____________ ____________ ____________ ____________
-- MUSIC: www.cicciobarbara.com
-- WEB: www.cicciobarbara.com www.francobarbara.com www.myspace.com/cicciobarbara
-- PHOTOS: http://cicciobarbara.slide.com
-- VIDEOS: www.youtube.com/cicciobarbara
-- BLOG: http://blog.myspace.com/cicciobarbara
http://freudelacan.blogspot.com http://laboratorio-cicciobarbara.blogspot.com http://holikercafe-cicciobarbara.blogspot.com
http://freudelacan.splinder.com http://labortatorio.splinder.com http://holikercafe.splinder.com
http://freudelacan.iobloggo.com http://laboratorio.iobloggo.com http://holikercafe.iobloggo.com
http://emendamento231.blogspot.com
____________ ____________ ____________ ____________
-- equipment: • roland tr 909 • roland tr 808 • roland tr 606 • roland juno 106 • roland sh 101 • roland mc 202 • roland tb 303 • roland jd 800 • roland super jx • roland jx 3P • roland jx 8P • roland fantom xr • roland cards SRX: 09 - 08 - 07 • korg microkorg • midi kenton pro mkII • emu procussion • mixer: mackie 16 ch • audio int.: m-audio 410 • monitor: event 20/20 bass • midi int.: emagic • midi int.: kenton pro mk II • computer: apple powerbook G4 • software: cubase studio 4 • mic: SM58 • audio live: meyer sound: UPA1 and 600HP
____________ ____________ ____________ ____________
• EL BOCADILLO (TP) estate 2004: Labortatorio 2004: il prologo
cos'è? e perché? scrivere per spiegarsi è impossibile: si è persi in partenza. i tentativi sono necessari ma l'esito finale non è garantito. il mio sforzo è qui però, nel tentare di smussare questa verità ma si sa già che qualcosa si perderà per strada e il rischio - o il bene - sarà quello di dire il dicibile - e questo in quanto tale non basterà . prima questione: cos'è "laboratorio 2004: il prologo"? per rispondere dirò tanto e il rischio che correrò sarà quello scritto prima. seconda questione: perchè "laboratorio 2004: il prologo"? qui sarà ancora più complicato dare una risposta ma sarà un problema di cui me ne occuperò dopo. vediamo quindi cos'è' "laboratorio 2004: il prologo"? laboratorio 2004 è un luogo e un momento dove si tenta di far partorire nuove idee, nuove emozioni, dove si cerca di lavorare verso un fine senza sapere se esso avrà mai il coraggio di esiste veramente; si tende verso, ci si muove da, ci si emoziona per; ci si sforza di far vivere più elementi, l'uno accanto all'altro, senza che essi stessi lo sappiano e senza che la Dea natura, almeno in apparenza, abbia deciso di farli convivere. laboratorio 2004 è un grande braciere dove mettere qualcosa di noi per poi vedere cosa altro da prima verrà fuori, con la certezza che mai sarà la somma delle sue parti. il prologo, invece, testimonia il momento, nudo e crudo, di presentazione di questi elementi - che vivono all'interno del laboratorio e che in qualche modo sono stati scelti col fine di vedere se è possibile raggiungere un'unità , composta si, ma un'unità , che vive, si organizza e fa le sue scelte - pagandone anche le conseguenze che ne derivano. ogni elemento inserito è un simbolo e in quanto tale sta al posto di qualcos'altro per rappresentarlo indirettamente in tutto e per tutto; nel dettaglio troviamo:
a. la parete klimtiana, ovvero tre quadri di KLIMT che danno veridicità al sentimento che tutti gli esseri possono provare quando guardandosi negli occhi di colui o colei che sta di fronte loro riescono a vedersi, a cogliere un luogo altro dove è possibile raggiungere la pace per i loro sensi stanchi e tesi come le corde di un violino suonato male: ovvero ci parlano dell'amore, di questo incommensurabile sentimento che lega da sempre gli essere viventi.
b. i suoni, ovvero la musica: elemento arcaico di assoluta purezza che tenta di far emergere qualcosa in tutti noi che porgiamo l'orecchio al suo ascolto ma che in effetti ci serve per nutrire la nostra anima, quanto mai arida e piatta, a farla stare bene, a farla emozionare e a volte, perché no, anche a farla piangere.
c. gli sguardi, quindi le maschere, simboli arcaici di unità e fratellanza dei popoli che a loro hanno donato l'incertezza per il loro futuro; simboli di speranza e di protezione che hanno accompagnato l'essere umano sin dai tempi più lontani.
d. i veli, cioè i teli di raso colorati che rappresentano il mediterraneo con i suoi profumi, le sue luci, le sue tradizioni, la sua storia e quindi noi e i nostri antenati.
e. i gereoglifici, che nella loro evoluzione sono approdati ad essere chiamati semplicemente disegni ma che nella loro complessità dicono tanto come i loro predecessori: sono anche loro i primitivi esperimenti dell'uomo nel confrontarsi con se stesso, con i suoi desideri, con le sue paure. credo che una matrice unica possa esistere ed essere vista: ma per far ciò occorre guardare vedendo altrimenti l'invisibile rimarrà per sempre e il tutto ci apparirà come estraneo rischiando di far emergere in noi una reazione di inadeguatezza al posto dove siamo, una reazione di distacco a ciò che vediamo.
credo che questa matrice vada rintracciata in un passato che a tutti noi appartiene e di cui spesso non si tiene conto. ed è in questo passato che può essere messo a nudo quanto di più vero è dell'uomo e di come a questo lui si rapporta. gli elementi sopra sono i suoi tentativi di scoprirsi e di rileggersi sapendo che ciò che è non è e tentando il più possibile di arrivare vicino alla agognata verità . occorre pensare a questo per non ritrovarsi totalmente estranei a se stessi senza però che lo si sappia mai. noi siamo perché eravamo e da lì se vogliamo occorrerà partire alla scoperta di ciò che più di misterioso e arcano esista: NOI STESSI. adesso vediamo perchè "laboratorio 2004: il prologo"? non lo so ma: ..... del resto nulla comincia ad un "certo" punto e finisce ad un altro ..... (U. Neisser)
a piergiorgio leonforte, artista che all'interno dello spettacolo produceva le sue opere: Non posso scrivere qualcosa su Pier, ha dentro mille stati d'animo che lo rendono camaleontico. Posso però tentare di descriverlo. Pier è lì, pronto e incerto, sicuro e scontento, triste e allegro. Presente quando non te lo aspetti, assente quando ne hai bisogno. Questo però non è una colpa, me ne guarderei bene dal pensarlo, figuriamoci da scriverlo. Pier è attento e dentro ha una sconfinata pianura di idee che lui stesso ignora ma che credo - lo spero - ne avverta la presenza. Spero per lui. Spero possa diventare ciò che realmente è: lo farebbe diventare una bellissima persona, più di adesso; sarebbe più felice; amerebbe di più le donne della sua vita, (e si farebbe amare di più); i suoi occhi sorriderebbero fino a piangere. Hasta siempre Pier e che la vita ti sorrida sempre una volta in più. ciccio barbà ra - www.piergiorgioleonforte.com
SPIGOLANDO
______ un omaggio a coloro che regalandomi i loro sguardi, i loro gesti, le loro emozioni, i loro baci, i loro abbracci, con le loro approvazioni, i loro rifiuti e le loro assenze sono riusciti, nel bene o nel male, a farmi arrivare fin qui.
