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La bambina capoccetta aveva un fungo enorme sotto il letto, che tutte le sere tirava fuori per ballar con lui un valzer del moscerino, sola nella sua stanza, sempre prima di mezzanotte...ma una sera si dimenticò: si era innamorata di un albero. Un albero enorme! Gigante, gigante, gigant che si illuminava sempre, alla luce tenue della luna e lei folgorata si dimneticò dell'ora e a mezzanotte non aveva ancora ballato il suo valzer del moscerino con il fungo gigante. Questo si avvizii tutto tutto, si fece piccolo e rugoso. Era tanto tanto triste. quando vide l'ora...la bambina capoccetta, corse sbito a casa, ma era troppo tardi! Il fungo era diventato piccolo come il suo dito mignolo! La bambina capoccetta pianse tuuta la notte e il giorno seguente, non riusciva a smettere e così, triste triste, decise di seppellirlo sotto il grande albero che si illuminava sempre alla luce tenue della luna. Una mattina un coniglietto, che aveva un campo di carote vicino, vicino all'albero, mentre annaffiava le sue carotine n otò che tutte le carotine erano diventte rosse con i puntini bianchi e pensò che si fossero ammalate di morbillo così chiamò la sua amica dai capelli color carotina e si fece aiutare a scavare. scavarono e scavarono e scavarono finchè trovarno il fungo triste triste e ancora più triste di sempre. Il coniglietto subito, senza pensarci nemmeno un secondo gli fece una carezza e gli chiese che cosa gli fosse successo. Il fungo non più gigante, gli raccontò, tutto triste, la sua storia. L'amica dai capelli carotina , che aveva ascoltato attentamente gli suggerì che c'era un modo per tornare ad essere un grande fungo dal rosso colore e dai pallini bianchi: bastava che uccidesse l'albero che si illuminava sempre , alla luce tenue della luna, ma il fungo, non più gigante, gli disse che non sapeva come fare...pensò e ripensò e una sera, alla luce della luna...gli venne un idea. Succhiare le radici dell'albero che si illuminava alla luce tenue della luna. E così fece. Si mise lì, zitto zitto e iniziò a succhiare tutte, ma tutte, le radici, tutte ma tutte, le notti. e notte dopo notte, lui succhiava e succhiava. Una bella notte poi, lui si ritrovò si grande grande come l'albero che si illuminava sempre, alla luce tenue della luna, ma non poteva venir via da lì, perchè aveva preso il posto dell'albero che si illuminava sempre alla luce tenue della luna, con radici e tutto, ma era comunque felice, perchè, da quel giorno, tutte le notti la bambina capoccetta andava lì e prima di mezzanotte, trovava il suo albero che si illuminava sempre alla luce tenue della luna, e dopo la mezzanotte, trovava il suo fungo gigante con il quale ballare...stretta stretta...IL VALZER DEL MOSCERINO!