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AUTORE DI COLONNE SONORE INDIVIDUALI

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COLLAGE PROJECT By Michele Mariano
IDEA
Collage is the development of a masterpiece at the basis of which there is an idea which becomes a project: "the reconstruction of a whole human skeleton, using bones donated by different people". The donators are chosen and selected by the artist, and represent the main characters of the contemporary international artistic culture. The choice of the donators represents an "ufficial recognition" to them as argonauts in their field of action. The donated bones from the chosen characters will for this reason represent the main part of a true artistic relique, unique monument of international culture.
THE PROJECT
The participation to the work on behalf of the doners is ufficialized by the undertaking of a CONTRACT OF DONATION with an effective legal value, written out in a triple copy each kept by the artist, the doner and the representative the definite permanent place where the work will be kept and exhibited. The work will be guarded in a Museum building chosen between the Anthropological museums and Etnological and Natural History museums which have offered to host it.The human skeleton in this case has been divided into 62 parts, and 62 contracts of donation will be stipulated for 62 donators.
The subscription of the contract determins the following conditions: • The donation does not foresee any form of payment • The extraction of the bone donated cannot take place before the sixth year after the death of the donator and not later than the tenth. • The extraction will be carried out by specialized people and in the presence of the artist or of a person delegated by him • In case the donator should suffer an accident and/or an operation which causes a modification or substitution of the chosen bone, the modified bone will be removed regardless or the element which has substituted it.
Once all the contracts of donation have been stipulated, the exhibiting body and a copy of the related documents will be deposited within the chosen museum, which promises to: • Consider the anthropological value of the Collage equal to that of any other object hosted in the Museum; • Take care of the location of the bones in the adequate museum; • Exhibit the Collage in a suitable position to allow an easy flow of public; • To maintain the same position until the completion of the work.
The completion of the work (the collection of all the donated bones) will be carried out in a period of time not inferior to 50 years. This aspect makes of the Collage project a work of art evidently postuma.
Web site
WWW.COLLAGEPROJECT.EU
Candidate donators
agosto- settembre 2004 FLASH ART 63
MICHELE MARIANO
UN FATALE WORK IN PROGRESS
- la prima opera d’arte postuma-
“..la luna gira il mondo è voi dormite…..” Matteo Salvatore
Fabiola Naldi: COSA E' COLLAGE E IN CHE COSA CONSISTE?
L’idea ... ricostruire un intero scheletro umano con le ossa di diverse persone. Collage è un’opera d’arte in svolgimento, un vero reliquiario artistico, monumento unico alla cultura internazionale.
F.N.: IN CHE MODO SEI GIUNTO A UN PROGETTO DI TALE PORTATA CONSIDERANDO CHE L'OPERA DIVERRA' TALE SOLO AL MOMENTO DELLA TUA MORTE E QUELLA DEI PARTECIPANTI PRESCELTI?
E’ il mio esoscheletro …termine che identifica il rivestimento più o meno rigido d’invertebrati….riferito all’essere umano è il rivestimento che ha in sé il come una persona si relaziona con il mondo. Qualche tempo fa scrissi un libro, per le edizioni dell’ortica, nel quale m’interrogavo sul come la persona sì “liberasse”, attraverso le nuove tecnologie, in un nuovo rapporto con il mondo, tanto che la percezione del nuovo corpo era un CyberBody. Uno degli elementi portanti del progetto è la mancanza “dell’oggetto”..o meglio l’oggetto ci sarà dopo la morte sia dei partecipanti sia di molti contemporanei.. Ogni donatore stipula un contratto di donazione di un osso che sarà ritirato tra il sesto ed il decimo anno dopo la morte è, la prima opera d’arte postuma… …l’opera ci sarà quando tutti noi saremo morti…è un opera che fugge dalla fascinazione dell’oggetto e sfugge alla caduta nel tempo!
F.N.: COME SCEGLI I "TUOI COMPAGNI DI VIAGGIO" E COSA TI RIMANE (PER ORA) DI LORO?
Il mio esoscheletro è costituito da tante persone, molte sono gia morte, l’elenco di Collage è costituito da persone in vita che io posso raggiungere … persone che nel bene e nel male sono i responsabili di come io sono, perché ho letto i loro libri, ho ascoltato la loro musica, ho visto i loro film ecc…, un esempio? se vesto di nero è per colpa o per merito loro….
