"Immerse il pollice destro nell'olio, e cominciò le unzioni: prima sugli occhi, che avevano tanto bramato tutte le magnificenze terrestri; poi sulle narici, ghiotte di brezze tiepide e di profumi d'amore; poi sulla bocca, che si era aperta per la menzogna, che aveva mandato gemiti d'orgoglio e gridato alla lussuria; poi sulle mani, che avevano goduto contatti soavi, e infine sulla pianta dei piedi, così rapidi un tempo, quando ella correva a soddisfare i suoi desideri..."
"Madame Bovary"- Gustave Flaubert.
"È una persona davvero speciale, imprevedibile. Ha dentro di se dolore e rabbia, ma anche tenerezza e gioia, moti dell’anima inconciliabili che in lei trovano sfogo alternandosi l’un l’altro in un continuo fluttuare di tempestose onde emozionali. E poi è sensibile, così sensibile da essere capace di cambiare umore nel giro di un secondo. E’ come se in lei convivano due nature, una meditativa e una matura, l’altra impulsiva e infantile, e che ogni tanto prevalesse questa o quella, ma che entrambe sono filtrate da un’ombra. C’è qualcosa in lei di magico e misterioso che non riesco a decifrare, che mi sfugge. Sembra che ogni tanto sia improvvisamente attraversata da sensazioni più grandi di lei, come se avesse antenne che captano tutte le vibrazioni che sono nell’aria, anche le più segrete"
"Lucertola" Banana Yoshimoto
“Mi recai nei boschi perché desideravo vivere come volevo io, affrontare solo i fatti essenziali della vita, e veder se potevo imparare ciò che aveva da insegnarmi, e non, giunto alla morte, scoprire di non aver vissuto. Non volevo vivere ciò che non era vita, la vita è cosi cara; né volevo praticare la rassegnazione se non fosse stato assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo della vita, robustamente come gli spartani e sgominare tutto ciò che non era vita, falciare un'ampia zona e raderla a zero, mettere la vita in un angolo e ridurla ai minimi termini, e, se si fosse dimostrata meschina, afferrarne la intera e genuina meschinità e proclamarla al mondo; o, se fosse stata sublime, sperimentarla direttamente ed esser capace di darne un vero resoconto nella mia prossima escursione...".
"Walden ovvero Vita nei boschi" di Henry David Thoreau
Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
"Io non ho bisogno di denaro"- Alda Merini.
E a primavera, ti entra il sole dentro che è una felicità , se solo hai un’anima abbastanza lieve da sapere cos’è la felicità .Lei ce l'aveva. Un'anima lieve.Era una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro i libri e alle poesie,e se la vita è carogna non importa, una ragione buona per sorridere la trovi comunque.Era un tipo così. Ed era carina, questo bisogna dirlo.Non del genere vistoso, che ti giri a guardarle. Piu' semplice.Ma aveva qualcosa che ti accalappiava, niente da dire, ce l'aveva.Come una specie di limpidezza, di trasparenza.Era quel tipo di donna che quando ce l'hai tra le braccia, sai che lei è lì,proprio tra le tue braccia e da nessun’altra parte.Non so se avete presente.Ma è una cosa rara.E bellissima nel suo genere.
Alessandro Baricco
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