La storia de La Claque di Dafne comincia nel luglio del 1994, quando Edoardo Targa (basso) e Luca Fortunato (batteria), decidono di rispondere ad un annuncio che Emiliano Bortoluzzi (voce) e Gabriele Colandrea (chitarra) avevano affisso nella bacheca di Revolver, storico negozio di dischi della capitale.
Tra i quattro scatta subito qualcosa destinato a rimanere eterno, indipendentemente dall' esistenza della band.
Così il gruppo, ancora privo di un nome, comincia immediatamente a comporre brani propri, sulla spinta dell' influenza di band storiche come Diaframma, CCCP, Litfiba e Smiths.
Dopo una serie di esibizioni dal vivo grazie alle quali La Claque di Dafne (questo il nome che, nel frattempo, è piovuto dal cielo...) comincia a prendere coscienza delle proprie possibilità , esce, nell' ottobre del 1995, il primo prodotto ufficiale della band: un demo intitolato "Nove Io".
I nove brani inclusi nel nastro (registrati in parte alla Salamandra di Antoine Panunzio e in parte alla Fattoria Sonora di Paolo Panella e Bruno Avramo), seppur grezzi ed eseguiti, in presa diretta, in maniera talvolta imprecisa, mostrano comunque le enormi potenzialità tecniche e compositive della band, e i tratti fondamentali di quello che sarebbe stato il sound del gruppo negli anni a venire: moltissima wave, ovviamente, ma anche composizioni più articolate, cambi di tempo ed incursioni nella psichedelia più "malata".
-----"La loro musica non riesce a dimenticare le sonorità che regnavano durante i cupi anni '80. Il loro demo vede nove brani suonati con grande coinvolgimento, le atmosfere rarefatte si trasformano in acide ballate malinconiche." (F.B. - "Musica!")
Il demo comincia a girare nel circuito delle radio locali (Radio Città Futura, Radio Onda Rossa, BBS Master Radio, Radio Rock) permettendo alla Claque di esibirsi in numerosi ed apprezzati concerti in locali e centri sociali di Roma e dintorni.
Sullo slancio dato da "Nove Io" e da un pubblico sempre più numeroso ai concerti, la band decide di entrare nuovamente in studio, nel maggio del 1996, per incidere quello che sarà il vero e proprio esordio sul mercato discografico: uno storico mini cd (3"), intitolato "Fonetica Libera Trance", di quattro tracce, tra le quali spicca quella che, secondo molti, è la più bella canzone degli ultimi 20 anni di new wave italiana, un gioiello chiamato "Elettra", impreziosito dall' intervento, al violino, di Erma Castriota (H.E.R.).
Il mini cd, co-prodotto insieme ai ragazzi della Fattoria Sonora (divenuta, nel frattempo, base fissa e fonte di un sostegno incondizionato per il gruppo), esce nell' ottobre del 1996 ed ottiene immediatamente un riscontro molto positivo sia in termini di vendite che di critica:
-----"Uno dei migliori prodotti della new wave italiana di ogni tempo." (Fabio Massimo Arati - FUORI DAL MUCCHIO)
-----"Fonetica Libera Trance è il primo mini-cd de La Claque di Dafne, un lavoro che nonostante la breve durata ha già fatto intravedere le notevoli qualità del gruppo romano: rock-wave misto di rabbia e poesia, in un labirinto di suoni che ha destato l' interesse non solo della solita stampa specializzata ma anche di un pubblico sempre affascinato dalle appassionanti esibizioni concertistiche del quartetto." (Gianluca Polverari - FUORI DAL MUCCHIO)
-----"Il sound de La Claque di Dafne si può tranquillamente definire rock-wave, ma la loro originalità sta nel saper creare atmosfere mai ovvie e ricche di un avvolgente fascino dove la particolare voce di Emiliano si equilibra col preciso lavoro del resto della band. Fonetica Libera Trance si muove tra malinconici passaggi ed esplosivi ritmi, tra sorprese imprevedibili e ombrose estasi; un percorso che, seppur breve, evidenzia in maniera netta la capacità compositiva dei quattro. Punto di forza del gruppo è l' esibizione live, dove la potenza e le capacità tecniche emergono in tutte le loro qualità , tali da trascinare e convincere un pubblico sempre più numeroso." (Gianluca Polverari)
A questo punto, spinta dal successo di "Fonetica Libera Trance" e dal sostegno di un pubblico sempre crescente e di trasmissioni radiofoniche specializzate ("Alternitalia" di Gianluca Polverari e Michele Luches e "Moonchild" di Massimo Santori su tutte), la Claque sembra inarrestabile, e invece, a causa di dissapori interni riguardo alla gestione futura del gruppo, si scioglie nell' aprile del 1997, per riformarsi, con l 'intento di realizzare, finalmente, il secondo cd, nell' ottobre del 1998.
Il progetto, purtroppo, naufraga nuovamente per le stesse ragioni, e la Claque, dopo un memorabile concerto al Black Out di Roma, si scioglie definitivamente (?) all' inizio del 1999, lasciando orfani i numerosi fans che ne hanno decretato lo status di cult-band.
Ma con la Claque nulla è mai definitivo, e cosi', all' inizio del 2008, dopo quasi 10 anni trascorsi tra le collaborazioni esterne di Luca (The Roof, Nidi d' Arac, Novalia, Brusco) ed Edoardo (Nidi d' Arac, Valentina Lupi, Slim, Audiozoo) e i progetti solisti di Gabriele (Stopper 72) ed Emiliano (Gli Occhi di Faust), il gruppo decide di tornare in pista.
Inizia cosi' una febbrile quanto improduttiva ricerca di un nuovo bassista, visto che, in un primo momento, Edoardo non sembra intenzionato a rientrare nella band, finchè un incontro casuale tra Emiliano e lo stesso Edoardo non crea, finalmente, i presupposti per la reunion della Claque in formazione originale.
La Claque di Dafne, ufficialmente riformata, inizia cosi', nell' ottobre del 2008, i lavori per la realizzazione del primo lavoro di lunga durata...