F.N.: CREDI CHE COLLAGE STIA MODIFICANDO E CONDIZIANDO LA TUA STESSA VITA?
Da circa due anni vivo in camper…mezzo ideale ed economico…pratica largamente usata negli anni 60/70….Con il camper sono sempre in anticipo sugli appuntamenti. Ho incontrato moltissime persone che partecipano al progetto in modo propositivo, con alcuni di loro è iniziata una collaborazione, questo è successo ad esempio con la Banda Jonica, Giovanni Lindo Ferretti, Caparezza ecc…inoltre centinaia di persone mi aiutano nel viaggio acquistando, ciascuno, un biglietto di cinque euro, e per ogni biglietto venduto percorro 20 Km, più biglietti vendo più mi avvicino allo scopo, e tutti sono parte integrante del progetto.
WWW.COLLAGEPROJECT.EU
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Performance di Michele Mariano
a cura di: Andreas Flevin e Helena Rusicova
Una banda municipale , da sempre luogo prediletto di un ritorno all’infanzia e ad una onirica predisposizione , presta le sue suggestione all’idea di Michele Mariano , artista contemporaneo da sempre operante sul versante di una sui generis creatività difficile da collocare in ambiti codificati : i balconi di una piazza , da sempre cuore pulsante dello scambio fra cittadini, si aprono ad accogliere e rimandare le armonie e i contrappunti ,le note e le dissonanze di una realtà finalmente libera di cercare , anche solo attraverso il simbolo, l’ elevazione e il distacco . Gli “strumenti” chiamati ad operare sono quelli della tradizione (gli ottoni , le percussioni , i piatti che sfilavano a rendere irripetibile una giornata di festa patronale) che ,disposti a riempire balconi e terrazzi ,creano, per colmare il bisogno di fantastico e di meraviglia che ancora ognuno di noi porta in sé, una architettura sonora e sospesa Il passato ed il presente , con la riproposizione e la rilettura di standard e “canzoni”, corrono per disegnare un flusso del tempo che tutti possono intendere come personale “Recherche”
M.M: È il tentativo di “suonare” l’architettura per rendere armonioso lo spazio. L’opera è costituita da due elementi, espressioni tutte e due della tradizione : l’architettura è centro storico , la banda di paese è emblema di cultura popolare. La ragione è quella di unire le due espressioni in un progetto. Risultato: ogni elemento (rinunciando un poco alla propria ortodossia) guadagna , così, una consapevolezza di realtà contemporanea. Ecco la tradizione che , mettendosi in gioco, è ancora capace di concorrere alla costruzione di un futuro dinamico con l’immaginazione ed il fantastico come humus per le… idee. Realtà piccole ,come la nostra,ma anche il mondo intero, hanno bisogno di idee e, per quel che mi riguarda ,queste possono venire solo dagli artisti.
ON AIR
Performance by Michele Mariano
Edited by Helena RusiKova and Andreas Flevin
The street, the square as life source and centre for the community, in the past as well as in the present, intersection of individual stories, “small” “universal” chronicles of everyday life and “poetical lightness”, the staging of the “surviving art”. A village band, the most precious place to bring back childhood and a dreamlike atmosphere as always, helps create evocative suggestions for Michele Mariano’s idea, a contemporary artist who has always worked singlemindedly towards a creativity which is difficult to encode: the balconies overlooking a square, which has always represented the vibrant heart of the villagers’ life, are ready to welcome and return harmonies and counterpoints, notes and dissonances coming from a reality which is finally free to search for elevation and detachment, within the symbolic environment. The “tools” involved are those offered by tradition (brass, percussions, cymbals parading the village streets to make the patron saint’s day unrepeatable); they crowd balconies and terraces while creating; to fill the need for fantasy and surprise which each of us carries inside; a musical suspended architecture.
The past and the present, thanks to traditions and “songs”, rewritten and reread, run to create a time stream that everybody can understand as their personal “reserche”.
