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DANIO CATANUTO

Time and Space: the same place.

About Me

Danio Catanuto (Milano, 1977)Inizia a studiare pianoforte dell'età di sei anni. Compie gli studi al Conservatorio G. Verdi di Milano diplomandosi in Musica Elettronica e in Composizione sotto la guida di R. Sinigaglia e A. Solbiati, seguendo parallelamente numerosi corsi e seminari di composizione presso la Scuola Civica di Milano, i Conservatori di Firenze e di Milano, AGON; con compositori come F. Donatoni, G. Grisey, G. Benjamin, S. Sciarrino. Socio di AGON dal 2000 e assistente informatico/musicale del corso di Live Electronics tenuto dal M° G. Giuliano presso il Conservatorio di Milano e L'Accademia Internazionale della Musica; lavora parallelamente come compositore e come strumentista in alcune formazioni esplorando dalla musica contemporanea, alla fusion, alla worldmusic. Allo stesso tempo collabora con il compositore Stefano Scarani nel progetto Tangatamanu nella produzione di installazioni interattive e sound design. Ha lavorato per artisti come Peter Greenaway, Ermanno Olmi, Bob Wilson, William Kentridge, Luca Francesconi, Peter Bottazzi come assistente musicale e sound designer nella produzione di installazioni, spettacoli teatrali e film.

My Interests

Music:

Member Since: 11/28/2006
Band Website: daniocatanuto.tripod.com
Influences: Area, Gyorgy Ligeti, Frank Zappa, Miles Davis, Gli elettrodomestici, Johann Sebastian Bach, Iannis Xenakis, Gli orologi, John Zorn, Giuliano Modarelli, Steve Reich, Meshuggah, Karlheinz Stockhausen, MedeskiMartin&Wood, Squarepusher, Luigi Nono, Herbie Hancock, Stefano Scarani, I mezzi di trasporto, Bruno Maderna, Tutti i suoni della natura, Giuseppe Ferrara, Matmos, Bob Marley, Aphex Twin, Gerard Grisey, Joe Zawinul, Jimi Hendrix, Kal Dos Santos, Erik Truffaz, Daniele Cortese, Béla Bartók, Pink Floyd, Chick Corea, Oregon, Dream Theather, Le coincidenze, Art Konik, Ornette Coleman, La Capoeira, Bobby McFerrin, Salvatore Sciarrino, Michel Camilo, Krzysztof Penderecki, Death, Franco Donatoni, I bonghisti dell'anfi del parco sempione, Demetrio Stratos, L'aria che vibra.
Record Label: D
Type of Label: None

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"Le nuvole sono forme individualmente impermanenti, la nuvolosità è mobile ma costante, eppure deve ad esse il mantenimento del proprio stato identificabile; è ancora alla mutazione conservata delle l...
Posted by DANIO CATANUTO on Wed, 06 Feb 2008 07:49:00 PST