About Me
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Hello everybody!!
my name is Valentina...
fissata cn "fashion, glamour, gorgeous" e cose così, professionista dello sklero...
Nata il 2 Agosto dl 1989,diplomatasi al Liceo Classiko(sarebbe stato meglio evitare)...ha raggiunto i 18 anni d scemitudine...my friend is out of mind...!!
Oserei dire ke le idee sn confuse
Basta e avanza
Fermatevi.
Smettete per 1 attimo di fare ciò ke state facendo e kiedetevi:
"Cos'è che vorrei fare più di ogni altra cosa adesso!?".
E fatelo...
Tu..tu riesci a dire
tutto quello che voglio sentire
tutto quello che mi fa morire
Tu..mi fai tremare
come in bilico
su di un filo statico
Tu..sai sentire
i mie mille respiri
anche se siamo a km
Allora portami al mare
a dicembre se ti pare
allora fammi sentire
tutto quello che hai da dire
allora portami a ballare
fammi sentire
quale musica
ti piace ascoltare
Allora portami al mare
a dicembre se ti pare
allora fammi sentire
tutto quello che hai da dire
allora portami a ballare
fammi sentire
quale musica
ti piace ascoltare
Tu..che non mi vedi
perché decidi che non ti conviene
che la distanza alla fine fa bene
Tu..sai guardare
come cicala
come se fossimo l'unica cosa
Allora portami al mare
a dicembre se ti pare
allora fammi sentire
tutto quello che hai da dire
allora portami a ballare
fammi sentire
quale musica
ti piace ascoltare
Allora portami al mare
a dicembre se ti pare
allora fammi sentire
tutto quello che hai da dire
allora portami a ballare
fammi sentire
quale musica
ti piace ascoltare
« Di me sono state create due immagini. Sono una pazza, una mezza pazza, un'eccentrica. [...] Ho abitudini dissolute; una comunista raccontava, nel '45, che a Rouen da giovane mi aveva vista ballare nuda su delle botti; ho praticato con assiduità tutti i vizi, la mia vita è un continuo carnevale, ecc.
Con i tacchi bassi, i capelli tirati, somiglio ad una patronessa, ad un' istitutrice (nel senso peggiorativo che la destra dà a questa parola), ad un caposquadra dei boy-scout. Passo la mia esistenza fra i libri o a tavolino, tutto cervello. [...] Nulla impedisce di conciliare i due ritratti. [...] L'essenziale è presentarmi come un'anormale. [...]
Il fatto è che sono una scrittrice: una donna scrittrice non è una donna di casa che scrive, ma qualcuno la cui intera esistenza è condizionata dallo scrivere. E' una vita che ne vale un'altra: che ha i suoi motivi, il suo ordine, i suoi fini che si possono giudicare stravaganti solo se di essa non si capisce niente. »
(Simone de Beauvoir, La forza delle cose)
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
"follia".
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia:
"malinconia".
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
nella tastiera dell'anima mia:
"nostalgia".
Son dunque...che cosa?
Io metto una lente
Davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.