M.M. It’s an attempt to “play” the architecture and make the space harmonic. The work is made up of two elements, both expressions of tradition: the architecture is the historical centre, the village band represents the people’s culture. The aim is that of merging two expressions into one project. The result is that each element (by giving up a bit of its orthodoxy) gains so much consciousness of contemporary everyday life. In this way tradition, by staking its all, is still able to participate in building up a dynamic future, while imagination and fantasy become a breeding ground for ... ideas.
Fashion show to Parigi and Milano Curated By: Ennio Capasa
“ COSTUME NAZIONALE Project “ 1995
Costume Nazionale prende spunto dalla volontà di rendere vivi gli abiti che ho indossato, sempre lo stesso stile, per 16 anni, arrivati al punto di assumere i connotati di una “uniforme”. L’operazione è divisa in diverse fasi: la prima consite nella creazione di 7 modelli di abiti ognuno dei quali si differenzia dagli altri per piccole variazioni sul tema.
Nella fase successiva uno dei modelli ha fatto la sua comparsa all’interno della sfilata di COsTUME NATIONAL di Ennio Capasa avvenuta nel gennaio 1995 a Milano.
Di conseguenza il modello è entrato nella linea di produzione di COsTUME NATIONAL e nel mercato della moda.
"THE COSTUME NAZIONALE Project"
The Costume Nazionale event derives from the real wish to make alive the clothes I have worn –always the same – for 16 years and which now can be classified as a “uniform”. The operation is divided in several phases: the first consisted in creating 7 suits, each one differs from the others by inperceptible variation of the theme. The following phase was the participation of one of the suits at a real fashion show, the Costume Nationale man’s winter collection held in Milan in January 1995 . As a consequence the suit was produced by Costume Nationale and entered in the fashion market.
etichetta
KOMART FASHION
by Michele Mariano
Does the world really need another model of clothes? .... Are the clothes a party to the person who is wearing them?
These questions are the starting point to take people’s customs into consideration. This has given birth to the idea of clothes WITNESSING extracts of real-life stories. Second-hand clothes usually become rags, for Mariano they become clothes that embody experience, relabelled, refashioned and put into circulation again to get another story, another experience.
The Komart fashion is a way to escape the object fascination, a way to register past eras. Each item is unique... both for pattern and story. It belonged to another person. Komart wear means to free one’s fantasy, not by means of matching colours, fabrics, etc ... but people’s real-life stories.
KOMART FASHION
By Michele Mariano
Ma il mondo ha veramente bisogno di un altro modello di abito?… l’abito è complice della persona che lo indossa?
Queste domande sono il punto di partenza della riflessione sul costume.
L’idea che ne è nata e quella di un abito TESTIMONE di stralci di vissuto.
L’abito usato , comunemente diventa straccio, per Mariano diventa un abito con esperienza, marchiato e rimesso in circolo per ricevere altra storia, altra esperienza L’abito Komart non è altro che il fuggire dalla fascinazione dell’oggetto è lo sfuggire alla caduta nel tempo.
Ogni abito è unico…sia per aspetto, sia per storia. Esso è appartenuto ad un’altra persona. Vestire Komart significa liberare la fantasia, abbinando non colori, stoffe ecc…ma il vissuto di diverse persone
LE COLONNE SONORE INDIVIDUALI?
Musica come costrutto sociale: come l'arte, la musica è definita innanzitutto nel suo contesto sociale. Da questo punto di vista la musica è ciò che ognuno chiama musica, che sia fatta di silenzio, di suoni, o di performance.
Musica come una categoria della percezione: la musica non è semplicemente suono, o la percezione di esso, ma una rappresentazione interna, che percezione, azione e memoria contribuiscono a creare.
I materiali su cui lavoro non sono propriamente musicali, o almeno, non lo sono in senso stretto. La mia riflessione sulla musica (composizione) si focalizza sulla possibilità, per qualsiasi persona, di avere la propria colonna sonora. Colonna sonora che lo accompagna lungo l’arco della giornata.
Queste si legano alla persona attraverso uno spago, corda, filo ecc.. e la persona se la trascina nella sua quotidianità.
Questo primo lavoro “CAsaDAVERmI” è una raccolta di 60 colonne sonore che hanno come soggetto/oggetto “la sedia”.
Il cd in realtà è un dvd dove, suono-persona-oggetto contribuiscono in egual misura alla costruzione del lavoro.
