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  I edited my profile with Thomas Myspace Editor V4.4 (www.strikefile.com/myspace)..Posto sulle colline bolognesi, a 230 mt. sul livello del mare, a circa 1 km dal borgo medievale di Castello di Serravalle (BO), l'agriturismo Cà Lunati offre punti di osservazione panoramica unici in tutta la zona, quali la spettacolare veduta della sottostante pianura con il castello di Vignola, la Ghirlandina di Modena, nonchè nelle giornate più limpide, le prealpi veronesi.
Gli ospiti sono accolti in una atmosfera di assoluta tranquillità, un'oasi di pace e di verde, in armonia con la natura e l'ambiente circostante, in un ambiente famigliare caldo e accogliente.
L'agriturismo Cà Lunati è il luogo ideale da dove partire per fare passeggiate, escursioni, in un'atmosfera fatta di luoghi incantati e suggestivi: il borgo medievale di Castello di Serravalle, l' Abbazia di Monteveglio, la Rocca di Bazzano, il Castello di Vignola sono alcune tra le mete raggiungibili in pochi minuti.
La posizione strategica dell' Agriturismo consente pure di raggiungere in breve tempo le città di Modena e Bologna (distanti entrambe una trentina di chilometri).
L' azienda coltiva con metodi di produzione integrata ortaggi, frutta,uva chasselas e produce e vende il Pignoletto D.O.C e Il Barbera D.O.C. dei Colli Bolognesi.
La signora Marisa propone una cucina che affonda le sue radici nella tradizione bolognese e modenese, con la sfoglia fatta rigorosamente a mano e i dolci preparati in casa, senza però far mancare un tocco di inventiva e originalità.
Tutti i piatti sono espressi e preparati al momento; non si utilizzano prodotti precotti o riscaldati e si pone particolare attenzione alla qualità e alla scelta delle materie prime.
Da menzionare il gnocco fritto, servito come antipasto, accompagnato da salumi sempre di prima scelta (prosciutto, ciccioli e mortadella tradizionali)....e poi le zuppe: è possibile assaporare zuppa di fagioli, di lenticchie, di farro o di porro, seguendo l'andamento delle stagioni ....
E i superlativi tortellini in brodo, i tortelloni burro e salvia, le lasagne, e ancora gli arrosti, il cinghiale con polenta, lo zampone, il cotechino etc.
Ospitalità: 2 camere doppie, 1 camera singola con servizi in camere e aria condizionata.,1 camera per disabili.
Apertura. Da mercoledì a domenica
Vendita Diretta : Vino Pignoletto D.O.C. dei Colli Bolognesi , Barbera D.O.C. dei Colli Bolognesi
Ristorazione: 80 posti a tavola
Attività ricreative: parco giochi, piccolo campo da calcio, pesca.
Attività culturali: musica dal vivo il venerdì sera
Located on the Bologna hills at 230 m. above the sea level and about 1 km. away from the medieval village of the Castello di Serravalle (Serravalle Castle, in the district area of Bologna), the rural farm and restaurant Cà Lunati offers unique panoramic views all around the area.
It overlooks the plane lying below in a spectacular way with the castle of Vignola and the Ghirlandina tower of Modena in sight.
During the clearest daylights it is also possible to see the foots of the Alps in the Verona area.
The farm and restaurant guests are welcome to enjoy a green oasis of peace in absolute quietness and in good harmony with nature and the surrounding environment. It is locally run by our family in a warm and hospitable manner.
The rural farm and restaurant Cà Lunati is the ideal starting point for walks and excursions within a suggestive atmosphere full of enchanted places: The medieval village of the Serravalle Castle, the Monteveglio abbey, the Bazzano Medieval Castle and the Vignola Castle are some of the interesting places you can reach in a few minutes.
The strategic location of our rural farm will also allow you to reach in a short time the two cities of Modena and Bologna (they are both more or less 30 km. away).
Vegetables, fruit and Chasselas grapes are cultivated in our farm following integrated production methods. We also produce and sell the Pignoletto D.O.C. wine and the Barbera D.O.C. wine of the Bologna hills.
Lady Marisa will offer you a cuisine deeply rooted in the traditions of Modena and Bologna, with rigorously hand made rolled flat pastry and home made cakes yet accounting for a touch of inventiveness and originality.
All dishes are purposely prepared and served the very moment you are here, no pre-cooked or warmed-up food is employed and special care is taken for quality and when choosing the raw material.
It is worth mentioning the gnocco fritto (fried pastry) served as a starter together with first choice salami (traditional raw ham, Bologna sausage and pressed fat and lean pork salami)... and then the soups: you can taste our bean soup, lentil soup, spelt soup and leek soup according to the right season….and the superlative tortellini with broth (small pasta cases filled with mined meat) the tortelloni with butter and sage (larger pasta cases with a filling), the lasagne and as a second course the roast meats, the wild boar with polenta (soft pasta made with yellow flour), the zampone (trotter stuffed with chopped seasoned meat), the cotechino (spiced pork sausage) etc...etc...
