Il bosco è il luogo dove ci si smarrisce...per poi ritrovarsi (a meno che gli uccellini non si mangino le briciole di pane). E' il rifugio per raccogliersi e ricominciare...soprattutto a fare sogni!
Di sogni ne ricordo tanti, ma questo l'ho inciso sul muro: a fatica, col cacciavite, come un graffito rupestre che ha il sapore del tempo e della storia, della mora e del lampone.Alla fine ho dipinto un sentiero, i tetti, il gufo e molti alberi. C'è anche un serpente, per ricordarti di essere prudente.La mia arte è quella del cantastorie: un'arte fatta di immagini volte a raccontare e raccontarsi.
Storie che si delineano attraverso un dialogare con il graffitismo preistorico, con tutti gli aspetti della cosiddetta "arte primitiva" e con l'intero ambito del disegno infantile.
Immagini poetiche, enigmatiche, malinconiche ma con una vena di ironia, incise nel gesso e nel colore. Graffiti per loro natura magri, essenziali ed astraenti, su una superficie rigorosamente bidimensionale in cui si muovono fluttuando, come su un pentagramma musicale...
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