CAsaDAVERmI cover dvd
La mia continua pratica etica, il mio essere costantemente "altro" rispetto al contesto dell'arte ed al mondo degli artisti e musicisti miei contemporanei, porta il mio operare al di là dell'atto che istituisce la negazione, perché secondo me la negazione deve essere a sua volta negata, pena la ricaduta in una certa epidemicità del fare musica. Pensare significa immaginare ciò che accade nei diversi mondi possibili. Quindi semplicemente concepisco un'intenzione come una a-funzione, che determina una estensione.
Di qui la mia differenza da John Cage. Non voglio conoscere attraverso "il silenzio", "ma propongo di riapprendere, in questo silenzio negato e permanentemente lacerato dal frastuono, a vivere nell'infinita precarietà di questo pieno ed in questa totalità, dove tutte le musiche sono uguali". I contenuti concettuali del continuo variare le valenze di sovversione proprie di questa pienezza sonora precisano momenti di a-funzione violenti, che determinano concreti riferimenti a nuove espressioni linguistiche nei diversi mondi possibili. L'avventura dell'arte, sebbene sia costantemente tentata dall'assenza, dal silenzio e dalla pagina bianca, come realizzazioni assolute di un voler sentire solo l'essenziale, si accompagna in modo opposto ad una ripetizione infinita di una configurazione, di un pattern percepito come esemplare destinato ad occupare tutto lo spazio disponibile, a trasformare il caos in un nuovo universo di vita.
WWW.MYSPACE.COM/WCEUROPE
LA GALLERIA PIU’ PICCOLA DEL MONDO
White Cube Europe, the smallest touring gallery of the world - already active since 2000 The project, divided into W.C. vertex (the touring gallery) and White Cube satellites (the cubes set in different towns), aims to create a great circuit of minigalleries in cooperation: a communicating net dislocated all over the territory (the italian one for now) and convergent on a unique project with one name: White Cube Europe.
Adhesions to the great project of the White Cube satellites are already started in towns like Milan, Bologna, Rome, Bari, Potenza, Barcelona (espanà) Theirs activities will be reported on the website, a real platform for all the satellites where to meet and to exchange. All the locations will communicate their current and future events through the common site www.whitecube-europe.com
-For detailed information on the project, -For adhesions of new W.C. satelliteslocations, feel free to give a look at the site: www.whitecube-europe.com
COME FUNZIONA IL WHITE CUBE EUROPE
Il progetto si divide in White Cube Europe Vertice e tutti i suoi satelliti.
WHITE CUBE VERTICE
Il white cube vertice è una galleria di un metro cubo ideata con l’obiettivo di farla itinerare in base alle esposizioni in programma. L’idea è quella far scegliere all’artista invitato il luogo più affine al proprio progetto, quindi modificare ad ogni nuova mostra lo spazio dove far svolgere l’evento, nonché l’area geografica. In tal senso è la galleria a raggiungere l’artista e non il contrario. Le esposizioni in fine potranno avvenire sia come eventi di un giorno che con una durata prolungata sino ad un mese e potranno essere ospitate da luoghi preesistenti così come in luoghi non preposti per manifestazioni artistiche.
Tutti i progetti sono promossi e curati dallo staff di White Cube Vertice, composto da: Michele Mariano e Christian Rainer (promoters e curatori), Helena Rusikova (critica e storica dell’arte), Francesca Komel (ufficio stampa e grafica/web design), Antonio Savorelli (logica e programmazione per il web).
WWW.WHITECUBE-EUROPE.COM
TCT-TELEVISION
by Michele Mariano
Even though TCT is a TV which makes use of the typical “street TV” or “area TV” techniques, it is closer to the concept of artistic “sit-like” perfomance. Its main features are:
* content: social, behavioural and psychological, both by prompts (interaction) and experiences (tales of real-life stories).
* time length: TCTelevision programmes are scheduled to open and close
* TCTelevision can also broadcast in the same places where festivals and art shows are taking place.
The material filmed and broadcast has a documentary character; narration uses the TV-movie language, with tales of real-life stories, interviews, aggregation moments, but above all interaction with the place where the event is housed. The result can be watched through videos and non stop programmes.
