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MESHUGE KLEZMER BAND

About Me

La Meshuge Klezmer Band è nata a Verona per iniziativa di alcuni musicisti provenienti da diverse esperienze culturali con il piacere e la gioia di suonare la musica klezmer, la musica celebrativa delle feste delle comunità ebraiche dell’Europa Orientale. Il gruppo esegue in particolare brani strumentali composti da importanti musicisti ebrei emigrati dall'Europa orientale in America nei primi decenni del '900, soprattutto a New York, come Naftule Brandwein e Dave Tarras.
La MKB esegue inoltre musiche dell'avanguardia contemporanea: brani di John Zorn, creatore del progetto musicale Tzadik ed esponente di spicco della Radical jewish culture o di Frank London, trombettista dei “Klezmatics” , che ha collaborato con il gruppo nella registrazione del terzo album Treyf 1929.
E' uscito in questi giorni per El Gallo Rojo Records, il quarto CD dedicato alla musica di Sam Musiker, esponente fondamentale del klezmer nella versione delle yiddish-american jazz band degli anni ’40 e ’50: si tratta in particolare della reinterpretazione dell’album Tanz! di Sam Musiker e del suo suocero, Dave Tarras, clarinettista anch’egli, uno dei miti della musica klezmer.
La MKB svolge una significativa attività concertistica, legata all’esperienza più vera e genuina del klezmer. Dalla rassegna pluriennale Klezmer Brunch organizzata da David Krakauer al Tonic di New York alla quale il gruppo ha partecipato in due occasioni, è stata ricavata una compilation con i migliori brani scelti dal grande clarinettista americano: tra questi anche la Berdichiever Khosid eseguita dalla MKB (unico gruppo non americano presente nel disco). Questo CD, Music from the Winery, è prodotto dalla celeberrima casa discografica Tzadik di John Zorn.
Inoltre la MKB è stata ospite a Venezia nell'ambito del 47° Festival di musica contemporanea all'interno della sezione musicale della Biennale di Venezia, scelta dal pianista-compositore Uri Caine, direttore artistico musicale di questa edizione della Biennale: ha suonato al Teatro delle Tese in una rassegna dedicata alla cultura e alla musica ebraica (della quale facevano parte, oltre alla MKB, Richard Teitelbaum, Gary Lucas e David Krakauer); il concerto della MKB è stato trasmesso in diretta su Radio Tre Nazionale. Altra esperienza fondamentale la partecipazione al 1st Klezmore Festival di Vienna.
Nel solco della più consolidata tradizione dei klezmorim, il gruppo continua a suonare nella Comunità Ebraica di Verona in occasione delle ricorrenze festive più importanti.
Abbiamo ancora nelle orecchie le suggestioni dell’ultimo, singolare lavoro dell’ensemble scaligero, quel “Treyf 1929” (prima uscita per la neonata El Gallo Rojo Records) nato dal ritrovamento di due vecchi dischi in una cantina di Hester Street a New York, nel cuore del Lower East Side, all’epoca ancora centro pulsante della migrazione ebrea ashkenazita, quella proveniente dall’est dell’Europa.
Da quel ritrovamento, a più di settant’anni di distanza, Fabio Basile – chitarrista e compositore con avi ebrei che avevano compiuto lo stesso percorso transoceanico verso l’America – e i suoi compagni della Meshuge, avevano tratto lo spunto per un nuovo viaggio nella klezmer music “contaminata” dal jazz d’oltreoceano. Brani tradizionali, certo, ma anche composizioni di Naftule Brandwein e Mickey Katz, bizzarro protagonista di un irresistibile “cabaret” musicale Yiddish nella New York anni ’40 e ’50, omaggiato con un intera raccolta di brani anche da Don Byron.
Perchè sin dall’esordio discografico con “Dreidel”, nel 1999, la Meshuge Klezmer Band ha continuato, idealmente e anche fisicamente, a percorrere avanti e indietro l’Atlantico tra gli shtetl (i villaggi ebraici) della Vecchia Europa e il Lower East Side; la zona della Manhattan di ieri, degli affollati e miseri tenements ritratti così bene da Sergio Leone in “C’era una volta in America”, e quello di oggi, culla della nuova Radical Jewish Culture guidata da musicisti come John Zorn con la sua “Masada”.
In questo contemporaneo contesto newyorkese di presa di coscienza del patrimonio culturale di matrice ebraica, la Meshuge si è calata ed è stata riconosciuta con la prestigiosa inclusione, nel 2004, nel cd antologico “Music from the winery”, prodotto dalla Tzadik di Zorn e registrato al Tonic di New York con la direzione artistica del virtuoso clarinettista/compositore David Krakauer. La Meshuge, che sempre al Tonic in precedenza ha registrato un intero live, era l’unico gruppo non americano partecipante al disco. Formazione di alto livello tecnico e creativo: accanto a Fabio Basile alla chitarra, Andrea Ranzato alla fisarmonica, Zeno de Rossi alla batteria, Maria Vicentini al violino, Roberto Lanciai al sax alto, Stefano Corsi al basso acustico e l’americano Kyle Gregory, l’”acquisto” più recente alla tromba.
(Beppe Montresor)
www.myspaceeditor.it

My Interests

Music:

Member Since: 06/12/2006
Band Website: www.meshugeklezmerband.com
Band Members: Fabio Basile – guitar
Stefano Corsi – bass
Zeno de Rossi – drums
J Kyle Gregory - trumpet
Roberto Lanciai – sax
Andrea Ranzato – accordion
Maria Vicentini – violin

featuring Amy Denio - clarinet

Musiker! revisits Tanz!, Sam Musiker's LP recorded in 1955 in New York City with the partecipation of Dave Tarras, a foundational work in the story of Klezmer music. Musiker! is an affectionately respectful homage to Tanz's creator Sam Musiker (1916-1964), the great clarinet genius and musical innovator.

"Second swell disc from the Meshuge Klezmer Band plus special guest Amy Denio on clarinet. If you thought that traditional-sounding klezmer music couldn't come from Italy, well think again!
     The Meshuge Klezmer Band cover diverse material from legendary klez composers like Dave Tarras, Naftule Brandwein and Sam Musiker, as well as more traditional songs. "Gypsy" sounds like a slowed down gypsy song with lovely, melancholy violin, accordion and trumpet. Tarras' "The Roumanian Fantasy" features some heavy guitar, powerful drums and an ancient-sounding melody. Another treat is Tarras' "Tango," with haunting sax and trumpet solos. I love the blend of bari sax, trumpet, guitar, violin and accordion on "Tanz! Bulgar." Many of these songs have familiar melodies that I know that I've heard from other klezmer bands. If I didn't know any better and someone added a bit a scratchy record authenticity, I would think that much of this was the original versions of these klez classics. It is often the arrangements, the way the violin, accordion and horns blend together that makes this so special and heartfelt. Quite possibly better than anything I've heard from Radical Jewish Culture section of the Tzadik catalogue in recent memory."
- Bruce Lee Gallanter

Influences: ..
Record Label: www.elgallorojorecords.com
Type of Label: Indie

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