Io non sono un progetto
Sono nato in un anno della tigre (1962) nel mese di maggio, il giorno 8 (ed è un giorno che riguarda un altro animale a passeggio tra le stelle, come sempre accade).
Sono una combinazione casuale dei geni di due persone che casualmente si sono incontrate nella vita e hanno tirato il dado della procreazione.
Ho cominciato la strada tenuto in braccio, e poi gattonando e quindi in piedi.
Ho passeggiato al sole, ho corso sotto la pioggia. Ho corso anche nel mare , per gioco , per vedere quanto si fa fatica: lo so che nel mare si nuota, invece.
Ho atteso, seduto su una sedia scomoda, ore che non passavano mai.
Mi sono commosso di fronte a cose mille volte più grandi di me, ma anche di fronte a cose che per dimensioni verrebbe di classificare come insignificanti.
Ho guardato indietro, al passato, è successo tante volte e succede sempre più spesso, ed ho detto
“ma è passato tutto questo tempo?â€
Mi è successo di piangere pensando “quanto è bella la vita!†e sentivo che la mia dimensione non
era sufficiente a contenere tutta la bellezza e potevo solo fare che la vita scorresse, senza fermarsi,
dentro di me.
Mi è successo di piangere e basta, senza sapere neanche più perché. Questa non è una cosa bella
Ma può capitare.
Ora con tutto questo non si riassume e non si descrive niente di sufficiente.
Solo una traccia che tende a scomparire col tempo. Sepolta da altre tracce.
Sicuramente però da tutto questo si evince che io non sono un progetto ma una casualità .
E scusate se è poco.
foto: MARCO BORTOLO www.bortolo. com [email protected] (+39)346.0862444