TCTelevision aims, among the other things, at giving strength, courage and enthusiasm to those values on which “life” is based and of which citizens and small communities are the keepers. These values are often neglected and forgotten by the themes national and international scenarios deal with, according to the “global” or “glocal” phylosophy.
TCTelevision demonstrates that a TV can tell everyday life. Life has finally decided to tell its own story and has accepted to interact with art without fears. Each experience gives rise to a web site with daily accounts of this life adventure. This is only the first step towards similar experiences which are happening elsewhere and are dealing with other themes: in fact, by means of appropriate devices, such technique could involve different experiences and contexts in order to become a useful tool able to support activities where citizens participate and get involved.
for info WWW.4VENTILIVE.COM
WWW.IOPROJECT.EU
tct television

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TCT-TELEVISION
by Michele Mariano
LA TV COME PERFORMACE ARTISTICA
TCT è una tv che, pur adoperando la tecnica delle comuni “street tv” o “tv di quartiere”, concettualmente è più vicina ad una performance artistica di tipo “situazionista”. Diverse sono le caratteristiche: • il contenuto: di carattere sociale, comportamentale e psicologico, sia provocato (interazione) che subìto (racconti di vite vissute). • la durata: TCTelevision ha un inizio ed una fine delle trasmissioni. • TCTelevision viene installata nei luoghi dove contestualmente alla TV convergono festival o eventi d'arte in generale.
Il materiale girato e trasmesso è materiale documentaristico, la narrazione ha il linguaggio cine-televisivo, con racconti di vite vissute, interviste, momenti aggregativi, ma soprattutto di interazione con il territorio che ospita l'evento. Il risultato è visibile attraverso i video montati e in trasmissione continua.
TCTelevision ha tra gli altri lo scopo di dare vigore, coraggio ed entusiasmo a quei valori propri “dell‘esistere” di cui i cittadini ne sono i depositari insieme ad altre piccole comunità. Valori questi trascurati e dimenticati dalle tematiche che occupano lo scenario nazionale e mondiale secondo la filosofia “global” o “glocal”.
TCTelevision è la prova che una televisione può raccontare la realtà. Una realtà che ha deciso di raccontarsi e senza timori ha accettato l’interazione con l'arte.
Ogni esperienza produce un sito web con resoconti giornalieri di questa avventura, che costituisce soltanto il primo passo verso esperienze analoghe altrove e su altri temi: tale metodologia infatti potrebbe essere, rielaborata con opportuni accorgimenti, estesa anche ad altre realtà e contesti e diventare efficace strumento nel supportare attività di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.
WWW.4VENTILIVE.COM
WWW.IOPROJECT.EU
“ SCREENING “ Macchiagodena (IS)2007
N°1967 PHOTO
By Michele Mariano
THE VILLAGE WHERE YOU NEVER DIE - “screening”
Fifteen boys and girls took a picture, separately, of each Macchiagodena’s villager: about two thousand people.
The result is an extraordinary catalogue that shows their lives; it is a real visual encyclopaedia on file/exhibition at the town museum/mausoleum, as a homage paid to Macchiagodena’s villagers.
The technique is provided for by a scientific ethnographic survey where the omnipresent leitmotif of memory, the passing of time and everyday real-life stories are on stage.
The tool is the photography. Life flows under our eyes continuously. When you take a shot, you fix a life fragment and have a chance to stop time in order to look through what has certainly happened here and now.
Pictures are witnesses of history. A picture, even when it is anonymous, can have a great significance, can tell important stories and make us remember them in the future. The subjectmatter is Macchiagodena’s villagers. Their faces become symbols of themselves, of their ordinary and, at the same time, extraordinary lives.
The archive is the mausoleum, a place of memory.
The project has two main themes: the passing of time and death.
Time strengthens the attempt of giving evidence of life as it is, i.e. ordinary, everyday, repetitive, while taking the taste of memory. But, it is also fundamental to consider the importance of memory in narrating, life is not what you lived, but what and how you remember it in order to tell it.
Each resident and future inhabitant of Macchiagodena will have a place in the “memory” to tell their story.
“ SCREENING “ Macchiagodena (IS)2007
N°1967 PHOTO
Di Michele Mariano
E’ un laboratorio dove 15 ragazzi/e hanno fotografato, singolarmente, tutti gli abitanti di Macchiagodena, circa duemila.
