Erika Biavati & The ClanNata artisticamente giovanissima, Erika si avvicina alla musica a soli 14 anni con un genere che rimarrà x sempre il suo preferito , il blues. Le grandi voci femminili di questo genere ne formano sin dall'inizio la sensibilità artistica, tanto da influenzarne anche il successivo songwriting.
Erika però è sempre stata affascinata anche dalla tradizione tipicamente italiana di artiste come Mina o Mia Martini, da un lato , e dalle sonorità più spiccatamente scarne ed intimiste, vicine quindi a quella forma "unplugged" che fece la fortuna di tanti artisti di tutto il mondo negli anni 90.
Si crea così un'interessante miscela di ingredienti che rendono le sue canzoni, di cui scrive musiche e testi (con la collaborazione preziosa dei fidi The Clan ) , fresche e gradevoli momenti nel panorama musicale italiano.
Si passa dalle atmosfere country-blues di Welcome Children al tango di Madame la vie, dalla solare Prendimi alla più struggente La luna ha paura del buio.
I testi che Erika scrive vogliono essere piccole istantanee di realtà nascoste, di esistenze "invisibili " ai più, spesso rielaborati con la fantasia e l'ingenuità di chi è costretto a rifugiarsi in un mondo immaginario a causa di una vita non particolarmente generosa.
Lo spettacolo dal vivo, che è la dimensione favorita della cantautrice, si avvale di The Clan, formazione variegata in grado di creare qualsiasi paesaggio sonoro. Si tratta infatti di polistrumentisti dalla comprovata duttilità , necessaria per meglio rendere l'ampia gamma di atmosfere toccate dalla scrittura di Erika, dal jazz al folk, come si diceva, dal country al tango.
Non mancano i doverosi omaggi agli artisti che Erika ha amato nel suo cammino musicale.
Dal vivo la sentiamo quindi alternare i brani di sua produzione a cover di artisti molto noti, a volte di altri misconosciuti, tutti ugualmente influenti su di lei e sulla sua band.