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Fabio Cappella

About Me

CURRICULUM VITAEFabio Cappella nasce a Fermo il 24 03 1977.Studia e si diploma brillantemente nel conservatorio “G.B.Pergolesi” di Fermo nel luglio del 2001 sotto la guida del M° Kaete Shore.E’ specialista clinico-musicale per la rieducazione cognitiva e psicomotoria.Dal ’98 al 2001 studia con il M° Alessandro Perpich e dal 2001 al 2003 con il M° Davide Zaltron.Nell’anno accademico 2003/2004 e 2004/2005 frequenta l’Accademia di Perfezionamento del Teatro alla Scala per professori d’Orchestra dove ha occasione di studiare con i Maestri Simonide Braconi, Armando Burattin, Luca Ranieri e Danilo Rossi e di suonare nei più importanti teatri italiani (Teatro Alla Scala, Teatro degli Arcimboldi, Auditorium Rai di Torino ecc. e con direttori quali: Christopher Franklin ( parte di prima viola in “West side story” di Leonard Bernstein) , Marco Zuccarini ecc.; sia nel 2004 che nel 2005 vince una borsa di studio per meriti artistici. Dal 1998 collabora sia con diverse orchestre da camera e lirico-sinfoniche, che con gruppi cameristici. Recentemente ha suonato come prima viola l’intermedio “Apollo et Hyacintus” di Mozart nell’ambito della stagione del teatro “Carlo Felice” di Genova. Collabora in qualità di aggiunto con “l’Orchestra Internazionale d’Italia” recentemente impegnato in una tournee in Thailandia.Attualmente è prima viola nel’orchestra "I solisti europei" diretta dal M° Mario Giovanni Walter Calisi.Nel 2000 e nel 2001 frequenta i corsi estivi Del M° Perpich di Monte san Savino, nel 2002 i corsi estivi del M° Zaltron di Rimini e nel 2004 i corsi estivi del M° Luca Ranieri di Pedaso.Attualmente studia all’Accademia di alto perfezionamento musicale “Romano Romanini” di Brescia sotto la guida del M° Luca Ranieri.Ha inciso per: Canale 5 "Il senso della vita" musica di e con Giovanni Allevi; Enrico Ruggeri "Gli occhi del musicista"; Giovanni Nuti "Poema della croce"; Federico D’Annunzio "Sogni tra i capelli"; Alessandro Sicardi.E’ dedicatario di una sonata per viola e chitarra decacorde del M° Franco Cavallone.

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Member Since: 16/01/2007
Band Members: E’ una fredda mattina allo stallo 13 della stazione Tibburtina (come dicono a Roma). Un orologio digitale segna le 21:17, un altro poco più in la le 07:24. Il primo dice che ci sono 20 gradi, il secondo 13. Decido di fidarmi del secondo visto che una su due l’ha azzeccata (secondo in mio Timex da polso). Mi viene in mente una domanda: chissà se il buon vecchio Bukowski iniziò a scrivere in una circostanza simile… Di personaggi caratteristici ce ne sono diversi, quello che risveglia la mia Calliope finora incellophanata è “Il Platinì delle cicche”. La partita inizia alle 08:03, il solito ritardo accademico. Giocatori in campo: 1, Platinì appunto, bomber incontrastato “da a” Tibburtina. Spettatori: io, più i soliti che vanno allo stadio per staccare la spina. La partita comincia, anche se non c’è stato alcun fischio d’inizio, forse un clacson di pulmann. Michel conquista il primo mozzicone e lo spinge in gol di prima. Il portiere, anche se non c’è, è rimasto spiazzato. La sua porta è l’orlo del marciapiede che divide lo stallo 13 dal 14. Ora la porta la vedo anch’io. Il campo è cosparso da decine e decine di palloni. Di tanto in tanto il numero aumenta dato il trantran di fumatori. Me ne accendo uno anch’io, una Camel morbida che ora è diventata un Tango di spugna. Il bomber continua incessante la sua goleada, di destro, di sinistro, di esterno, di punta, segna in ogni maniera, tranne che di testa ovviamente. All’inizio ha vita facile in quanto ha il campo libero ma ecco arrivare 1-2-3 avversari. 3 maledettissimi piccioni. Il primo si chiama Malconcio do Nascimento, pessimo acquisto. I due terzini, Ringhio Ficarra e Mauro Herman Piccione sono più prestanti ma deludenti in quanto a pressing. Il preparatore atletico del trittico è un romeno (non romano) dall’aria truce ma dal cuore d’oro. Inizia a distribuire bombardoni energetici a base di crema. Dapprima, come una chioccia si dedica a Malconcio, in quanto evidentemente più bisognoso, poi, una volta rimpinzato a dovere, imbocca Ficarra e Piccione. Michel li smarca con una classe ed un’eleganza sopraffina tale da guadagnarsi l’appellativo di “le Roi”. Finita la sigaretta do anch’io il mio contributo e aggiungo un pallone in campo. Dopo vari minuti di gioco e un numero impressionante di marcature, il goleador sembra accusare la stanchezza, d’altronde… senza il supporto della squadra… vorrei vedere… Ora per buttarla in rete (buttarla… si fa per dire, le Roi non la butta, la accarezza) ha bisogno di almeno 3-4 tocchi per aggiustarsi la palla e segnare. Un altro colpo di clacson decide la fine del primo tempo, un tifoso, autista della tratta Roma-Lanciano, va a salutare il suo idolo ed è allora che scopro il suo vero nome: Sergio. Sergio Michel Platinì. Intuisco peraltro che giochi in casa. Dopo vari minuti di attesa capisco che la partita è stata sospesa, niente secondo tempo quindi. Che delusione! A questo punto non capisco l’accanimento del preparatore atletico nell’imboccare i giocatori… forse era solo una partita di riscaldamento, forse un’amichevole. Mah… ora che ci ripenso… è ovvio! Di lunedì non si gioca! E’ martedì che c’è la champions!!! Mi accendo l’ultimo pallone del pacchetto, lo fumo e lo lascio in campo per la partita di domani. Peccato non poter tornare allo stadio anche domani, beh… me la guarderò all tv.
Influences: Innanzitutto Brahms. Poi... Bach, Hindemitt, Smetana, Mozart, Bartok, Stravinsky, Franck, Beethoven..... Ma non si vive di sola classica! Quindi: Iron Maiden, AC..DC, Chick Corea, Eric Clapton, Bobby McFerrin, Concato, Guccini, De Andrè, Billie Joel, Ray Charles, Stevie Wonder, Vasco, Miles Davis, Capossela, Youssou N'Dour, Pat Metheny, Keith Jarret, Richard Bona, Elio, etc etc etc etc........
Record Label: Unsigned

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