Irracrumord [Nero Metallaro Italico]

Di solito me stesso...a volte, non so.E mi perdo alle volte. Mi perdo nella malinconia, quando la solitudine pesa e non mi è di conforto nemmeno il vagare nei boschi o nei campi la notte a guardare la luna, che mi attrae, dolce promessa di quiete. Mi perdo nella tristezza, quando mi ricordo di non essre riuscito a tenere stretta quella persona. Mi perdo nell'ansia, quando penso al futuro ignoto, ignobile. Mi perdo nel rimpianto, quando ripenso a tutte le scelte sbagliate. Mi perdo nella rabbia, quando le lacrime non ci sono più e il fuoco da dentro sale, e brucia e fa male, e arde e ferisce, me, gli altri, perchè poi dico cose di cui mi pento, perchè poi faccio cose di cui mi pento. Mi perdo nel nervosismo, quando il mondo rema contro, tutti ti additano, e tutti son pronti a darti consiglio. Mi perdo nell'idiozia, quando voglio fare il bastian contrario, quando sono stanco di comportarmi civilmente e ho solo voglia di essere un animale. Mi perdo nei sogni, quando tutto va male quelli non li tocca nessuno, rimangono, perchè sono miei. E di nessun altro. Mi perdo nello scrivere, quando i pensieri corrono senza una logica. Senza grammatica (come ora). Mi piace scrivere, scrivo per me, seguo la mente e la mano va. Non rileggo mai perchè i pensieri sono già vecchi ora che li ho fissati, perchè mai sarò uguale, o mai mi ci sentirò. Mi perdo nella stoltezza, quando sono allegro e dico cose senza senso. Mi perdo nelle diatribe filosofiche, quando mi sento professore. Mi perdo nella ricerca, quando non mi basto più, cerco di allargarmi, con nuove amicizie, con nuove letture, con nuovi interessi. Mi perdo nel tepore, quando ho freddo, io che esco senza giubbetto, passo eternità tra le morbide coperte, o nel rassicurante getto del phon. Non ridete, mi tranquillizza, mi scalda, mi ipnotizza. Mi perdo nell'esuberanza, quando c'è del nuovo nell'aria. Mi perdo nella pigrizia, quando il sangue non scorre, quando la mente è spenta. Mi perdo nell'esagerazione, quando perdo il controllo, o non so gestire la situazione. Mi perdo nell'allegria, quando sono contento. Mi perdo nella quiete, quando le energie sono finite, o quando sto talmente bene da voler fermare il tempo. Mi perdo nei ricordi, quando si affacciano, quando bussano, quando fanno male. Male da lacrime agli occhi. Mi perdo. Mi perdo, ma per fortuna con me ci sono delle bussole, i miei amici che mi aiutano a non andare troppo lontano. I miei genitori che mi indicano la via da seguire. I miei fratelli, che rappresentano tutto ciò che non vorrò mai essere anche se voglio loro un bene dell'anima. Tutte queste cose sono il mio filo d'Arianna. Grazie a loro non mi perderò mai seriamente, ma darò solo sbirciate in tutti questi mondi...e se volete venire anche voi fate pure...fate un nodo e.....benvenuti nella mia mente instabile.