Sono i primi anni ’90 quando in italia il Rap, che dalla metà degli anni ‘80 aveva iniziato a piantare le sue radici , inizia a caratterizzarsi e diffondersi diventando vero e proprio mezzo di comunicazione sociale. Con il boom delle Posse, il Rap viene utilizzato come mezzo divulgatore da parte di questi gruppi legati tra loro da un filo conduttore che stà tra il fare musica e l’attivismo sociale politico. Le Posse avevano un profondo radicamento nella realtà sociale della loro zona di provenienza e la scena italiana era in realtà composta da una miriade di sotto-scene locali: Milano, Roma, Bologna... ma anche l'Abruzzo, la Sicilia, le Marche, il Salento, etc.
Questo periodo di fermento si sviluppa essenzialmente nell’ambito dei centri sociali e delle case occupate, che a loro volta svilupparono la loro tradizionale attitudine immediata per poter esprimere le proprie opinioni e diffonderle. Da ricordare gli Onda Rossa Posse di Roma appartenenti al C.S.O.A. Forte Predestino, i 99 Posse di Napoli con il C.S.O.A Officina 99 , gli Isola Posse All Stars di Bologna affiancati dagli attivisti del piano di resistenza I.N.K. (Isola Nel Cantiere), e via dicendo.
Tanti sono gli eventi che si susseguiranno, e tante sono le occasioni per incontrarsi e esprimere le proprie idee, dalle manifestazioni di piazza a concerti/evento come il concerto Fuori da Re Bibbia del ’92 che vede la partecipazione di diversi gruppi impegnati socialmente. Iniziano a nascere all’interno dei centri sociali le radio e le cordate, dedite rispettivamente l’una alla diffusione e l’altra alla distribuzione di demotape e registrazioni semi-amatoriali, e in un secondo momento, qualche raro disco in vinile.parte del ricavato viene spesso utilizzato per sostenere cause sociali e politiche, per l’autofinanziamento del centro sociale stesso o del prossimo lavoro discografico.
In questi anni precisamente a cavallo tra il ’91 e il ’92 ,vengo da subito rapito dall’energia e dalla spontaneità di questo genere musicale che non richiedeva una grossa disponibilità economica per iniziare a praticarlo, ma solo pochi spiccioli per una penna e un quaderno (per le basi utilizzavo le strumentali dei vinili di gruppi “già affermatiâ€).
Inizio così all’età di 14 anni a coltivare la passione per il Rap e solo un anno più tardi fondo insieme ad altri due amici, Bicio e Alfa 76, con i quali condividevo la passione per lo Skate e per il Writing il gruppo Racism equal Division (R=D).Qualche anno più tardi il gruppo si divide, nonostante questo continuo a scrivere in solitudine nella mia stanza e a partecipare a jam locali autodefinendomi “tarlo†della scena rap sassarese in quanto, in più occasioni non vengo invitato (probabilmente per il contenuto dei testi definito da molti dichiaratamente politico), ma non esito a dare vita a innumerevoli incursioni prendendo il microfono (a volte strappandolo di mano) ritagliandomi la mia fetta di spazio per quanto bastava a dire la mia, per poi lasciare spazio agli altri mc (ma solo dopo che ero pienamente appagato), utilizzando il rap come valvola di sfogo.
In seguito stringo un contatto di collaborazione e amicizia con i sassaresi Matrice Sarda, e nel ‘95 entro a far parte del gruppo strumentale Rap/Metal “Ultimo Atto†con i quali inzio un’ avventura fatta di solide amicizie,esperienza, e importanti concerti interrotta qualche anno più tardi, tempi bui e tanta sperimentazione di altro genere, fino al 1999 quando conosco gli Strani Elementi con i quali inizio a collaborare,dalla scissionedi questo gruppo nasce il progetto degli Stranos Elementos, con i quali ho concretizzato un viaggio fatto di 16 anni di Rap, registrando per la prima volta il nostro prima album ufficiale “Posthudorra in Casthurinaâ€.
Inoltre in più occasioni ho avuto il piacere di collaborare con artisti di vario genere, da poeti a attori, da musicisti a cantanti, cimentandomi nella sperimentazione. Attualmente stiamo lavorando al nuovo cd. CREDO IN QUELLO CHE SI E’ NON IN QUELLO CHE SI DEVE ESSERE.