______ non puoi piacere a tutti con la tua azione e la tua arte. rendi giustizia a pochi, piacere a molti è male. ______ schilmm schiller
______ alcune rimango per sempre. ______ altre lo vorrebbero. ______ è la giusta punizione? ______ ciccio barbà ra
______ occorre avere pazienza, la musica non ci dice tutto subito. ______ ciccio barbà ra
l'amore non potrà mai essere descritto ______ alla maniera del cielo o del mare o di qualsiasi altro mistero. ______ è l'occhio col quale vediamo, ______ è il trasgressore nel santo, ______ è la luce all'interno del colore. ______ dal film "the million dollar hotel"
• PLAYLIST - LABORATORIO 2004 - IL PROLOGO
DISCO ONE: L’ANIMA LISTEN -- www.cicciobarbara.com• liba – mystic diversions • o. vanoni – noi, le donne noi (afterhours version) (m. lavezzi, d. gimelli) – EPIC – P 2003 • amalia grè – profondo (amalia grezio) – EMI – P 2003 • gilda buttà – playing love (e. morricone) – MEDUSA – P 1998 • mina – il cielo in una stanza (mogol, toang) – FAMA – P 1998 • la finestra di fronte (andrea guerra) – MIKADO – P2003 • lou reed – vanishing act (lou reed) – SIRE – P 2004 • astor piazzolla – vuelvo en sur (a. piazzolla) – WARNER – P 1996 • csi – lieve (marlene kuntz) – PHONOGRAM – P 1994 • 10 vinicio capossela . ultimo amore (v. capossela) – EAST WEST – P 1998 • fabrizio de andrè – dolce nera (f. de andrè, i. fossati) – BMG – P 1996 • modena city ramblers – remedios la bella MERCURY – P 1997 • bob marley – redemption song (b. marley) ISLAND – P 1980 • bob dylan – knockin’ on heaven’s door(b. dylan) – COLUMBIA – P 1973 • leonard cohen – so long, marinane (l. cohen) – COLUMBIA – P 1975 • pink floyd – the great gig in the sky EMI – P 1973 • The belly of architect (wim mertens) – MATERIALI SONORI – P 1987 • michael nyman – the heart ask pleasure first (m. nyman) – EMI – P 1993 • le jours tristes (neil hannon) – VIRGIN – P 2001 • tumbalalaika VIRGIN – 2003 • Presents (tom waits) – COLUMBIA – P 1982
DISCO TWO: L’ISTINTO LISTEN -- www.cicciobarbara.com• migrations (j. pook) – WARNER – P 1999 • sidsel endresen – try (bugge wessltoft) – JAZZLAND – P 1998 • portishead – glory box GO BEAT – P 1998 • Sofa surfers – sofa rockers !K7 • massive attack – weather storm CIRCA rec. – P 1994 • sur la terre (m. solveig) – UNIVERSAL – P 2002 • morcheeba – love sweet love (p. godfrey) – CHINA rec. – P 2000 • gnawa diffusion – istikbar (kateb, meguiba) – GDO – P 1997 • viaggio (p. cannavacciulo) – MAROCCO – P 2002 • suerte (otra vez) (mauro pagani) – COLOMBIA – P 1992 • klezroym – klezmer song (m. carboni) – sconfini – P 2003 • sergent garcia – tò fini biè -- -- -- -- • the dzihan & mamien orchestra – ahmet & sammy C+P – P 2003 • zero 7 – look up ULTIMATE – P 2004 • bliss – evening sun (g. hayes) – ZZZ – P 2003 • blue planet – latin masala (hakim ludin) – BLUE FAME – P 2002 • Presents (tom waits) – COLUMBIA – P 1982
____________ ____________ ____________ ____________
• www.holikercafe.it - Holiker cafè, inverno 2005: Suoni e profumi.
Suoni e profumi. Già . Un gioco con cui scherzare, un laboratorio dove sperimentare, una scelta d’azione, un modus vitae in cui muoversi, una fede intravista e presa – finalmente – una filosofia colta senza rammarico per un futuro quanto mai atteso. Suoni e profumi: come pensare tutto questo e perché poi? Senza escludere nessuna influenza ma al contrario cercando ogni pennellata che abbia contribuito, con il suo colore e il suo profumo, alla realizzazione e/o di un piatto e/o di una melodia, si potrà arrivare a capire come il tutto possa vivere con le emozioni, le idee, la creatività proprie di quel luogo; avremo un qualcosa di nuovo, senza motivazione – prima – senza un reale plausibile per la sua accoglienza – prima – ed invece, adesso, vivo, mutevole ed organizzato. In altre parole, il prima e l’adesso, senza legame ieri ma con diritto oggi; un diritto strappato all’inquietudine radicata nel nostro DNA, all’ecologia di una esistenza dei senza e che oggi, al contrario, li chiama a sé – prima arto focale, punto imprescindibile, elemento attraverso cui guardare la completezza “incompletaâ€, adesso solo un ricordo. Calarsi nell’altro, immedesimarsi, è cosa non da poco: ci vuole volontà , desiderio, predisposizione all’inquietudine che potrebbe coglierci facendoci sentire nudi, senza quel manto che prima ci proteggeva e ci rendeva feroci nella più temibile foresta che da sempre è nostra dimora: la vita. Voglia, coraggio, lungimiranza, ecco alcuni ingredienti, alcune note su cui concentrarsi per capire e non rendere vano quel che fin’ora si è letto. felice pasto, nano & ciccio - Feedback: [email protected] - [email protected]
____________ ____________ ____________ ____________
• EL BOCADILLO (TP) inverno 2004 - party - 25.12.2005
atto i: l’iniquità del tempo. l’idiozia di essere illusi. la salita; la discesa. il confine dove tutto comincia – o forse finisce. questa notte: senza limiti di alcun genere. ritmo che in noi provoca sommossa. un tentativo. un barcamenarsi. un incudine su cui forgiare le teste. eppure non manca tanto. eppure non esiste solo il conosciuto. lontano o vicino c’è tanto da scoprire – capire. già , capire che la musica può darci tanto. alcuni direbbero: toglierci. come rispondere: ovvio, è sempre un dare.
