i Baba Jaga
Cresciuti al suono di folk, blues, rock psichedelico e garage rock anni ’60, il suono dei BabaJaga e' una ricerca che spazia dalle sonorita' tribali alla tradizione musicale indiana, fino al krautrock e agli albori della musica elettronica. Piu' che riproporle scrupolosamente ci piace far nostre queste note.
Se queste influenze sono la nostra terra, il nostro far musica e' un po’ come coltivare i suoni: farli crescere e nutrirli di incontri, tra il tradizionale e il contemporaneo, l' acustico e l'elettrico, il meccanico e il digitale per poi restare a vedere quello che ne nasce.
BabaJaga e' un nome dalle radici orientali. E’ nella mitologia slava e nel sanscrito (“baba jaghiaâ€: la preghiera del santone) ma forse prima di tutto nel nostro inconscio: suono che racchiude il primitivo e imitazione di suoni naturali. Cosi' e' la Baba Jaga protagonista delle fiabe: un'anziana strega, personificazione del doppio lato della natura: tremenda e gentile.
La nostra musica ha parole e forme semplici, che si propagano attraverso piccole variazioni e cambi di tempo: per conservare il carattere impulsivo e innocente delle improvvisazioni estemporanee, per custodire l’umore di chi suona, per ascoltare l’umore della musica stessa.
BabaStory Componenti:
Alessandro Mutti (voce, basso, chitarra elettrica), Tiziano Zamperini (voce, chitarra acustica), Luca Verrillo (pianoforte elettrico e sintetizzatore), Alberto Morelli (batteria, djembe, congas, cimbali e sonagli), Andrea Bighi (armonica, flauto, sitar, chitarra elettrica, elettronica ed effetti).
L’attuale formazione dei BabaJaga nasce dalle esperienze dei Sabotage, Threes, Psychedelic Filter Orchestra e BabaYaga.
Dopo aver suonato in vari locali del mantovano, del reggiano e di Bologna ed aver ricevuto apprezzamenti in vari concerti e concorsi musicali, abbiamo incontrato l’amico Tiziano Zamperini, il quale ci ha proposto di collaborare al completamento del suo progetto di poesia visiva: Fiori d’Arancio-Orange Blossoms. Un’opera che coinvolge diversi canali espressivi: poesia, arte visiva e ovviamente musica.
Visto l’esito positivo di questa esperienza, abbiamo deciso di continuare ad esplorare assieme lo sviluppo delle idee nate durante le registrazioni di Fiori d’Arancio.
Attualmente stiamo lavorando sui nuovi pezzi che faranno parte del demo "BluEmotion".
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