Luca Balduini nasce il 10 gennaio di 23 anni fa nella nuvolosa Palestrina, già Praeneste, a 25 minuti da Roma se prendi il treno che non fa soste oppure se percorri la Roma-Napoli a 160 all'ora, da padre "romano de Roma" e madre ibrida. Passa i suoi primi 3 anni di vita in giro per le Dolomiti, la Puglia e la Ciociaria, socializzando con aquile, conchiglie e conigli. A 4 anni impara a leggere e a scrivere, e i suoi compagni d'asilo sono ben contenti di ascoltare tutti in circolo le storielle lette da quel bambino prodigio dai capelli a caschetto. Ma ben presto la sua intelligentia andrà scemando, a scapito di un miglior taglio di capelli. Nel 1992 comincia a giocare a calcio nei Pulcini con buoni risultati, peccato però che dopo soli 3 anni dovrà abbandonare questo fantastico sport a causa di uno smisurato aumento della rata. Passò un anno di inattività diventando campione italiano di Sapientino e cominciando a costruirsi una discreta fama internazionale nel campo dei puzzles. A 10 anni scopre la pallacanestro:memorabili le sue partite in cui passa più tempo a dare la mano agli avversari e a chiedere scusa che a fare CIAFFF. Le scuole medie continuano ad essere una passeggiata, si diploma con voto OTTIMO anche grazie ad un decisivo tema di italiano in cui parla della tragedia dell'Heysel in Belgio quando lui ancora non era nato. Purtroppo è con il suo trasferimento scolastico ad Olevano Romano che Luca comincia a perdere neuroni. Lì conosce artisti provenienti da tutti i pascoli della provincia romana, gente che viene a scuola in bicicletta e che si fa chiamare Pelè, uomini dal petto villoso dall'emblematico cognome (Fiasco) e rockstar d'altri tempi con una passione per la lingua tedesca di nome Vincenzo Valentini. Luca ora non passa più il proprio tempo facendo finta di seguire le lezioni, Luca passa il tempo a guardare le tette delle sue 24 compagne di classe e dell'intera sezione C, cercando di non andare mai alle interrogazioni da solo. Comincia a girare l'Europa:prima la Finlandia, grazie ad un concorso vinto in cui successivamente si scoprirà essere l'unico partecipante e grazie alla prof.ssa Bazzicalupo ("sembri il Mayo desnudo" gli disse una volta) che gli fa fotografare un buco con la spazzatura dentro. Poi la Repubblica Ceca, periodo in cui entra in stretto contatto col prof. Spoletini, colui che cantò le lodi di una quercia Ceca nel giardino di un castello:"E la quercia va..." (cit.). Poi ancora la Germania dove conobbe 2 autisti d'indole giamaicana, e infine di nuovo la Repubblica Ceca facendo colazione con l'assenzio e ritrovandosi coinvolto in una sparatoria in un bar di Praga in cui le forze dell'ordine intervenirono picchiando un uomo che picchiava una donna che picchiava la slot machine perchè non riusciva a vincere. Intanto Luca si dà da fare perchè è povero:a 15 anni fonda l'archivio dei clienti Itop insieme al lancestrone Andrea Renzi e dopo 3 anni di onorato servizio va a lavorare in un pub nella vicina e fascista Cave, partecipando un giorno si e l'altro pure a risse violente. Memorabile fu la notte in cui non riusciva ad uscire dal cancello della Pinetina perchè circondato da una dozzina di fascisti muniti di spranghe e catene. I suoi amici dovevano partire per Mirabilandia e lui era l'unico che poteva accompagnarli alla stazione Tiburtina. Mancavano solo 35 minuti. Ormai era tutto inutile. Ma all'improvviso un boss cavisello si schierò dalla sua parte e armato di fucile cacciò via quei balordi. Luca riuscì ad ottenere l'impossibile dalla sua Uno del '90 e i suoi amici arrivarono puntuali alla stazione Tiburtina con qualche brivido residuo. Sempre in Pineta Luca conosce Svebor Kovacevic, un croato residente a Lugo, con nonno americano e zio portoghese con accento scozzese che viveva in Spagna. Svebor voleva diventare regista e così si ritrovò con Luca a condividere sogni e speranze, finchè un giorno decise di partire per Bali. Luca perde ogni traccia di Svebor e si deprime. Scopre poco dopo che Svebor non è mai partito per Bali, ma che è tornato nella sua amata Romagna a studiare cinema. Si rivedranno saltuariamente e sporadicamente nel salotto di casa di Luca. Quando Luca decide di lasciare quel posto proprio proprio proprio brutto, fonda una band e decide che vuole diventare una rockstar. Luca si sbaglia da subito perchè chiama Luca Fiasco alla chitarra elettrica, mentre i chitarristi devono essere per forza un pò fighi. Fiasco non lo è. Come già detto è villoso e panzone, ma ad oggi Luca sta lavorando per modellare il suo fisico. Luca si dà da fare, si trasferisce a lavorare a Praeneste e comincia a conoscere i suoi concittadini. Nel Dubliners prende svariate sbornie, in compagnia dell'amico Barney e di altre persone che di volta in volta varcano la soglia del locale. I monaci trappisti lo riducono in poltiglie...Luca è ancora segnato dalla sua prima sbornia nella lontana pasquetta del 2001 in cui si narra che fiumi di porpora (Serena Salvati docet) colarono dalle montagne di Capranica Prenestina in direzione Castel San Pietro Romano e in cui Luca prese il suo Zip 50 e percorse le curve che separavano Capranica da Castello con le ginocchia a terra. Grazie a Google Earth, Valentino Rossi gli telefonò il giorno dopo per dirgli di aver visto la luce grazie a lui. Oggi Luca è un ragazzo felice. Canta, se la canta e fa finta di studiare. I suoi amici dicono faccia ridere, ma questa è un'altra storia...
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