atto ii: lascia fuori ogni remora e prova a capire cosa si nasconde dietro ogni suono, ogni vibrazione. ho tentato di darti il meglio questa notte. i miei limiti sono evidenti e lo sarebbero ancor di più con la tua assenza. accetta il mio impegno e se per qualche motivo hai delle incertezze, non entrare. preferisco innaffiare un ramo che farlo seccare. per una notte non pensare agli altri. pensa a te. pensa a scoprirti, pensa a non guardare chi ti sta attorno, come è vestito, come balla, cha fa, e altro ancora. ergiti a principe della serata. pensa solo ed esclusivamente a te stesso. ricorda: esisti solo tu e le tue emozioni. io, proverò soltanto ad innaffiarti. come crescere dipenderà da te. un sorriso, ciccio barbà ra.
____________ ____________ ____________ ____________
• EL BOCADILLO (TP) estate 2005: Labortatorio 2005: l'etica della morte.
alberi, uccelli, fiori - fili d’erba. grida, silenzi di presenze, di agguato, di fame - di paura. libertà – sete - fame, vento - pioggia. orizzonte nemica, giorno/notte di vita/di morte. frutti - foglie vive - rami secchi, radici pulsanti. energia! natura cangiante, indipendente - priva di insuccessi - piena di amore verso ogni suo frutto. legge … … … rispetto … … … armi. rimorso? al contrario … … … giustizia, equilibrio. qualcuno sceglie e qualcuno riceve e da lì si parte. l'uomo, verme (agg. qualif.) animale sconvolge ogni ecosistema, ogni equilibrio ecologico: pretende, uccide, non ha rispetto di niente, di nessuno. le armi meschine, fredde, prive di personalità e di autonomia; i laghi elettrici, le lampade artificiali, le bombe e i fucili, le reti, le buche e le fosse di morte, di non ritorno. esportazione clandestina; saccheggio; sfruttamento, razzismo; caccia, pesca. business solo business. enorme disprezzo verso coloro che alimentano questo scempio. reagire? accettare? poco arriva ma tanto viene commesso. occorre avere coraggio di sapere, e solo poi decidere se rimanere oppure cominciare. poco arriva ma tanto viene commesso. occorre avere coraggio di sapere, e solo poi decidere se rimanere oppure cominciare. l’uomo deve reagire, deve essere informato. se ciò non accade sterco continuerà a gettarsi su una specie – quella umana – che di pregi ne ha tanti ma che cancella accreditando, con il silenzio e l’indifferenza, l’interminabile omicidio ecologico di cui ne è esclusiva protagonista. per avere idea, ecco alcuni link: www.lifegate.it - www.peta.org - www.enpa.it - www.oipa.it - www.aiutalanatura.it - l’etica della morte porta in scena oggetti di guerra - scudi, guerrieri, saggi di vita; considerazioni altre - la venerazione della donna verso un elefante di un villaggio indiano; i tappeti … … … simboleggianti il pelo degli animali; i ciuffi di paglia … … … la foresta; le donne … … … danzanti, inneggianti il fato per una buona cacciagione; ed infine, l’etica che sovrasta come un inamovibile macigno ogni azione umana. l’etica di oggi: morte certa di quell’attore – l’animale; l’etica di ieri: morte certa di un attore – l’uomo e/o l’animale.
ringraziamenti: grazie a coloro che hanno reso possibile la realizzazione dello show: in modo particolare mario ciotta e stefano spallino per la loro disponibilità ; maurizio rodolico e peppe nolfo per il loro sostegno morale durante lo show; gaetano basiricò per la sua creatività . un bacio – invece - lascio ad anto per la sua pazienza e il suo amore riversatomi. mi scuso infine per la mia presunzione – qualora attribuitami. a presto, ciccio.
SPIGOLANDO
______ costruire ogni giorno qualcosa, ______ con gli sguardi e le parole, con la musica e i gesti ______ è cosa propiziatoria di/per un futuro che giunge a noi senza lasciarci, a volte, respirare suo amore riversatomi. ______ mi scuso infine per la mia presunzione – qualora attribuitami. ______ ciccio barbà ra
______ che le radici della memoria possano innaffiarsi, sempre! ______ ciccio barbara
è sempre un girarsi intorno. ______ La direzione? ______ Quella giusta, sempre! ______ ciccio barbà ra
______ l’inizio di una fine non voluta. ______ L’hai ma guardata negli occhi quando tutto per finisce. ______ ciccio barbà ra
______ se il desiderio potesse essere esaudito, da questo momento tutto potrebbe finalmente crescere e vivere senza paura dell’uomo, unico essere a non aver avuto un tetto ecologico (come luogo di significazione) a sé, specifico. ______ ciccio barbara ______
______ mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua. ______ le petit prince
vè facile accorgersi degli altri! Ovvio? Scontato? Necessitante! ciccio barbara
______ è facile accorgersi degli altri! Meno di noi. ______ ciccio barbà ra
______ porque o amor è a coisa mais triste quando se desfaz. ______ a. c. jobim, v. de moraes
______ prima o poi arriva e quando lo sentirai dentro non ti chiederai: perché adesso? ______ ciccio barbà ra
______ sappi che tutte le strade ______ anche le più sole ______ hanno un vento che le accompagna ______ e che il gomitolo, forse ______ non ha voluto diventar maglione ______ che preferisco non imparar la rotta ______ per ricordarmi il mare. ______ pier mario giovannone
• PLAYLIST • LABORATORIO 2005 - L'ETICA DELLA MORTE
CD 1: CHIUDI GLI OCCHI LISTEN -- www.cicciobarbara.com• gianmaria testa - sappi che tutte le strade (pier mario giovannone - 2001) le chant du monde • donnie - welcome to the colored section 2003 - giant step - donnie - do you know 2003 - giant step • julia fordham – cocooned (j. fordham – 1988) circa • carla lother – the lake (c. lother) ascap • tori amos – horses 1996, ew • vivaldi - concerto in la minore - pieter wispelwey - ensemble florilegium - 2002 channel classic rec. • morcheeba – col - (f. horn, d. lee, 1996) warner music • nancy sinatra - bang bang (my baby shot me down) - (sonny bono, 1966) maverick • mercanti di liquore - lacrime amare - (monguzzi, spreafico, monguzzi) alternative produzioni • lino cannavacciulo – sa lughe - (m. esposito – p. cannavacciuolo – 2002) gorge • the pearl – when angels cried - ( - 2002) virgin • post modern – o deserto - (rene luther, alex gamma) schema • dj food – minitoka - (carpenter, 2000) ninja tune • dzihan & kamien – dampschiff - (dzihan & kamien, 1999) couch rec. • dead can dance - yulunga (spirit dance) - 4ad • ofra haza - love song - (bezalel aloni, 1988) teldec • sainkho namtchylak – introduction - (sainkho namtchylak, 2000) enisai rec. • sainkho namtchylak - old melodie - (sainkho namtchylak, 2000) enisai rec. • luis bacalov - the grand duel (l. e. bacalov) emi • anthea - don't explain - (anthea clarke, chris bangs, 1999) shadow rec. • kinobe - slip into something more confortable (waters, blackburn, karger, wells, 1999) zomba rec. • dido – life (d. armstrong, r. armstrong, m. bates, 1999) arista • il mare
