Giò comincia a suonare all'età di 11 anni. Dato che il padre e il fratello suonavano entrambi la chitarra, pure lui decide che quest'ultima sarebbe diventato il suo strumento ideale. Dato che le sue piccole mani non riescono a fare un accordo poiché la grandezza del manico è eccessiva, ha la brillante idea di togliere le ultime 2 corde dello strumento, trasformandolo in un basso per tentare un approccio pratico migliore e per accorgersi che quello sarebbe stato il suo vero e proprio strumento. Il suo primo vero concerto si svolge al teatro di Rosignano nel 1993, tra le classi della scuola media: viene selezionato come bassista per suonare in un Musical ma, il suo vero sogno è quello di far parte di una vera band. Il sogno si avvera, conosce Giuseppe e Lorenzo: insieme nel '96 formano i Siddharta. Nasce subito la voglia di fare musica, di scrivere: cominciano a produrre brani inediti cantati in italiano che portano la band a registrare il loro primo demo nello studio di registrazione Tube Screamer di Livorno. Oltre ad essere autore delle musiche, svolge il ruolo di secondo cantante coadiuvato da Keith. La band cresce, gli ascolti dei vari componenti si fanno più maturi, influenzati da diverse sonorità . Nel '98 registrano il secondo cd-demo OASI DI METALLO, un prodotto molto più duro rispetto al precedente lavoro. Con questo cd la band comincia ad avere i primi approcci con il Midi ed i sequencers, scoprendo i primi loop: questa scoperta che fa innamorare dell'elettronica ogni componente della band. In quel periodo un cd cambiò la vita a Giò: EARTLING di D. Bowie. Per quel periodo è un prodotto controcorrente, è la voglia di evadere, la voglia di fare musica in modo diverso, proporre musica elettronica in modo diverso. Questo porta la svolta nella band: nel '99 registra il terzo cd-demo chiamato BOUTIQUE. L'elettronica è predominante ma inserita intelligentemente: con questo lavoro vengono utilizzate anche nuove macchine, nuovi sinth, Juza vive i primi veri approcci con le programmazioni, Andrea per la prima volta utilizza il click in cuffia per una perfetta sincronia. Giò cambia totalmente il modo di suonare: si accorge che il suo strumento doveva divergere un po' dal Rock classico. Cambia totalmente il suono, usa per la prima volta effetti sporchi, il suono si fa molto più potente, capisce come deve suonare un basso nel genere elettronico. BOUTIQUE fece presa sulla vecchia etichetta dei LITFIBA, ovvero la IRA. ALBERTO PIRELLI e ANNA MARIE PARROCEL ascoltando il materiale, scelsero i 2 componenti Giò e Andre per un provino come nuova sezione ritmica dei nuovi LITFIBA dato lo scioglimento del nucleo originale dopo l'abbandono di Pelù. Purtroppo i ragazzi non superarono il provino, ma per loro rimane comunque una grande soddisfazione. Nel 2000 nasce un nuovo progetto chiamato ZEROVOLUME, Giò diventa l'unico cantante. Il prodotto piace agli addetti ai lavori, portando il musicista ad esibirsi in numerosi live con la band, come l' I-TIM TOUR 2002. Con il passare degli anni i suoi ascolti si fanno più complessi: non solo l'elettronica, ma anche altri stili come il jazz, ambient, hip-hop ecc.. In veste di compositore la sua creatività doveva essere sempre pronta a nuove sonorità e atmosfere. Alla fine del 2002 decide di fare il grande passo: su consiglio di Juza, aquista delle macchine per programmare. Questo lo rende indipendente e libero di sperimentare; realizza infatti tutte le musiche e le programmazioni dei brani dal 2003 in poi, le sonorità si avvicinano molto a quello che lui ama. Nel 2003 partecipa insieme a Keith al cd-promo Nel Buio, dove è autore delle musiche e delle programmazioni. Juza ancora una volta gli fa da maestro suggerendogli di abbandonare il sistema midi per passare ad un sistema compositivo professionale: Macintosh. Così acquista dallo stesso Juza un G4 imparando i primi passi e scoprendo questo nuovo modo di fare musica. Quindi Giò, nato come bassista, con il passare degli anni amplia le proprie conoscenze musicali diventando, allo stesso tempo, cantante, programmatore e autore delle musiche. Nel 2004 viene contattato dall’amico Alessandro Scheveger per comporre la colonna sonora del cortometraggio “RIFLESSI D’OPALE“, prodotto da OFFICINE ITALIA. Il lavoro sarà destinato a piccole rassegne cinematografiche come festival e concorsi. Nel 2005 con l’uscita di Juza dalla band, Giò diventa a tutti gli effetti colui che scriverà le parti elettroniche contenute nei nuovi brani e affascinato da tutto ciò, con il passare del tempo assieme agli altri componenti, da vita allo ZVSTUDIO. Se prima la sala era adebita al solo uso di salaprove, con il passare del tempo ed il sostenimento di molti sacrifici ed inoltre con l’aquisto di nuove macchine e nuovi strumenti, nasce lo ZVSTUDIO. E’ proprio qui, che nel 2006 Giò si occuperà delle registrazioni del nuovo disco della band SQUILIBRI. Nell'aprile del 2009 compone la colonna sonora del trailer "DEVIAZIONE", realizzato per la promozione del libro pubblicato da Andrea Viti, dal titolo "DEVIAZIONE", per l'editrice Zona.