Nati come band nell'Ottobre del 2005, per un anno intero il nome della band è stato Velvet Cobra, il Cobra di Velluto, nome che aveva un duplice significato: innanzitutto un significato "musicale" che sottolineava le parti più aggressive con il "cobra" e le parti più melodiche con il "velluto", ma in secondo luogo un significato anche "sociale" in un certo senso, identificando il velluto con la maschera benevola e sincera che le persone indossano e il cobra con l'indole malvagia, grottesca e ipocrita che la gente nasconde incredibilmente bene sotto questa maschera. Successivamente, vuoi perchè il nome richiamava band come Velvet Underground o Velvet Revolver, vuoi per un fatto prettamente personale della band, il nome è stato cambiato definitivamente in quello che è oggi, Southwave, ovvero l'Onda del Sud.
L'ultimo anno è stato intenso, ci sono stati momenti in cui le canzoni uscivano di getto, altri in cui ci sono stati dei piccoli screzi dovuti alle formazioni musicali dei singoli componenti tanto simili ma allo stesso tempo tanto distanti; è stato però raggiunto un risultato importantissimo e cioè la creazione di 16 canzoni (qualcuna ancora da rifinire per bene, ma con un'ossatura già bella che completata) che hanno messo d'accordo tutti.
La ricerca del cantante è stata una spina nel fianco, durata quasi due anni, ma nel Novembre 2007 siamo riusciti a trovare il quarto elemento della band, Paolo Mancini, frontman dotato di grande voce e carisma! Da qui, subito nel Dicembre 2007 a registrare il primo lavoro: è sempre un'emozione ed è presto per poter affermare se è questo il vero suono della band oppure se, con le nuove influenze della band, deve essere ancora sondato. Quel che è certo è che i tratti distintivi del sound dei Southwave che non andranno mai a cadere sono una sana propensione verso il riffing di chitarra, basso molto presente e batterie secche, primordiali! Ritmiche a iosa quindi, ma talvolta anche pugni in faccia di suono! C'è però l'altra faccia della medaglia, quella più intima e ricercata, la vena melodica della band che pure trabocca in molte delle canzoni composte. Sarà un album molto vario ma allo stesso tempo con caratteristiche riconducibili al sound personale in ogni singola canzone. Questo l'obiettivo dei Southwave. Speriamo di esserci riusciti (o meglio speriamo che tutto questo trasparirà una volta registrato l'album completo, se da lassù ci concederanno questa grazia)."La musica dei Southwave vuole essere principalmente un canale per sfogare tanta rabbia repressa che ci è stata iniettata a causa della società odierna e a causa di certi fatti ed avvenimenti accaduti nella nostra città e che sono ormai all'ordine del giorno, fatti che si lasciano sottolineare da un'omertà che non crediamo abbia mai avuto precedenti tali in nessuna parte del mondo, fatti che ci hanno segnati e ci hanno fatti crescere e maturare, facendoci capire cos'è per noi la vita, cosa significa combattere per qualcosa e soprattutto è una musica liberatoria e sincera, senza doppi fini, che ha il solo intento di denunciare l'ingiusto quotidiano a chi ha la capacità di capirci per davvero, magari cominciando proprio dalla nostra città , Napoli, che purtroppo non è solo sole, mare, pizza e mandolino!
Chi fa musica per scopi di lucro non è un artista, è solo un fottuto venduto ed è nostro nemico! Se si vuole essere davvero rock al giorno d'oggi bisogna avere la forza di denunciare il conformismo, il consumismo, le ingiustizie e la stupidità delle persone che assomigliano sempre più a delle capre, con tutto il rispetto per questi animali!
Confidiamo seriamente nel vostro interesse e speriamo vivamente che la nostra musica possa piacere a tutti voi incondizionatamente (al di la di costrinzioni di genere)! Ciao a tutti, fratelli e sorelle del rock!"
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