CD 2: PROVA A GUARDARE IL CIELO LISTEN -- www.cicciobarbara.com• lou reed - venus in furs - EMI • peter cincotti – sway (n. gimbel, p. ruiz, 2003) concord rec. • prince – muse 2 the pharaoh (2001) npg records • r.e.m. – sweetness follows - b. berry, p. buke, m. mills, m. stipe - 1992) • zero 7 – polaris (h. binns, s. hardaker, 2001) wea • fc/kahuna – hayling (ormondroyd, nowell, 2002) city rockers • air - la femme d'argent (j-b dunckel, n. godin) source • kaya project - i walking through 2004, interchill rec. • urban species - blanket (feat. imogen heap) (p. akirintola - 1998) mercury • nils petter molvar - merciful 1 (nils petter molvar) ECM – 2000 nils petter molvar - merciful 2 (nils petter molvar) ECM – 2000 - nils petter molvar – trip (nils petter molvar) ECM - 2000 • dub side of the moon - The Great Gig in the Sky (2003) easy star • bob marley – the heathen (bob marley, 1997) island • beasty boys - son of neckbone 1999 - capitol • wanda de sah - so danco samba (a. carlos jobim, v. de moraes, 2004) corcovado music • la notte
____________ ____________ ____________ ____________
• www.holikercafe.it - Holiker cafè, inverno 2006: A cena col DJ.
Voci dall’aldilà . _________ (SUONI) _________ Odori, attimi concitati. Realismi frutto dell’eccezione. Seguire una logica è imbarazzante: forse non c’è. Confusione di ricordi, di ricorrenze, di festività . Scarpe bagnate, ombrelli chiusi, gesti commisurati. Aria calda, materna. Battiti, onde, _________ interruzioni _________, idee originate dal divenire. Ancora _________ interruzioni _________. La nostra? Rimane sempre una presunzione, un desiderio; quello di cullarvi attraverso tutti i sensi: dal palato all’olfatto, dalla vista al tatto. Infine: il suono, che assopisce ogni nostra resistenza e culla tutte le idee per quella notte e trasmigra – NOI – nel limbo che precede il nirvana; La nostra? Un modo diverso di concepire la ristorazione. _________ (RICORDI) _________ Sedersi, osservare, osservarsi, sorridere ed iniziare; iniziare un percorso diverso dagli altri, nuovo. Assaggiare un formaggio, bere del vino, gustare della cioccolata ed infine – ma meglio “durante†- ascoltare qualche nota – priva di accento. Già , perché lei esiste, comunque. A noi la facoltà di risponderle facendo uscire dal di dentro fantasmi, passioni, ideali, RICORDI. Qualche parola, senza esagerare. _________ (PAROLE) _________ Il tempo, che scandisce, misura e non perpetua. Qui la nostra presunzione! Un varco alla ricerca di un NON – TEMPO, dove tutto si ferma e ci si può sentire diversi. Quindi: un piano che solletica, un sassofono che ammaestra, la cassa che martella, la voce che ubriaca. Addio crono – tempo ci vediamo, magari alla fine; felici saremo allora di rincontrarti ma anche meno stanchi di averti subito.
____________ ____________ ____________ ____________
• EL BOCADILLO (TP) estate 2006: Labortatorio 2006: l'etica dell'amore.
L’intento non è dei più facili. Scrivere sull’amore dopo che poeti, pittori, scultori, compositori, registi hanno tentato e tentano ancora oggi di descriverne le possibili emozioni connesse e gli odi ingannevoli del presente che ne possono derivare beh, risulta difficile, arduo forse impossibile tanto a loro figuriamoci a me. È per questo che il mio è solo un raccontare, un descrivere, un ipotizzare sull’amore e per l’amore. L’amore divide, unisce, crea passione, energia. A volte è una gabbia di cui non si ha consapevolezza (citazione antonelliana). L’amore è un sentimento vasto, attraversa ogni tipo di confine geografico – affettivo: può essere rivolto ad un animale – reale o immaginario – ad una persona – di qualsiasi sesso; ad una cosa; perfino ad una professione: mi riferisco ad es. alla cura operata da diversi chef nel gestire i vari condimenti; o ai pittori, che con i loro quadri riescono a parlare del proprio sentimento impossibile a dirsi. Solo quell’immagine, null’altro potrà . L’amore non ha confini: ne di spazio ne di tempo. È tutto. E per tutto. L’amore è in ogni dove, si nutre di tutto e di tutti. Tra mistero e “devozione†ci conduce – con la sua presenza – alla vita – o alla morte. Credo che sia impossibile non amare. Il palco. Quest’anno ha voluto essere verosimilmente un harem: luci, cuscini, veli, tappeti, candele, musica; tutto quello che concerne ad un harem in grande stile. La gente poteva salire e sedersi tra luci e ombre di quella notte. L’aspetto dinamico era dato dall’eterogeneità dei sentimenti che in un divenire costante venivano posti in essere in maniera del tutto casuale e senza la possibilità di previsione. Potevi trovarci donne, uomini, bambini, ognuno con le sue tipiche emozioni. Alle mie spalle era possibile nutrire la propria immaginazione con un quadro. L’autore, mio amico, creatore di innumerevoli opere di difficile visibilità per la particolare riservatezza dello stesso, ha sempre proiettato su tela le proprie emozioni relative al sesso – fratello non minore dell’amore. Onorato di aver avuto la possibilità di esporre una sua opera all’interno del laboratorio 2006. Un ringraziamento particolare ad un ri-trovato set designer: giovannino genovese. Con la sua pazienza e creatività ha potuto dare – domenica dopo domenica – luci, colori diversi, ombre nuove al palco. La luce era – e forse sarà – il suo futuro. Ringrazio sempre i miei sponsor che con la loro fiducia consentono a questo percorso speculativo – sui temi di vita – di esistere e di andare avanti, anno dopo anno. Alcuni sono nuovi, altri vanno via, altri ancora sono sempre esistiti. Poco importa. Grazie! Un bacio alla mia dolce anto. A presto, ciccio. 9 agosto 2006.
