo della title track, tutta inviluppi ed evoluzioni, una scheggia impazzita fatta di loop sporchi, freddi, un trip paranoico che anticipa lo scenario futuribile di I love with my head, l'ultima traccia. Antiform, contro la forma, è una creatura mutevole, apparentemente senza filo logico, un insieme di diapositive fatte girare a velocità estrema.A fine ascolto sembra di esser scesi da montagne russe intergalattiche, accompagnati da un ensemble irrazionale di suoni e beat che necessitano, magari, di qualche ascolto in più prima di essere assimilati.
Vincenzo Gentile

TRAX (2005)
KATAP. My Trip (Bustin’ Loose)
Katap è il progetto di Fabio Di Miero, autore di questo bel pezzo dall’anima rock, realizzato con ampio utilizzo di strumentazione elettronica; ad alzare i battiti e farlo virare in direzione dance-floor ci pensano i due remix inclusi in questo 12”. La versione curata da Rodion saltella che è un piacere ma il consiglio spassionato è di puntare dritti verso il S.U.D. Remix, con quell’imprescindibile linea di basso che ricorda molto da vicino il punk-funk Dfa style. Il risultato finale si configura in una credibilissima produzione Made in Italy destinata ad ottenere visibilità anche all’estero.

SINGOLO "NOTORIOUS HEART" FINO AD OGGI IN ROTAZIONE SULLE SEGUENTI RADIO:

- Radio Made in Italy 102.3 (Bari)
- Radio Lupo solitario (Varese)
- Radio Match 5 (Milano)
- Radio S. Bonifacio (Verona)
- Radio Papesse (Siena)
- Controradio – Popolare Network (Firenze)
- Cosmoradio (livorno)
- Primaradio (Padova)
- Playstudio (Bologna)
- Diradio (Padova)
- Radio Alfa (Salerno)
- Radio Base – Popolare Network (Mestre – Venezia)
- Radio Beckwith (Torino)
- Radio Budrio (Bologna)
- Radio 110
- Radio Mpa (Salerno)
- Radio Onde Furlane (Udine)
- Radio Sound Piacenza
- Radio International (Bologna)
- Radio Canale Quattro (Avellino)
- Radio Cosmo 2 (Salerno)
- Radio Facoltà di Frequenza (Siena)
- Radio Flash 85 (Salerno)
- Radio Studio 100 (Taranto)
- Radio TLT (Jesi – Ancona)
- Radio Azzurra (Palermo)
- Dabliù Radio (PA)
- Radio Antenna Futura (AQ)
- Radio Arcobaleno (SA)
- Radio Toscana Network (FI)
- Radio Studio 95 (RC)
- Radio Azzurra (AP)
- Radio Onda D’Urto (BS)
- Mep Radio (RI)

INTERVISTE su:

- Radio TLT
- Radio Beckwith
- Radio Budrio:Speciale Katap gruppo della settimana a “Decollo immediato”
- Radio Canale Quattro
- Radio 110
- Radio Mpa
- Radio F2 (Napoli)
- Radio Onda D’Urto (BS)
- Radio Azzurra (Palermo)
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   Recensioni album "ANTIFORM" su:          - Roma         - Il Napoli         - Cron...
Posted by on Mon, 09 Jul 2007 15:25:00 GMT

REPORT RADIOFONICO KATAP

Singolo "Notorious Heart" fino ad oggi in rotazione sulle seguenti radio: -          Radio Made in Italy 102.3 (Bari) -      ...
Posted by on Mon, 09 Jul 2007 15:30:00 GMT