About Me
www.myspaceeditor.itBIOGRAFIA AFTER MOATFormazione che nasce geograficamente nella zona Pordenonese e del confine tra Friuli e Veneto(S.Michele al Tagliamento/Latisana/Bibione), in grembo al fiume Tagliamento ed al mare Adriatico.
La Band è nata nell’Ottobre 2005 dall’incontro di 4 elementi: Jordan Parise (chitarra e cori) e Fabio Piasentin (basso)di S.Michele al Tagliamento(VE) ai quali si sono aggiunti Costantino Dzhanshiev (voce e chitarra) e Simone Luise (batteria e cori), entrambi di Pordenone(Friuli Venezia Giulia). La produzione del combo è attraversata dal gusto comune dei 4, che si incontra nel nu metal anglofono proveniente da oltre oceano (USA),ma al contempo coesiste una profonda commistione di stili e caratteri diversi, dando vita ad un sound eclettico e composito, caratterizzato da melodie ben amalgamate tra voci e chitarre supportate da una linea ritmica granitica e corposa, che imprime improvvisi cambi di tempo ed intensità . Questa alchimia è nata dalle diverse scuole ed influenze dei componenti.• Costantino: nato a Togliatti, in Russia il 21 Aprile 1976 da madre Russa e padre Armeno, il cantante del gruppo. Da segnalare nel suo background la permanenza nei Back Locked Puppets, gruppo industrial; subito si riconosce la caratteristica voca bassa e ruvida nei passaggi in screaming e growling, dal taglio decisamente aggressivo e cupo, e quasi sorprende quando si lancia in melodie aperte ed ariose, sfoggiando ottime doti di elasticità ed estensione vocale. Medesime caratteristiche presentano le parti di chitarra ritmica, si pesanti, ma spesso in antitesi con arpeggi ed armonici. Le band che maggiormente influenzano Costantino sono System of a down, Soulfly, Slipknot, Stone temple pilots, Metallica e Korn.• Jordan: nato a Latisana (UD) il 19 Novembre 1981, chitarrista. Prima di formare gli After Moat militava tra le file di Shockwave e Profile,gruppi Hard Rock. L’anima melodica della band: ad una chitarra caratterizzata equilibrate alchimie di tecnica ed orecchiabilità , non scordando mai la necessaria violenza che questo genere richiede accompagna parti canore le quali risultano essere un concentrato di melodia, tonalità alta e timbro cristallino, con frequenti vocalizzi, la quale ben si contrappone alla timbrica cupa e ruvida nello screaming di Costantino,ma che ben lega con le armonie di base fornendo così un’ampia gamma di soluzioni canore. Le maggiori influenze di Jordan provengono da band come System of a down, Slipknot, Killswitch engage, Korn e , ovviamente, Tool.• Fabio: nato a Latisana (UD) il 17 Novembre 1983, bassista. Anch’esso suonò con Jordan nei Profile. Possiamo senza dubbio definirlo “lo psicadelicoâ€. Forte è stata in lui l’influenza di gruppi come i Tool,infatti non appena ne ha la possibilità spiccano le parti a lui affidate con strutture razionalmente visionarie, equilibrate ma capaci di strappare l’ attenzione dell’ ascoltatore; improvvisamente spiccano slap ed accenti serrati ,nelle fasi più concitate, a dimostrazione della varietà delle sue influenze e capacità espressive. Grazie a queste sue caratteristiche il suono complessivo della band risulta estremamente corposo e variegato. Cresciuto in una scena funk-rock (red hot chili peppers (“quelli d'un tempoâ€, lui stesso dichiara.), Aria di Golpe, Rage againts the machine, si è sempre appassionato di tutti i vari generi di musica, dal punk al grunge, dall'elettronica al blues, dall' indie-rock al crossover approfondendo sempre le sue conoscenze musicali. Le sue principali influenze rimangono RHCP, SOAD, Slipknot, Soulfly, Linea 77, a perfect circle.• Simone, nato a Pordenone il 18 Maggio 1983, batterista e screaming. Precedentemente agli After Moat ha suonato con i Crazy Paving, band Italo-AmericanaNu metal-Rap Core. L’estremista del gruppo. Amante dei suoni pesanti , dei ritmi serrati, in composizioni alla ricerca di un accompagnamento coerente con la linea melodica ma alla schizofrenica ricerca di cambi di ritmo, intensità ,visione; questa sua peculiarità si avverte nelle ritmiche da lui proposte, caratterizzate da un discreto uso delle tecniche di doppio pedale e rullate,un suono che pone l’attenzione su tutto il suo set e non solo sulla coppia cassa-rullo. In aggiunta allo strumento il nostro batterista friulano sorregge le parti canore di Costantino con screaming nei cori. Killswitch engage Slipknot, Linea 77, S.O.A.D., Korn, Devildriver, 10 Years sono le influenze maggiori da lui dichiarate , senza dimenticare i maestri del passato come Metallica, Nirvana, Pantera, o di altri generi come Coolio, Prodigy, ed i miti del blues e jazz.RECENSIONE EP “WAITING FOR THE SUNâ€Le caratteristiche individuali del Combo Friulano/Veneto, dosate equilibratamente, sono in grado di produrre un suono eterogeneo, personalmente molto difficile da catalogare: in alcuni brani sembrerebbe di poterli annoverare tra i gruppi metal core,in altre tra le band emo metal,altri ancora tra… eppure riescono a smentirsi e confermarsi in rapida successione,senza però essere in nessun momento incoerenti,anzi. Chiudendo gli occhi e concentrandosi all’ascolto dei loro brani mi è parso chiaro il loro intento comunicativo, ben celato nei testi cupi e dai toni del nero e del grigio, quasi ermetici, ma assolutamente chiari nella musicalità proposta. Questi brani offrono fasi emotivamente pregnanti per le melodie proposte, brani dalle strofe ariose, le quali vengono subito “sfondate†da parti dure, rabbiose , violente, ma inequivocabilmente positive che trasportano l’ascoltatore in un vortice emotivo , toccando tutti i lati della sua personalità e della sua emotività . Un suono schizzofrenico e bipolare,come ad assecondare gli animi dei musicisti i quali vomitano nei loro brani le emozioni cardine dell'uomo,senza falsi perbenismi e dogmi preconcettualizzati...un viaggio tra rabbia,amore,protesta,amicizia,litigi...tutto terribilmente umano. Insomma, qui c’è qualcosa per molti palati, soprattutto per i più aperti a nuove sonorità . Da tenere d’occhio.