SPIGOLANDO
______ L'amore è donare quello che non si ha, a qualcuno che non lo vuole... ______ J.Lacan
______ Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. ______ H. Hesse
______ La bellezza è qualcosa che si misura senza il confine dell’oggi. ______ È priva di contorni e di spazio e di tempo. ______ Avvolge, senza un perché. ______ ciccio barbà ra
______ Surround me ______ with your world understand me ______ i need your love ______ i need your love ______ i need your love ______ i need your love ______ Surround me ______ with your love ______ understand me ______ i need now ______ Surround me ______ with your world ______ understand me ______ i need your love ______ i need your love ______ i need your love ______ i need your love ______ Surround me ______ with your love ______ understand me ______ i need now ______ Surround me ______ with your world ______ understand me ______ i need you now. ______ 311 porter - Surround me with your love
______ Addio my darling ______ goodbye my love ______ anche se parti da me ______ il nostro breve incontro ______ non scordo più ______ e non scordarlo mai … nemmeno tu ______ meraviglioso ______ tu sei per me ______ io penserò sempre a te ______ e al nostro breve amore ______ alla felicità ______ che se ritornerai ______ ritornerai ______ Addio my darling ______ goodbye my love. ______ dal film Fumo di Londra, Mina “breve amoreâ€
______ La bellezza è qualcosa che si misura senza il confine dell’oggi. ______ È priva di contorni e di spazio e di tempo. ______ Avvolge, senza un perché. ______ ciccio barbà ra
• PLAYLIST • LABORATORIO 2006 - L'ETICA DELL'AMORE
PRIMO - OLTRE LE MANI LISTEN -- www.cicciobarbara.com• dialogo dal film the million dollar hotel – (regia w. Wenders) • milla jovovich with the MDH band – satellite of love – (l. reed – EMI music – 2000) • gotan project – celos – (g. project – iya basta - 2006) • la dolce vita (n. rota – CAM srl) • aretha franklin – day dreaming – (a. franklin – virgin rec. – 1990) • king britt pres. Sylk 130 – a day in the life – (u. rucker, h. hancok, m. ragin – sony – 1997) • 4 hero – conception – (m. clair – talking loud – 2001) • jamiroquai – space cowboy – (j. kay – sony BMG – 1994) • bang bang – bang bang – (publ. by BMG publishing - 2000) • hiperbole latina – when you appear – (f. ulivi, s. martin - hiperbole latina ed. musicali – 2004) • p. haslinger – war in the heart of eden – (p. haslinger – rgb rec. – 1999) • b. harper – 11th commandment – (b. harper – EMI – 2004) • p. magoni, f. spinetti – guarda che luna – (magoni, palesi – edel – 2004) • s-tone inc – naked round – (s. tirone, l. fedele – schema – 2006) • cool water feat. time passing – kisses from paris - (d. scuteri – antibemusic srl – 2002) • portishead – roads – (g. barrow, b. gibbons, a. utley – GO BEAT – 1994) • daft punk – one more time – (t. bangalter – EMI – 2003) • diana krall – how deep is the ocean – (berlin) • urban species – religion and politics – (p. akirinlola) • dialogo dal film the million dollar hotel – (regia w. Wenders)
SECONDO - I PIEDI LISTEN -- www.cicciobarbara.com• dialogo dal film the million dollar hotel – (regia w. Wenders) • mancuso – hiera – (a. mancuso – peppe giuffrè editore – 2005) • nakaira – breton gavottes – (p. sicari – alfa music – 2005) • louievega feat l. quinterno – eol intro (clap your hands) – (l. vega – west end – 2006) • los amogos invisibles - rico pa goza + comodòn johnson – (j. l. pardo – brother rec. – 2002) • bobby womack – across 110th street – (womack, johnson – EMI – 1972) • united future organization – niji – (mercuri – 1999) • montefiori cocktail – conversazione – (amurri, canfora – V2 rec. – 2003) • jephtè guillaume – al di yo interlude – (j. guillaume – spiritual life music – 2002) • cymande – bra – (patterson, scipio – Alaska music – 1973) • soulparlor – we’ve got sneajers on! – (k. dallas, t. muller – SENSE) • ilhan ersahin wonderland – oriental wind – (i. ersahin – emi – 2003) • 3-11 porter – surrond me with your love – (per martinsen – who went where rec. – 2003) • nuyorican soul – habriendo el dominante – (eddie palmieri – BMI – 1996) • eddie calmieri – 17.1 – (e. calmieri – V2 - ) • dialogo dal film the million dollar hotel – (regia w. Wenders) • dialogo dal film the million dollar hotel – (regia w. Wenders) • dialogo dal film the million dollar hotel – (regia w. Wenders)
____________ ____________ ____________ ____________
• www.holikercafe.it - Holiker cafè, inverno 2007: IL CONTESTO. LIMITI DA DEFINIRE.
HOLIKER CAFE’: gli appuntamenti del venerdi...
