RICCARDO TESI
A composer, an instrumentalist and a researcher: these are the aspects of the complex and multifaceted musical personality of Riccardo Tesi, a true pioneer of ethnic music in Italy.From his debut in 1978 with Caterina Bueno, strongly rooted in the folk tradition, to the present day collaborations, the musical curriculum of Tesi, born in Pistoia, is characterised by a precious continuity based on eager passion and curiosity that have led him to compare his Tuscan heritage to the Italian, Basque, English, French and Madagascar traditions, as well as to jazz, liscio (Italian popular dance music) and songwriting.His instrument, the diatonic accordion (melodeon), is an example of perfect symbiosis with his conception of memory. For the first time in Italy, he even dedicated a whole record to this instrument, a forerunner of the accordeon.What is amazing about Tesi is his easily recognizable style, allowing his concertina to speak both an archaic and modern language, widening the vocabulary and the technique of an instrument for a long time preserved as part of a traditional heritage. A brilliantly outdated choice that places Tesi, thanks to his lyrical and virtuoso skills, among those who have brought the accordeon and all the instruments alike back to their dignity all over the world. In this respect, in 2002 he was given the “La voce d’oro†prize in Castelfidardo.His musical experience with the Sardinian-Tuscan group Ritmia, his duo with mandolin player Patrick Vaillant from Nice, the Occitan song show “Anita Anita†with Vaillant and Jean-Marie Carlotti, the diatonic accordion (melodeon) trio Trans Europe Diatonique with Kirkpatrick, Perrone and Junkera, the jazz trio with Vaillant and Gianluigi Trovesi have broadened his geographic borders and musical frontiers, as well as other highly prestigious collaborations with Madagascar-born Justin Vali, Sardinian singer Elena Ledda, harp player Vincenzo Zitello, flat-picking guitarist Beppe Gambetta, ethnic jazz musician Daniele Sepe, and great Italian songwriters or singers such as Ivano Fossati, Fabrizio De André, Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Giorgio Gaber and Carlo Muratori.In 1992 he founded Banditaliana, at present rated as one of the most important groups in the international world music scene. As separate chapters, Tesi has released two concept recordings designed to rework specific musical heritages.The former, “Un ballo liscioâ€, focuses on the world of Italian dance music and offers a rigorous and unprejudiced view on the most underrated Italian musical genre with the aid of a multi-ethnic orchestra composed by folk, jazz, classical and dance musicians.The latter, “Acqua, foco e ventoâ€, released in 2000 in collaboration with Maurizio Geri and a tentet including some of the most important musicians in the Italian world scene, is dedicated to the traditional music from the Pistoia Apennines. In 1996, upon commission of the French Ministry of Culture and the “Le Grand Soufflet†festival, Tesi composed the music of “Viaggio in Italia†for an eighty-piece orchestra. In 1997, on occasion of the Folkermesse Festival in Vercelli, he arranged and conduct “Transitaliaâ€, featuring Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Daniele Sepe, Carlo Muratori, Tenores di Bitti and others, under the direction of Moni Ovadia.In 2001, as a resident composer, he wrote “Flatus Calami†for the festival of Scapoli (Isernia), placing emphasis on the zampogna (a sort of bagpipe). This work was recorded on the Cd bearing the same title.In 2002 he composed the music for the opening ceremony of the Tour of Italy in Groningen (Netherlands), arranged by Mirko Guerrini and played by a 100-piece orchestra. In 2001 the Culture Office of the Province of Pistoia appointed him as musical director of the “Sentieri acustici†festival, taking place in the most attractive places on the Pistoia Apennines.Since 1980 Tesi has devoted himself to teaching, searching for an adequate pedagogic approach to popular music instruments, with specific regard to diatonic accordion (melodeon), about which he wrote, together with Roberto Trombesi, the first Italian handbook, “L’organetto diatonicoâ€, published by Bèrben.