Il risultato è uno straordinario dizionario di vite, una vera enciclopedia visiva, che avrà come luogo di deposito/archivio un museo/mausoleo, monumento unico ai macchiagodenesi.
La TECNICA è l’indagine scientifica in un percorso etnografico che mette in scena l’onnipresente tema della memoria, del passaggio del tempo e degli aspetti dell’esistenza umana.
Lo STRUMENTO è la fotografia, La vita scorre davanti a noi in un flusso ininterrotto. Fissarne un frammento in un'immagine ci dà la possibilità di fermare il tempo e osservare quello che è avvenuto in un certo qui ed ora.
Le fotografie sono una testimonianza storica, la fotografia, anche anonima, può avere una grande testimonianza, può raccontare cose importantissime e farcele ricordare nel futuro.
IL SOGGETTO è la popolazione di Macchiagodena d’ora in avanti. I loro volti sono il simbolo di se stessi, della propria vita ordinaria e, contemporaneamente, straordinaria. L’archivio è il mausoleo luogo della memoria.
Il progetto ha due temi fondamentali: il trascorrere del tempo ed il tema della scomparsa.
IL TEMPO avvalora l'intento di documentare la realtà quale essa sia, comune, quotidiana, ripetitiva, assumendo il sapore della Memoria, ma fondamentale è anche la considerazione dell’importanza della memoria nella narrazione, la vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
Ogni residente e futuro abitante di Macchiagodena avrà un posto nella memoria per raccontarsi.
CAGOJA2
By Michele Mariano
WWW.MYSPACE.COM/MACONDOTHEINVISIBLETOWN
We’ll land on the island of Cretaccio (archipelago of the Tremiti islands) and there we’ll found a town (Macondo, the invisible town).
The “CAGOJA2” perfomance is based on the search for those themes which relate to the ideas of travel, conquer and space building.
TRAVEL: to travel means not only to move your body within the space, it also implies your inner evolution, that is to say a sound process which ends when you reach the goal. C.. “A real discovery yourney doesn’t mean to find new places, but to have new eyes”.
SPACE BUILDING = “Space is relational” (Gottfried Leibniz)
Macondo (the invisible town) = it is a mental creative dimension, a “place” where you can explicit different forms of culture. Macondo is an invisible town, it lives and becomes real only through our stay on the island. Macondo is the town we all carry in our rucksack.
The project has been planned by the Liceo Artistico “B. Jacovitti” students with a lab started on June 11th.
Image team = Mascia Jessica, Perilli Francesca, Luca Fabrizio, Caradonio Laura.
Research and communication team = Simona Amedei, Antonia Pace.
Production team: Iorio Serena, De Gregorio Claudia.
Video team: Errede Rossella, Iovannelli Martina, Lamezia Marzia.
We’ll leave on June 29th, 2007 at 8:30 from the port of Termoli on the boat “INTREPIDO” alias “Cagoja 2”
We’ll stay on the island for about 30 hours, just the right time to build the town, mark the borders and dispach the necessary business, such as hoisting the flag, singing the anthem and calling the founders’ roll.
Stemma di Macondo
CAGOJA2
Di Michele Mariano
Consiste nello sbarco sull’isola di Cretaccio nell’arcipelago delle Tremiti e lì fondare una città (MACONDO la città invisibile)
La performance “Cagoja 2” fonda il suo essere nella ricerca di temi possibili nei concetti di viaggio, conquista e di edificazione di uno spazio.
VIAGGIO: Il viaggio è non solo spostamento fisico nello spazio, ma soprattutto evoluzione interiore, un processo che ha una motivazione e che termina con il raggiungimento di una meta.
CONQUISTA: “Un vero viaggio di scoperta non è scoprire nuovi luoghi ma avere nuovi occhi”.
EDIFICAZIONE DI UNO SPAZIO: Lo spazio è relazionale (Gottfried Leibniz).
Macondo (la città invisibile) è una dimensione mentale e creativa, “luogo”, in cui diviene possibile esplicitare le varie forme della cultura.
Macondo è una città invisibile che vive e si concretizza solo durante la nostra permanenza sull’isola.
Macondo è la città che portiamo nello zaino.