Accommodation: 2 double rooms and 1 single room with bathroom and air-conditioning, 1 room for disabled people.
Opening times: from Wednesday to Sunday
Direct sales: Pignoletto D.O.C. wine of the Bologna hills, Barbera D.O.C. wine of the Bologna hills.
Catering: up to 80 people can be seated at a time for eating.
Recreational Activities: Playground, a small football pitch, fishing.
Cultural Activities: live music on Fridays.
Cenni Storici su CASTELLO DI SERRAVALLE
Castello di serravalle costituisce l’ultima propaggine del territtorio occidentale Bolognese, trovandosi al centro di un cuneo che penetra in territorio modenese, su un valico posto tra I bacini del Samoggia e del Panaro.
La località fù abitata già ai tempi degli Etruschi e in seguito dai Romani, come dimostrano I reperti archeologici ritrovati nella zona.
Fino al XII sec. non esiste menzione di un luogo chiamato Castello di Serravalle, mentre esistono documenti concernenti Mandria, una località posta nella zona e nominata per la prima volta nel 967 come appartenente al contado di Modena.
Dopo la caduta dell’esarcato di Ravenna che aveva autorità sul territorio del Samoggia, le comunità che abitano nella valle si ergono a comuni autonomi.
Nascono i castelli di Zappolino, di Tiola, di Cuzzano e altri. E nasce Serravalle come borgo franco (1227), strumento di vitale importanza nel controllo di un vasto territorio.
Il “castrum Seravalisâ€? figura fra le proprietà dell’abbazia di Nonantola fino al 1229, mentre, in seguito, si ha la giurisdizione della Judiciaria di Monteveglio.
Un bassorilievo fa risalire al 1235 la prima data sicura del possesso bolognese, con l’insediamento del primo capitano della montagna: Jacopino da San Lorenzo in collina.
Che Serravalle svolga un ruolo importante nell’economia di queste zone di confine lo testimoniano, oltre alle ruberie, alle rapine e alle discordie intestine fra le comunità dei singoli castelli, anche le tante scaramucce fra bolognesi e modenesi per il possesso di questo territorio.
Col passare degli anni il castello di Serravalle acquista sempre più importanza per la sua posizione strategica a cavallo fra le vallate del Panaro e del Samoggia.
Il presidio bolognese si trova così a controllare due versanti: una sentinella “caraâ€? quanto indispensabile: una sentinella a guardia di due mondi, di due culture, di due ambienti geografici differenti.
I rapporti fra Bologna e Modena peggiorano fino allo scontro di Zappolino (1325) ma la zona passerà ancora per molte mani: sarà proprietà dei Visconti, poi dei Bentivoglio, dello Stato della Chiesa e di altri ancora.
I castelli, mano a mano che matura la politica territoriale e quella delle armi da fuoco, si riducono a semplici ricordi storici quando addirittura non scompaiono .
Di quello che è stato uno dei più popolati castelli del Medioevo (nel 1303 si contano ben 91 fumanti, vale a dire unità familiari di tassazione) oggi rimangono imponenti tracce nella sola porta castellana del cassero turrito inserita nella cinta delle mura.
Nessuna traccia dei mezzi baluardi che fiancheggiano le mura, nessuna del grande fossato attraversato dal ponte levatoio.
La rocca a pianta romboidale risale al XVI secolo e sorge sulle rovine di quella abbattuta per ordine del Senato nel 1451: all’interno è ancora visibile un avanzo della vecchia struttura: un muro ed una porta in pietre ed una porta in pietre di forma parallelepipeda.
Altri interventi e manomissioni non sono tuttavia riusciti a scalfire l’unicità di un’atmosfera che, varcata la porta castellana consegna a sensazioni molto profonde: quella che doveva essere la vita in un borgo fortificato medievale ci ricorda qualcosa che assomiglia al “Deserto dei Tartariâ€?. Ma i Tartari, presenze concrete, portano il nome di “Ghibelliniâ€?.
Ancora nel 1796 la Rocca ospitava una fornita armeria per armare 40 uomini.
Serravalle, Zappolino e Tiola verranno riunite durante l’epoca napoleonica (1815) e la sede comunale verrà trasferita a Castelletto, allora piccola borgata di poche case poste al centro di questo territorio.
Nel 1861 Castello di Serravalle entra a far parte del regno d’Italia e successivamente partecipa alle vicende politiche e sociali dello Stato Italiano.
I suoi abitanti partecipano ad entrambe le due guerre mondiali; numerosi sono i caduti e importante è il contributo dato alla Resistenza e alla ricostruzione nel dopoguerra.
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