Gestire un luogo per promuovere idee, passioni, reticenze: questo e.. Holiker cafe... 3° anno di un’avventura iniziata quasi per gioco, per sfida ma anche per passione, l’Holiker, il venerdi.., e.. un percorso, un cammino che decide i suoi passi, anno dopo anno, senza alcun riferimento programmatico ma solo accarezzando la voglia di sperimentare – come in un laboratorio – il binomio “cibo – ristorante†in un modo lontano dall’idea fino a quel momento circoscritta, chiara, priva di sfumature che lo caratterizza. Lo scopo dei venerdi.. in questa terza edizione sara.. quello di concludere un discorso aperto gia.. da due anni sulla cultura del ristorante e della ristorazione. L’inserimento della musica il primo anno (progetto allora chiamato “suoni e profumiâ€) e una sua maggiore valorizzazione come tramite con/per il cibo nel secondo anno (appuntamenti allora chiamati “a cena con il DJâ€) ci porta adesso a chiarire la nostra posizione sull’idea del vivere questo spazio/binomio in un modo altro. Il tema “il contesto: limiti da definire†ci fornisce la possibilita.. di stuzzicare tutti i sensi oltre a quello che da sempre si erge incontrastato protagonista di questo binomio: il gusto. Gia.. nei primi due anni avevamo sottolineato come l’udito fosse un elemento imprescindibile. Occorreva quindi organizzare il contesto, cosicche.. tutti i sensi – questa volta – fossero coinvolti, imprigionati e tra loro amplificanti. Pensare il ristorante un luogo dove vedere, gustare, udire, toccare e odorare: questa e.. la nostra idea; dove un senso amplifica l’altro, dove l’uno influenza l’altro. Occorreva dare nuove soluzioni all’emozioni. Non e.. tutto qui: il coinvolgimento dei cinque sensi – fin qui descritto – e il pensare il contesto come elemento non modificante – come spesso lo si pensa – ma come luogo dove l’orientamento dell’uomo risulti espressione del suo mondo interiore, della sua storia passata e non una mera reazione complica ancor di piu.. la trattazione; l’uomo, con la sua irripetibilita.. e lo scarto che ne subisce nell’inconscio testimonia tale verita... Vogliamo crescere e proporre idee nuove, soluzioni altre dalla routine derivata da una bibliografia poco coraggiosa. Preziose saranno le vostre riflessioni, i vostri commenti: senza rimarremo vacanti, a meta... Allargare i confini: sempre cara quest’idea ci fu. Bon Appetit, ciccio e nano – gennaio 2007 - [email protected]
____________ ____________ ____________ ____________
• EL BOCADILLO (TP) estate 2007: Labortatorio 2007: l'etica dell'illusione
... me ne rendo, potrebbe essere tutto falso, una pura menzogna; ma è di questa che ho deciso di parlare oggi.
... nella nostra cultura, la teoria scientifica più accredita per spiegare la comparsa dell'uomo sulla terra è quella di charles robert darwin, secondo la quale l'evoluzione delle scimmie produsse una nuova specie: l'homo sapiens. malgrado il pomposo attributo di "sapiens" ci sono buone ragione per ritenere che questo essere, raggiunte da poco la stazione eretta, la capacità di maneggiare una clava e quella di usare un linguaggio rudimentale, fosse ignorante! egli non aveva alle spalle un patrimonio culturale cui poter attingere, e nè l'universo che lo circondava ne il suo cervello gli fornivano risposte agli interrogativi sulla realtà esterna e su se stesso.
... devereux – 1967 – sottoliea che in mancanza di informazioni, l'homo sapiens si accorse di non sapere proprio nulla ... e reagì "inventandosi" delle risposte: "l'uomo reagisce con il panico al silenzio della materia. Il suo bisogno di negare la mancanza di reazioni che la materia oppone alla sua presenza, così come di negare il suo panico, lo induce a interpretare in modo animista i fenomeni fisici e ad attribuire loro "significati" che non possiedono, al fine di poterli interpretare come "risposte". se non si verifica nessuno stimolo suscettibile di essere interpretato come "risposta", l'uomo tende a sostituire una risposta illusoria a quella che, a torto, si attendeva.
... l'interpretazione religiosa dell'universo da parte dell'umanità (che riproduce la simbiosi idealizzata con il genitore da parte del bambino), è carica di elementi illusori che tuttavia assicurano benessere e sicurezza. c'è la promessa della vita eterna, di continuità dell'esistenza, di costante presenza di un genitore-dio onnipotente. tale interpretazione è l’illusione di perpetuare la rassicurante simbiosi originaria in cui il neonato gode di un ambiente circostante che si prende cura di lui anticipando la soddisfazione dei suoi bisogni, rendendolo oggetto di attenzioni che alimentano di onnipotenza il suo narcisismo. è una situazione irripetibile nel corso della sua vita futura, che non si vorrebbe mai abbandonare e che si tende sempre a rimpiangere e a ricreare. l'angoscia della morte-separazione può essere evitata perchè, se la fede è assoluta, c'è la garanzia di immortalità , di non separazione. non solo, ma nella fase simbiotica illusione e unione eterna sono magnificate, mentre razionalità e separazione sono demonizzate. la verità della propria impotenza infantile è mascherata dalla sicurezza che la propria giovane esistenza sia gioiosamente accolta e protetta. Negando l'impotenza si può creare una prima sicurezza riguardo al valore del proprio essere, che costituisce – pur nell'illusione – il presupposto per tentare l'esperimento di esistere. come sarebbe infatti possibile muoversi attivamente verso la vita avendo costantemente presente la verità della propria sopravvivenza? ... la verità , come gli edifici, può essere costruita. questa verità della propria incapacità di provvedere da soli alla propria sopravvivenza, questa verità , di una morte che fin dalla nascita ci minaccia, deve essere nega ta rimossa, proiettata e contrapposta a una tenace certezza di vitalità . Ecco quindi che le difese dell'IO si costituiscono come operazioni mentali volte a negare, rimuovere, proiettare, ecc., qualsiasi realtà interna o esterna che minacci la sicurezza dell'essere.