Compositore, strumentista, ricercatore: queste le anime della complessa e poliedrica personalità artistica di Riccardo Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia.Dagli esordi decisamente folk nel 1978 al fianco di Caterina Bueno, alle odierne collaborazioni, la storia musicale del pistoiese Tesi vive di una preziosa continuità fatta di passione e di curiosità onnivore, che dalla tradizione toscana lo ha accompagnato al confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d’autore.In perfetta simbiosi con la sua poetica della memoria, il suo strumento: l’organetto diatonico, antenato della fisarmonica, al quale per primo in Italia, ha consacrato un intero disco intitolato “Il ballo della lepre†(1981).Ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare all’organetto una lingua arcaica e nuova, dilatando il vocabolario e la tecnica di uno strumento rimasto a lungo patrimonio esclusivo della tradizione; una scelta “splendidamente inattuale†che lo iscrive, per lirismo e virtuosismo, al circolo di quanti, a tutte le latitudini hanno ridato dignità alla fisarmonica e ai suoi affini, in virtù del quale nel 2002 ha ricevuto a Castelfidardo il premio “La voce d’oroâ€.Le esperienze musicali con il gruppo sardo-toscano Ritmia, il duo con Patrick Vaillant, lo spettacolo di canzoni occitane “Anita, Anita†ancora con Vaillant e Jean Marie Carlotti, il trio di organetti Trans Europe Diatonique con John Kirkpatrick, Marc Perrone, Kepa Junkera, il trio jazzistico col mandolinista nizzardo e Gianluigi Trovesi, hanno allargato i confini geografici e le frontiere musicali di Riccardo Tesi, insieme ad altre collaborazioni di grande prestigio come quella col malgascio Justin Valì, con la cantante sarda Elena Ledda, con il gruppo siciliano Dounia, la portoghese Amelia Muge, con l’arpista Vincenzo Zitello, con il clarinettista Gabriele Mirabassi, il tamburellista Carlo Rizzo, con il pianista Rocco de Rosa, il flautista lusitano Rao Kyao, con il jazz partenopeo di Maria Pia de Vito, con i chitarristi Beppe Gambetta, Reno Brandoni e Peppino D’Agostino, con l’etnojazz di Daniele Sepe, con artisti dell’area rock come Francesco Magnelli, Ginevra di Marco (ex CSI e PGR), Piero Pelù e con il DJ Ominostanco fino alla grande canzone d’autore italiana con Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Giorgio Gaber, Carlo Muratori, Tosca, Luca Nesti, Cisco, Reno Bandoni , Banda Osiris, Skiantos.Dal 1992 è il leader fondatore di Banditaliana, che attualmente è considerata una delle formazioni più importanti del panorama world internazionale.
PRODUZIONI
Nel 1996, su commissione del Ministero alla Cultura Francese e del Festival “Le Grand Souffletâ€, ha composto le musiche originali di “Viaggio in Italia†per un’orchestra di ottanta elementi. Nel 1997 ha arrangiato e diretto, per il Festival Folkermesse di Vercelli, “Transitalia†con E.Ledda, L.Galeazzi, D.Sepe, C.Muratori, Tenores di Bitti ecc e la regia di Moni Ovadia. Nel 2001 ha realizzato, nelle vesti di compositore in residenza, la creazione originale “Flatus Calami†dedicato alle zampogne, per il festival di Scapoli (Isernia) documentato dal CD omonimo. Nel 2002 ha composto le musiche per la cerimonia di apertura del Giro d’Italia a Croningen (Olanda) , arrangiate da Mirko Guerrini ed eseguite da una banda di 100 elementi.Capitoli a parte sono i lavori tematici che Tesi ha consacrato alla rilettura di particolari patrimoni musicali: il primo, del 1994, dedicato al mondo della musica a ballo italiana “Un ballo liscio†in cui, con un’orchestra multietnica composta da musicisti folk, jazz, classici e da ballo, propone una rilettura “rigorosa e spregiudicata†del genere più bistrattato della musica italiana; l’altro del 2000, dedicato alla musica tradizionale della montagna pistoiese “Acqua, foco e vento†con la complicità di Maurizio Geri e di un tentetto comprendente alcuni dei musicisti più importanti della scena world italiana. Nel 2006, insieme a Claudio Carboni, realizza la produzione originale ed il disco “Crinali†in cui reinterpreta la musica tradizionale dell’Appennino Bolognese con una formazione comprendente M. Geri, E. Bonafè e M. Fadda (gruppo Banditaliana) e artisti proveninenti da altre esperienze musicali come Ginevra di Marco (pop-rock), Stefano e Roberto Melone (canzone d’autore) e Nico Gori (jazz).
