Ritorniamo al 1979, i ragazzi veri non hanno mai il tempo, vivono su un filo elettrico proprio sulla strada, tu ed io ci dovremmo vedere, un insetto d'estate che rimbalza come un ciottolo contro i fanali che puntano verso l'alba, eravamo convinti che non avremmo mai visto finire tutto questo e non me ne frega niente di togliermi questi jeans con la cerniera, noi non immaginiamo proprio dove riposeranno le nostre ossa, credo che diventeranno polvere, dimenticate e staranno sotto la terra un misto di vuoto e di noia loro non sono sicuri di quello che abbiamo dentro di noi la città alla morfina che sta dormendo deve scendere a vedere che non ce ne frega di quanto siamo svegli e che sentiamo l'energia di questo posto dalle mille colpe e dal cemento colato, compianti e sicuri verso luci e città nascoste, più veloci del suono, più forte di quanto si pensasse di dover andare, più in basso del suono della speranza Justine non ha mai capito come stanno le cose, stava con i tipi strani e crudeli non si dovevano cercare scuse, ti conosco così bene da non cadere nei tuoi inganni, così che non ci importa di toglierci questi jeans con la cerniera e non sappiamo proprio dove riposeranno le nostre ossa, credo che diventeranno polvere dimenticate e staranno sotto la terra la strada si anima con l'insistenza del rumore mentre come vedi non c'è nessuno in giro.