About Me
Laureato con il massimo dei voti al triennio sperimentale di Jazz presso il Conservatorio “Domenico Cimarosa†di Avellino con una tesi su Louis Armstrong; attualmente iscritto al primo anno di specializzazione in musica Jazz al Conservatorio Santa Cecilia di Roma; ha studiato canto moderno con il M° Maria Teresa Petrosino, contralto del coro del teatro G. Verdi di Salerno. Nel 2008 ha conseguito la licenza di Teoria e Solfeggio Triennale (per cantanti), con votazione 9.00, presso il Conservatorio “Domenico Cimarosa†di Avellino.
Nel 2008 ha partecipato ad un seminario formativo di Musicoterapia (60 ore) presso il Conservatorio di Avellino.
Dall’ottobre 2008 al Maggio 2009 ha tenuto un corso di Musica d’Insieme in qualità di docente presso l’Associazione Sianese Diffusione Musica (Salerno).
Da gennaio a maggio del 2007 ha gestito un corso di pratica corale per bambini nell’ambito del progetto “Centro Polifunzionale†a Siano (Sa).
Dal 2002 al 2006 ha curato, in qualità di Maestro, la manifestazione canora per bambini “La Befana vien…cantandoâ€, organizzata dall’Associazione Sianese Diffusione Musica, riuscendo anche a portare in studio di registrazione, per due anni consecutivi, i bimbi partecipanti facendo incidere due cd con i brani da loro cantati.
Dal 2002 al 2006 ha anche diretto, in qualità di Maestro, il “Gruppo Folk Siano Città dei Ragazziâ€, un sestetto canoro di bambini con un repertorio di canzoni popolari campane; “Rareche Verdi†è il loro cd che testimonia la bontà di questa esperienza musicale, presentata al pubblico su importanti palcoscenici, tra cui quello del Teatro Bellini e quello di Piazza del Plebiscito, a Napoli.
Dal 1999 al 2003 ha fatto parte della Musicateneo Big Band (una delle due orchestre Jazz dell’Università degli studi di Salerno) in qualità di cantante solista. Nel corso dei quattro anni trascorsi in questo organico ha tenuto svariati concerti, in Italia e all'estero.
Ha partecipato al GIUBILEO delle UNIVERSITA’, esibendosi in Piazza S. Pietro e nell’Aula Nervi, nel settembre 2000, come tenore del Coro dell’Università degli studi di Salerno.
Dal 2007 al 2009 ha partecipato a diversi concerti, sempre nella veste di cantante solista, con la “Cimarosa Swing Orchestraâ€, l’orchestra jazz del Conservatorio di Avellino.
Nel 2003 prende parte alla registrazione del secondo CD dell’orchestra jazz dell’Università di Salerno, Next Station, in cui ha cantato il brano Fever.
Nel 2006, con la sua band, ha inciso un cd intitolato “Vivoâ€, costituito da 8 brani inediti di sua composizione, recensito positivamente anche su riviste di livello nazionale, quali “Il popolo del Blues†e “JAMâ€, e trasmesso sulle frequenze di diverse radio, tra cui Radio 1 Rai.
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Articolo da "Il Salernitano":Qualcosa si sta muovendo nel sonnolento scenario musicale salernitano, qualcosa sta ancora bruciando sotto la cenere e sta cercando di venir fuori, pronta ad abbagliare attraverso una miscela esplosiva di rock, spiritualita' ed impegno sociale: quel qualcosa di cui stiamo parlando e' una band di tutto rispetto che non passera' inosservata: i Nisida. Grazie al loro primo album da poco pubblicato e dal titolo emblematico, Vivo, essi si confermano, a buon diritto, una delle band di maggior interesse all’interno del panorama campano. Attraverso questo cd, composto da otto brani inediti dalle essenziali venature rock e da uno spiccato lirismo cantautorale, hanno cercato di mettere in musica, senza retorica, le tante sfaccettature della realta' in cui vivono, che poi e' quella dura e complessa del Mezzogiorno, fatta di emarginazione, rabbia, contrasti sociali, disillusioni, ma anche di grandi speranze e di ambiziosi sogni da realizzare attraverso una fuga che ti spinga a rischiare tutto cio' che hai, per sentirti ancora “vivoâ€. I protagonisti di queste canzoni sono dei giovani in cerca di un riscatto, di una salvezza da una sempre piu' deprimente realta' sociale priva di punti di riferimento, di regole da rispettare, di ideali da seguire. Questo disco e', in un certo senso, una sorta di “viaggio musicale†fatto di storie umane di vittorie e di sconfitte, di speranze e di delusioni, di amori e di solitudini, di sogni che si avverano e di altri che si infrangono: insomma, un’attenta narrazione di quelle storie di strada che si consumano sotto i nostri occhi, giorno dopo giorno, alla luce del sole e nottetempo, ma che spesso fingiamo di non vedere.
Alla registrazione dei brani, avvenuta al Centro Musicale Comunale di Siano, hanno preso parte: Francesco Illiano (voce, cori e autore delle canzoni), Luigi Caiazza (piano ed organo Hammond), Francesco Albano (chitarre elettriche ed acustiche), Ruggiero Botta (batteria e percussioni), Manuel Pino (basso), Rocco Di Maiolo (sax) e Nella Capuano (cori).
Tale progetto ha visto la luce anche grazie al sostegno indispensabile dell’Associazione Sianese Diffusione Musica e del Comune di Siano, che hanno prodotto quasi totalmente questo lavoro.*****************************************************
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Recensione su www.ilpopolodelblues.comNisida are a band from Salerno (southern Italy). Their debut album, Vivo, mixes blue collar rock with blues and social protest.Nati nel 1997 da un idea del cantautore e cantante Francesco Illiano, i Nisida sono un’attiva ed interessante band della scena musicale camapana. Il loro album di esordio, Vivo, è composto da otto brani originali cantati in italiano che mescolano il blue collar rock con la denuncia sociale. Tra piano, organo, sax e chitarre elettriche, emergono testi che, senza retorica, raccontano di emarginazione, rabbia, contrasti sociali, sogni disillusi, ma anche di speranza, ambizioni e desideri di fuga. E’ il caso ad esempio di Cercando la libertà , che a dispetto del titolo un po’ banale, si presenta come un brano dalla struttura eccellente e dalle liriche dirette, o della sontuosa L’ultima notte di Johnny il Bello dove a brillare è la voce del front man Francesco Illiano, o della conclusiva Una Luce nella notte, suonata benissimo e arrangiata in modo eccellente. Certo non mancano alcune cadute, frutto dell’acerbità di alcune intuizioni ma resta una band dalle qualità eccellenti che non mancherà di sorprenderci in futuro.Salvatore EspositoIl Popolo del Blues