TEATRO
Nel 2005 ha composto le musiche originali (eseguite da R.Tesi, M.Geri, D.Puliti) per lo spettacolo teatrale Leldorado, un progetto della Compagnia del Teatro dell’Argine scritto da Mauro Boarelli e Nicola Bonazzi, interpretato da Micaela Casalboni, con la regia di Andrea Paolucci.
READINGS
Su un’idea dello scrittore Stefano Tassinari ha partecipato al festival La parola immaginata (San Lazzaro di Savena, Bologna) musicando con Banditaliana la lettura di alcuni testi degli scrittori Bruno Arpaia e Daniel Chavarria interpretati da Matteo Belli. Con Gianmaria Testa e Piero Ponzo ha composto l’accompagnamento musicale per la lettura de “Il racconto dell’isola sconosciuta†di Josè Saramago interpretata da Antonio Cederna, con la regia di Giorgio Gallione (2001, Teatro Modena a Genova). Per la rassegna Letteraria ‘05 di Pistoia ha realizzato lo spettacolo intitolato Maledetta Benedizione: una serata dedicata a Tiziano Terzani con le letture teatrali di Giovanni Fochi e musiche di Banditaliana.
FILMOGRAFIA
Nel film L’estate di Davide di Carlo Mazzacurati ha suonato le musiche composte da Ivano Fossati; per la colonna sonora del film La lingua del santo (di C.Mazzacurati con F.Bentivoglio e A.Albanese) il regista ha selezionato cinque brani dal disco “Un ballo liscioâ€; e per il film L’amore ritrovato (di C.Mazzacurati con S.Accorsi e M.Sansa) ha composto un brano della colonna sonora ed ha fatto una breve apparizione nel film nelle vesti di musicista da ballo. Nello stesso ruolo appare anche nel film Sogno Di Una Notte di Mezza Estate di Michael Hoffmann (con M.Pfeiffer, K.Klein e R.Everett). Nel 2005 ha composto la colonna sonora del film Liscio di Claudio Antonini (con L.Morante) apparendo con i membri del gruppo di Banditaliana.
PREMI
2002 , Il Premio e Concorso Internazionale di fisarmonica “Città di Castelfidardoâ€, giunto alla XXVII edizione, ha assegnato a Riccardo Tesi il premio “Voce d’oro†per l’attività di diffusione e valorizzazione dell’immagine dell’organetto nel panorama musicale internazionale. Negli anni passati il premio è stato assegnato ad artisti del livello di Richard Galliano, Astor Piazzolla, Gianni Coscia, Antonello Salis, ecc.2004 , Premio “Gus Viseur†(Cité de la musique, Parigi) a Riccardo Tesi come migliore organettista world2004 , Mantova Music Festival, primi classificati Riccardo Tesi & Banditaliana per il miglior repertorio e la migliore interpretazione nella categoria “Proposte del festivalâ€2004 , Pistoia, Premio “Tradizioni e oltre†a Riccardo Tesi con la presentazione di Maurizio Agamennone2005 , Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana assegnato al disco “Lune†di Riccardo Tesi & Banditaliana come miglior album italiano di world music2005 , Firenze, “Premio Aexequo per lo spettacolo†assegnato dalla Regione Toscana a Riccardo Tesi2005 , Firenze, Premio “Odoardo Spadaro†a Riccardo Tesi2005 , Udine, Folkest, Premio alla carriera “Una vita per la musica†assegnato a Riccardo Tesi, primo artista italiano a ricevere questo premio vinto nelle edizioni precedenti da Noa, Ian Anderson, Joan Baez, Carlos Nunez, Paddy Moloney, ecc.2005 , Forte dei Marmi, Premio Musica Europa a Riccardo Tesi & Banditaliana2007 , Premio Insound "Miglior strumentista etnico" assegnato a Riccardo Tesi
DIREZIONE ARTISTICA
Dal 2001 è stato nominato dall’Ufficio Cultura della Provincia di Pistoia, direttore artistico del festival “Sentieri acustici†che si svolge nei luoghi più suggestivi della montagna pistoiese.
PUBBLICAZIONI E DIDATTICA
Dal 1980 si dedica all’insegnamento e alla ricerca di una pedagogia adeguata agli strumenti popolari ed in particolare all’organetto diatonico, per il quale è autore, insieme a Roberto Tombesi, del primo manuale italiano consacrato a questo strumento, il metodo intitolato “L’organetto diatonico†edito da Berbèn. Tiene stage di organetto e musica d’insieme in Italia e all’estero.
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