Scrivere una biografia è una prerogativa delle persone famose, ma sono ancora ben distante dall'essere famoso per scriverne una e allora, la scrivo e basta!Il mio primo approccio con la musica è avvenuto quando avevo circa 5 anni e vivevo con la mia famiglia a Bruxelles, passavo ore ed ore a suonare su pentole, bicchieri e coperchi con due bacchette cinesi avute in regalo in un ristorante. Il suono, se così si poteva chiamare, che usciva era piuttosto sgradevole e fuori da qualsiasi logica ritmica. Fu così che anni dopo, precisamente per la mia prima comunione, tutta la mia famiglia, su indicazione di Lidia, mia mamma, mi regalarono una splendida batteria, Marca Emperador, rosso bordeaux, sulla quale iniziai i primi rudimenti di quella che sarebbe stata la passione più grande della mia vita.
Purtroppo, non avendo mai avuto l..opportunità di studiare lo strumento, ho imparato quello che so fare oggi, con la tecnica che penso quasi tutti abbiano utilizzato nonché la più economica, e cioè suonare dietro ai dischi dei Genesis, dei Rush, degli ub40, e tutti gli altri gruppi che hanno fatto la storia della musica e delle odierne avanguardie musicali. Ed è proprio con l..ascolto di questo genere di musica che ho acquisito una capacità ritmica che mi fa suonare con discreta semplicità dietro ad un click sparato nelle orecchie.
Nel 1985, tornato in Italia, e ambientatomi nella nuova situazione, ho fatto la mia prima esperienza in un ensamble, suonando la batteria nell..orchestra del Maestro Ulisse, insegnante di musica delle scuole medie, riscuotendo un discreto successo e gli elogi del maestro, al quale mando un saluto profondo nel paradiso in cui oggi si trova.
Passata la prima fase egregiamente ho sentito la necessità di suonare un genere musicale che si accostasse di più ai miei gusti, e girando, e chiedendo, ho trovato un gruppo col quale ho iniziato a suonare tutti i classici del rock, dai Pink Floyd ai Doors, da Bruce Springsteen, agli U2. Il cantante del gruppo era Giovanni Miraldi oggi Brusco al quale in un secondo momento è subentrato Massimo Bagnato. I concerti che abbiamo fatto si sono limitati a feste di piazza e feste nelle varie palestre delle scuole, poco male per iniziare. Finito con loro ognuno ha preso la propria strada ed io ho iniziato a suonare con un mio compagno di scuola Daniele, chitarrista, e un suo amico bassista Silvano Boschin con i quali abbiamo deciso di suonare brani Italiani e precisamente di Lucio Battisti, non abbiamo fatto mai serate ma abbiamo registrato un demo in uno studio professionale di Roma, ed è stata un..esperienza esaltante. L..avvicinamento che ho avuto in questa occasione con l..arte del grande Lucio Battisti mi ha fatto venire la voglia di estendermi ad universi melodici e non solo ritmici e così, proprio come ho fatto anni prima con la batteria, ho iniziato a suonare la mia chitarra classica yamaha, per ore e ore al giorno, fino a farmi venire i calli sulle dita e con il solo aiuto di un piccolo ..vademecum del chitarrista.. che faceva vedere in maniera elementare le posizioni delle dita per ogni accordo base, da qui iniziano le mie canzoni,la prima che ho scritto era composta di tre semplici accordi e cioè Do/Fa/Sol e parlava di voglia di scappare in un paese immaginario..a risuonarla oggi mi vengono i brividi per quanto era semplice e infantile.
Diversi anni e canzoni dopo, grazie ad un mio amico che mi ha proposto,ho iniziato a suonare in un progetto per me grande come il mondo e cioè quello di cui vedete la copertina qui sotto, i Nosey Road Band con i quali ho suonato per 2 anni e con i quali sono stato 8 mesi in Botswana a fare concerti, interviste radiofoniche, e registrazioni per altri gruppi come Jhonny Kobedy per il quale ho suonato la batteria nell..album ..Naledi Ya Botswana.. EMI record. Anche questa esperienza con mio immenso rammarico e non senza conseguenze psicologiche è finita.
Era l..anno 1998 ed era Gennaio quando sono sceso dall..aereo che mi ha riportato nella mia Italia dove per l..ennesima volta ho dovuto ricominciare da capo.
Altri gruppi, altra musica altre serate come quelle fatte al mad night di piazza Venezia a Roma con un gruppo che suonava le cover di Filippo Neviani in arte Nek rivisitate in chiave rock, poi il pub che ho preso in gestione nel quale, per lo spazio ridotto, facevo suonare le mie chitarre su un palchetto con un microfono amplificato a chiunque volesse, e ne ho sentiti di bravi! come ad esempio Antonio Granatiero con il quale poi ho costituito un gruppo che aveva come prerogativa la sua musica rock graffiante e i suoi testi a volte forti a volte riflessivi. Sono sicuro che prima o poi farà strada.
La vita a volte porta a fare delle scelte obbligate in ambito lavorativo e così chiuso il pub per motivi burocratici mi sono trasferito a Reggio Emilia dove sono ora a scrivere questa storia più che biografia.
Dopo non poche difficoltà di ambientazione e dopo aver abbandonato la musica per almeno 2 anni, abbandonato inteso come gruppi, ho chiesto al mio amico Massimo di creare un sito nel quale poter inserire tutte le mie canzoni i miei testi le mie riflessioni e così è nato www.fabiopassafiume.it
Chiaramente non sono nessuno, chiaramente non è un modo per far vedere quanto sono o non sono bravo e tanto meno ritengo possa essere un trampolino o una scorciatoia per arrivare chissà dove ma solo e semplicemente un modo per avere tutto insieme come le pagine di un libro che hanno la loro copertina il loro titolo e il loro autore, l..unica cosa è che tutto ciò lo condivido con gli altri.
Ad oggi suono con un gruppo, i Relè,che mi ha dato un motivo in più per andare avanti e migliorare sullo strumento che devo dire ha condizionato,e non poco,il corso della mia vita. Ho iniziato a studiare, sulle basi di quello già appreso con gli anni, con l..allenatore e i consigli del buon Alfredo De Vincentiis e Giovanni Sgura.
Aggiornamento: Non suono più coi relè mio malgrado, ma ad oggi suono con il gruppo "I Dubbi D'Anto"al quale ho dedicato uno spazio nel mio sito www.fabiopassafiume.it sono sempre in contatto con il buon alfredo che a sua volta sta facendo uscire un lavoro composto insieme al grandissimo Alberto Caselli in arte "Alberto Caselli"che si intitola "You" e lo potete trovare ed ascoltare in www.myspace.com/youalbum
Per concludere questo viaggio in una vita qualsiasi, voglio dire che la musica non mangia, non dorme, non parla, non ama, non odia....ma ha e da più vita della vita stessa.