Hanno preparato il progetto gli studenti del liceo artistico “b.jacovitti” di Termoli con un laboratorio iniziato l’11 Giugno.
GRUPPO Immagine: Mascia Jessica, Perilli Francesca, Luca Fabrizio, Caradonio Laura
GRUPPO Ricerca e Comunicazione: Simona Amedei, Antonia Pace
GRUPPO Produzione: Iorio Serena, De Gregorio Claudia
GRUPPO Video: Errede Rossella Iovannelli Martina, Lamelza Marzia
La partenza c'è stata il giorno 29 Giugno 2007 alle ore 8,30 dal porto di Termoli. A bordo del vascello “INTREPIDO” ribattezzato CAGOJA2, appositamente allestito per l’occasione. La permanenza sull’isola è durata 30 ore, tempo necessario per edificare la città tracciandone i confini ed espletare le forme di rito del caso: l’alza bandiera, l’ascolto dell’inno e l’elenco dei suoi fondatori.

My Interests

Music:

Member Since: 15/02/2007
Band Website: www.michelemariano.eu
Influences: MARINA ABRAMOVIC MATTHEW BARNEY ORLAN CINDY SHERMAN MARK KOSTABI JEFF KOONS SANDRO CHIA OLIVIERO TOSCANI DAMIEN HIRST DANIEL PENNAC LEA VERGINE GUIDO CERONETTI RENZO PIANOFRANK O. GEHRY ENRICO GHEZZI BRIAN ENO JEAN BAUDRILLARD MARIO PERNIOLA DAVID BOWIE BILL VIOLA YOKO ONO FRANCESCO CLEMENTE DARIO FO NICK CAVE JOHNNY ROTTEN PIERPAOLO CALZOLARI GIUSEPPE CHIARI GIULIO PAOLINI MAURIZIO CATTELAN JANNIS KOUNELLIS ROBERTO BENIGNI TIZIANO SCLAVI MARTIN MARGIELA PETER GREENAWAY VIVIENNE WEASTWOOD MARIO MERZ JOSEPH KOSUTH MIMMO PALADINOF.CAVALLUCCI S.RISALITI G.DORFLES M.L.FRISA A.RIVA G.DI PIETROANTONIO G.POLITI L.BALDINI M.ALTAVILLA G.ROMANO G.BARBIERI A.BORGOGELLI R.PINTO R.DAOLIO R.BARILLI S.GRANDI G.MOLINARI S.RIGHETTI F.GALLUZZI M.CHINI F.NALDI A.POLVERONI P.NALDI L.FACCO I.CIUTI V.EMALDI A.LOPRESTI U.ECO P.MORRA A.BARICCO A.DI GENOVA D.AUREGLI L.MENEGHELLI M.MANARA G.PERRETTA D.PERRA E.DE CECCO A.VETTESE L.VERGINE A.GALLETTA G.CIAVOLIELLO F.GRANERI D.LOTTA P.GALLIANO’ YOKO MIURA V.FAVI S.PIERALLI A.RIVOLA E.MARISALDI E.UMBACA L.MARAZUELA P.MESA G.M.MONTESANO G.NORESE PREMIATA DITTA QI KAI ZHANG ANDY(BLUVERTIGO) A.MANCINI D.STROPPA ARIANNA E GENNY C.NATALICCHIO M.GIULIANI M.MERLER C.RAINER S.TOLIO M.SAMORE’ CUOGHI E CORSELLO M+MVEDOVA MAZZEI A.PIVI A.PESSOLI I.ZUFFI CIAIPRES L.MATTI M.MERCURI P.CATTANI G.GOSDAN E.SEROTTI M.BERTONI E.SKOKO H.MULLER F.LEVINI D.BERTOCCHI S.PEDRETTI T.CARIELLO MARIAPIA PEZZA K.ANDERSEN SQUP A.FINELLI E MARIATERESA S.DE LUCA N.FERRARI A.ROSSI E.SAVIGNI B.CASSARA’ L.PRESICCE A.BITTENTE BARBARA ANNALISA GAE SIMONE C.FRITTELLI MARIAGRAZIA N.CALTABIANO E.FANTIN G.GIANUIZZI C.DE SOCCIO C.PAPA