... per freud la cultura religiosa riproduce, la fase infantile della relazione con il genitore idealizzato ... alla nascita l'essere umano si trova in una situazione di totale dipendenza, tanto che solo una relazione simbiotica con la madre ne può garantire la sopravvivenza, è facile intuire quale panico possano generare l'assenza, la separazione, qualsiasi situazione che crei un vuoto di relazione con questo oggetto indispensabile. una simile assenza di relazione, di risposte, può essere colmata con modalità illusorie onnipotenti qualora l'infante abbia sperimentato una relazione sufficientemente buona con il seno materno, tale, cioè, da averlo reso fiducioso nel fatto che ciò che desidera e di cui ha bisogno puntualmente arriverà . se, viceversa, la speranza di soddisfacimento difetta a causa di una relazione con una madre poco empatica con i bisogni del bambino, il vuoto verrà riempito di illusorietà persecutoria, perchè la presenza di un oggetto nemico è comunque più tollerabile dell'assenza di relazioni. la tappa successiva nell'evoluzione storica della mente umana è rappresentata dalla teorizzazione religiosa, anch'essa carica di illusorio, che immagina l'universo e l'uomo come creazioni di una divinità antropomorfa. inizia a delinearsi una distinzione tra soggetto e oggetto, una dialettica duale, tra creatore e creatura, ma l'illusione di onnipotenza permane, non più legata al narcisismo primario, ma alla relazione tra una madre considerata onnipotente e un infante impotente, il quale, tuttavia, può accedere all'onnipotenza tramite una tenace dipendenza.... soltanto in tempi successivi l'umanità raggiunse la possibilità di pensare il mondo in termini meno illusori, e ciò coincide con il sorgere dell'approccio "scientifico" al reale e quindi con la nascita delle prime teorie filosofiche e fisiche. queste si possono considerare il primo tentativo dell'umanità di riflettere su se stessa e sul mondo che la circonda in modo obiettivo. freud in precisazioni sui due principi dell'accadere psichico – 1911 - afferma che ci sono processi di pensiero più arcaici – residui di una fase di sviluppo nella quale essi costituivano l'unica specie di processi psichici – che obbediscono al "principio di piacere". il sogno, le fantasie, le illusioni e tutti i pensieri che perseguono desideri piacevoli, e mirano ad allontanare la sofferenza, obbediscono a questo principio. la mancanza dell'atteso appagamento, la disillusione ha fatto sì che l'apparato psichico abbia dovuto imparare a rappresentare a se stesso - anzichè le condizioni proprie - quelle reali del mondo esterno. compare quindi una nuova modalità di pensiero che risponde al "principio di realtà " e che presentifica alla mente non più quello che è piacevole, ma quello che è reale, anche se spiacevole. ciò non significa la destituzione del principio di piacere ma una migliore salvaguardia di esso: un piacere momentaneo e incerto viene abbandonato nella prospettiva di conseguirne, attraverso il principio di realtà , uno più sicuro. freud collega quindi l'accesso al reale con un processo di disillusione e ne parla come di una conquista spiacevole che garantisce, peraltro, una maggiore obiettività – aggiungo io apparente – e sicurezza. è quindi la disillusione – lo smascheramento del falso R 11; che mette in moto l'esperienza del reale.... jed rubenfelf sottoliena come la felicità non ha nulla di misterioso. gli uomini infelici si somigliano tutti. Una vecchia ferita, un desiderio inesaudito, uno smacco dell'orgoglio, l'offerta del proprio amore rifiutata (o peggio ancora ignorata) restano loro addosso per sempre, ed essi trascorrono ogni giornata avvolti in un sudario di istanti passati. l'uomo felice non si guarda indietro ne del resto guarda avanti. vive nel presente: ma il guaio è proprio questo. c'è una cosa che il presente non è mai in grado di offrire: il significato. le strade della felicità e del significato non coincidono. per trovare la felicità , un uomo deve vivere nel momento "per" il momento. se, invece, anela al significato (il significato dei suoi sogni, dei suoi segreti, della sua stessa esistenza) deve ripercorrere il passato, per quanto incerto. la natura pone dunque di fronte a noi la felicità e il significato, costringendoci a scegliere l'uno o l'altra.
-- note:
non prive di certezza come potrebbe essere il testo di cui sopra, voglio qui scrivere un grazie ai miei supporters senza i quali adesso tutto questo non potrebbe esistere. Ai miei genitori va un caloroso abbraccio ricco di rispetto e amore. infine: un bacio alla mi dolce anto. – thanks everybody.
SPIGOLANDO
_____ che le emozioni possano respirare. ______ che le idee possano sopravvivere. _____ il giudizio è degli stolti; il capire è dei "deboli". ______ che la musica possa curare l'arroganza dei primi e nutrire la paura dei secondi. ______ ciccio barbà ra
______ perchè mi stavi accanto ______ senza dirmi che c'eri. ______ barbara cavaleri
• PLAYLIST • LABORATORIO 2007 - L'ETICA DELL'ILLUSIONE
RASO: LISTEN -- www.cicciobarbara.com1. gary jules – mad world 2. re:jazz ft lissa bassenge – all i need (barbier, j. benoit dunckel, n. godin, beth susan hirsch) - published by universal music publishing – 2004 INFRAcom! 3. catania city blues – edizioni ishtar – 2000- in the dining rooms numero deux 4. alice russel – to know this (a. russel, a. cowman) - published byskin music publishing – sony music – 2005 – tru thoughts 5. bugge wesseltoft feat. sidsel endresen – you might say (s. enderson) – 1998 – jazzland recording 6. remo anzovino – i misteri di un anima – la frontiera 7. petra magoni & ferruccio spinetti – i wil survive (d. fekaris, f. perren) – edel – radio fandango – 2004 8. innersphere – out of body (d. hedger, l. edwards) published by notting hill music – 2006 9. diesler – safe code (j. radford) – tru thoughts – 2006 10. dajla – i don’t care (d. lalia, b. bouton) – under cover music - 2006 11. the cinematic orchestra – to build a home (j. swinscope, p. france, s. page, p. watson) - published by just isn’t music – 2007 – ninja tune 12. bebel gilberto – all around (telefon aviv rmx) (b. gilberto, m. shimizu, m. de vries) - published byflirt99 musikverlag/germa – 2006 disko b 13. tosca – doris dub (r. dorfmeister, r. huber) - published by tosca music vienne – 2000 g-stone recordings 14. piece orchestra – shining - (october 19, 1999) - g-stone records 15. thieverycorporation – the time we lost our way (garza, hilton, ghelichkhani) – esl music – 2006 16. zero 7 – in the waiting line (h. binns, s. hardaker, s. barker) – ultimate dilemma – 2001 17. celso fonseca – bela (c. fonseca) - published by polaroides – 2005 - ziriguiboom 18. the ipanemas – o samba e o meu dom (w. de neves, p. c. pinheiro) - published by far out music – 2005
VELLUTO: LISTEN -- www.cicciobarbara.com1. the boyz from brazil theme (philippe cohen solal, christoph h. mueller) published by science & melodie – 1999 – ¡ya basta 2. jazzanova – hanazono (r. kretschmann, j. v. knoblauch) - compost record – 2002 3. diesler – waltz ‘till dawn ft. double yellow (j. radford & d. lilley) – tru thoughts - 2006 4. jazzanova – keep falling (s. leisering, a. bark, u. rucker, h. phanatic) - compost record – 2002 5. le coeur – le sommeil (n. mounir) - published by copyright control – 2002 mental groove 6. john mclaughlin - peace one 7. suba – felicidade juryman rmx (v. de moraes, a. carlos jobim) published by warner chappell music – 2002 ziriguiboom 8. gilfema – akwe nickodemus rmx– () – obliqmusic – 2006 9. barbara cavaleri – perché – 2006 in ad un passo dal sogno 10. re:jazz – promise land (j. smooth) published by two smooth publishing – infracom! - 2006 11. sylk 130 – gettin’ into it (k. pritt, w. brown, a. jones) cosmic lounge music – ovum rec. - 1997 – 12. tama waipara – where i go (mark de clive lowe rmx) – waipara – obliqsound - 2006 13. ritchie havens – gay cavalier (r. havens, p. daniele, b. rafael, m. wood) – 1983 – stormy forest production 14. sylk 130 – when the funk swings (k. pritt) . cosmic lounge music – ovum rec. – 1997 15. gerardo frisina – gosto de que e bom’ (a. carlho, s. sandala) - published by copyright control – schema rec. – 2005 16. dj grinch – solido vol. one: cubano chant rmx (dee feliciano trio) – 2004 – escapism rec.
