Nessuno fece caso nessuno li noto, non era mai successo, nessuno ci penso, arrivarono ad ondate alcuni anni fa, sembravano invisibili forse irriconoscibili.
Nessuno seppe mai quale pianeta fuggivano, da quale galassia, perché emigravano, gli esperti non capivano come facevano a viaggiare…un'astronave trasparente o col potere della mente.
Approfittarono del lusso della civilta avanzata, si nutrivano di scarti della societa privata, riciclavano le macchine e i vestiti non usati, si vestivano di niente, di stracci colorati.
Vivevano in bande in case occupate, non avevano famiglia o tradizioni antiquate comunicavano tra loro con nuovi segnali, tu li avresti detti diversi invece erano tutti uguali.
Li chiamavano marziani, animali, fuorilegge, briganti, guerriglieri, trovatori,abitanti dello spazio, viaggiatori, visionari, anarchici, cercatori.
Come la terra gira, gira lenta intorno al sole, come cambiano le stagioni adagio senza rumore si materializzarono con la stessa armonia con cui da un bagno d'acido si fa una fotografia.
Quando erano in troppi per poter tornare indietro, quando era troppo tardi erano già al di qua del vetro per cacciarli nuovamente nello spazio con la guerra e cancellarli definitivamente dalla faccia della terra.
Li chiamavano marziani, animali, fuorilegge, briganti, guerriglieri, sognatori, capitani dello spazio, viaggiatori, visionari, anarchici, trovatori.
I giornali che all’inizio ignoravano la cosa, adesso l’attaccavano, diventava più pericolosa ma improvvisamente come erano arrivati nessuno più li vide, sembravano dileguati.
Nessuno seppe come, nessuno seppe dove, tornarono invisibili o irriconoscibili o forse sono ancora qui e aspettano il momento, non vedono che l’ora per ritornare ancora.
Li chiamavano marziani, animali, fuorilegge, briganti, guerriglieri, sognatori, capitani dello spazio, viaggiatori, visionari, anarchici, trovatori.
"La ballata dell'invasione degli extraterrestri" Alberto Camerini (1976)..
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