VALERIA E SIMONA TIZIANA WILMA MIRELLA MICHELA FILOMENA MARISA STEFANIA VALENTINA LUCIANA MARIA NICOLA C.PAPA E.RAGONE M.ORIUNNO LA FAMIGLIA: ASSUNTA AURELIO GABRIELLA TERESA PINO. MASSIMO E.MESSINA FABIANA STEFANO DOROTEA MUPETTA GARGANO FAMILY CARLOTTA AGNONE FRIENDS F.DI NIRO MARGI KATIA E GIULIANA SABRINA E.CAPASA O.TOSCANI M.E.GIOVANARDI V.CAPOSSELA ARTHUR H C.ZAVALLONI ROY PACI DYLAN DOG ARETUSKA BANDA IONICA PEPI MORGIA MICHELA ETNAGIGANTE S.PORTOGHESE DANIELA E PEPPE P.MINICHINO A.RICCI +FABIANA MORENA+CHICCO LORENA (LA POETESSA) EMILIA (LA PRINCIPESSA) NEPAL CINZIA CT MONICA CONDINI M.MANTOVANI A.MACAUDA V.MONTEVENTI M.PISPOLI DINO C.SETARO M.VIETRI GALLERIA KOMA’ GALLERIA NEON 1000 EVENTI PIANISSIMO PLACENTIA ARTE SPAZIO TEMPO GALL.CIVICA TRENTO GALL.ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI BERGAMO MIART 2002 ARTE FIERA 2002 NIC MASANIELLO M.E.I. FAENZA BEPPE GRILLO DAVID RIONDINO CAPAREZZA N.MORETTI D.ARGENTO M.PRAZ T.BURTON MAX AUB P.AVATI THE WACHOWSKI BROTHERS TERESA FATTAPPOSTAMIKY (CAPAREZZA) MARIA SERIO CRISTIAN ELISA MARCHESE OMAR BERTOLLA IURI AIMO PUCCIA CESCO LU FERRU GAETANO RINO ALICE PREDOLETTI MARIA NEVE PIERO TUDISCO TERESA DE SIO MARIALAURA GIULIETTI GIOVANNI LINDO FERRETTI I CANTORI DI CARPINO UCCIO ALOISI MATTEO SALVATORE TOLEDO ALVARO DAVIDE MARENGO IRMA LUIGI CARTINA PULPetta MARIA GIORGIA ANDREVIC FRANCESCA KOMEL SARA RISTORI AGAPITO DI PILLA MARISA FONTANA B-SIDE MIKELINO ILARIO GIANLUCA JOLAURLO MARZIA POPPI GIANNI BRUNO GIANFRANCO BABY BLUE JANDRI PIA ANIA CHRISTIAN RAINER BOO BOO VIBRATION HIDEA LEOPARI DIEGO MANCINO ALESSIO BONOMO MATTEO DINCA ALICE FUMEI LAURA ANTONIO JONNY B ALICE PAOLINO BOO MANUELE LUCA RUSTICI MARIA SARA STEFY EMANUELA DE NOTARIS CHIARA DENOTARIS VALERIA GRIMALDI ANTONIO BARLETTA ZII ANTONINO ANGELO PETRILLI (CAPOTRIBù) BENITO CANDIDA SASà GENOVINA FILOMENA LUCA RAFFAELE GILDA NICOLA ALESSANDRA MARIANNA GESù RIKI WALTER STEFANO BULL NEGRAMARO GIULIANO EMANUELE DANILO ANDREA ERMANNO FRANCESCA SIMONA ELENA RAPA ROBERTO DELL’ERA NICOLA FERRARI DOCTOR LAKA PLASTIC FANTASTIC STEFANO MUCCIARELLA MICHELE MANCA MAURO CIARAMELLA GIOVANNI IOSUE SERENA TIZIANA DI CENSO SIMONE BERTI PERINO E VELE LETIZIA CARIELLO AZZURRA NICOLA MACOLINO ENZO ROSATI PIERPAOLO GIANNUBILO DANIELA RICCI EMIL M. CIORAN ZIGMUND BAUMAN CARMELO BENE DIONISO Guy HARLOF MOLINIER HENRI MICHAUX SARA VANONCINI SABRINA LALLITTO ROSA E VINCENZO C.M.
Record Label: KomArt Label
Type of Label: Indie

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