____________ ____________ ____________ ____________
• www.holikercafe.it - Holiker cafè, inverno 2008: Cucina letteraria
In un piccolo paesino dell'estrema sicilia occidentale, tutti i venerdì di inverno, sui tavoli di un piccolo ristorantino veniva posto un foglio con su scritto un pensiero, un racconto, una poesia, un dialogo; diverso ogni settimana il testo era tratto dalla letteratura che con i suoi modi e le sue sfumature mimava l'affascinante mondo della cucina: da Calvino a Totò, da Montalbano a Verga, le opere raccolte sono state diverse e ognuna esprimeva qualità del cibo e dell'arte del cucinare fino a quel momento solo afferrabili. la letteratura in/della cucina: ecco l'essenza della nostra idea; è il tentativo di scolpire l'involucro che il binomio ristorazione-cibo sancisce sin dal suo nascere e che oggi si ha la certezza di poterlo modellare: questa è la nostra speranza, questa è la nostra - potremmo dire - professione. felice inverno, felice lettura, ciccio e lo chef gaetano
http://holikercafe.splinder.com - qui è possibile leggere tutte le opere scelte e stampate per i nostri clienti.
Feedback: [email protected] - [email protected]
____________ ____________ ____________ ____________
• http://www.zubebi.com - Zubebi Restourant, estate 2008: zubebi. klimt's sunsets 2008: l’impossibile possibile
Rileggendo questi anni di lavoro e di ricerca, l’evoluzione e le influenze che hanno caratterizzato i nostri lavori risultano ormai chiare:
- come la psicoanalisi lasci il giusto spazio alle emozioni di poter essere raccontate e colte nel loro più originale significato è cosa ampiamente documentata;
- come l’evoluzione dei piatti, in questi anni pensati e ideati miscelando le sfumature dei diversi ingredienti in apparenza alieni l’uno all’altro, sia un tentativo costante di rinnovamento, è anche questa cosa certa.
E adesso l’estate, che in se porta l’onere di dare una sistematizzazione a questo tortuoso percorso – a volte frustrante data la sua peculiare imprevedibilità .Gli elementi in “gioco†sono:
- Un ambiente immerso nell’arte: i volti, al limite con l’onirico, raffigurati nelle 10 tele esposte in sala e scelte fra le possibili opere di un autore in sé ricco di mistero quale Klimt riescono a trasmettere l’immagine di una beatitudine poca artificiosa che solo un sogno può rendere: è nel lavoro onirico che l’impossibile assume valenza di possibile; un po’ come in cucina, ove il tentativo di far coesistere apparenti lontani caratteri – l’impossibile – nella loro fusione rendono giustizia in modo fermo alla loro coesistenza – ecco l’impossibile diventare possibile;
- le luci che, con il loro profumo di storia e di tradizione, riescono ad avvolgere l’intero contesto colorandolo di una forza, di un vigore che deriva dal passato di cui ne sono essi stessi testimoni;
- ed infine, sfondo di questo teatro, ricco di elementi pulsanti, troviamo la musica con le sue sfumature che vanno dal jazz al klezmer, dal dub all’elettronica, dall’etno al rock; tentativo risulta quello di dare una giusta collocazione alle nostre emozioni su un palcoscenico che è quello della sperimentazione e della ricerca.
Immergere l’uomo in un ambiente così ben strutturato, supportato dal gusto e odore del cibo ma anche da quello del vino aiuta la nostra causa.
Lungi dal voler riprodurre qui setting psicoanalitici – che con le loro qualità hanno in sé fini ben più alti rispetto al nostro – ma volendo solo prender spunto da essi, come non voler rischiare nel creare un setting altro, diverso certamente da quello da cui si è partiti, ma dove sia possibile che le emozioni possano lo stesso essere solleticate trovando nuovi scenari, nuovi confronti? E come non pensare che queste emozioni reagiscano a loro modo – in un modo che è chiaramente unico ed irripetibile. Come non pensare a tutto questo?
Possibile che tutto sia così chiaro e determinato tanto che ogni divagazione risulti superflua? Beh, è a tutto questo che il nostro pensiero si volge nell’intento di ridare una nuova configurazione all’arte della ristorazione:
- libere associazioni, catarsi, sogno, nirvana, … tutte qualità dell’inconscio;
- gusto, odore, piacere, sensazioni, … tutte caratteristiche del cibo e del vino;
Ed è possibile che esista una dimensione della ristorazione ove il pour parler possa essere una chiara espressione di quanto fin adesso supposto – e cioè il frutto della simbiosi possibile e voluta fra il contesto, con i suoi limiti da definire volta per volta, e la storia che l’uomo si porta dentro nell’oscurità del suo inconscio? È lecito sperare in un silenzio altro, o in pour parler diverso, emerso proprio per questa specificità di “setting� Un silenzio attento riempito da note cullanti le nostre emozioni che probabilmente uscendo fuori vengano rese disponibili al loro autore in modo che le possa accarezzare tentandone di assumerne la proprietà ?
Felice cena, Gaetano Basiricò e Ciccio Barbà ra.
• http://www.holikercafe.it - http://www.cicciobarbara.com
____________ ____________ ____________ ____________
• http://www.islablancabeach.com - Isla Blanca beach, estate 2008: laboratorio 2008: the ethic of sex, l’èthique du sexe ideated and created by ciccio barbà ra
____________ ____________ ____________ ____________
• il massimo della pena è vedere un animale scuoiato vivo, ancora cosciente, mentre cerca una fuga ormai inutile. succede in cina. ma noi compriamo queste pellicce. il minimo che possiamo fare è chiedere al nostro governo di bloccarne l'importazione.
www.nonlosapevo.com www.infolav.org/lenostrecampagne____________ ____________ ____________ ____________