Non ho l'abitudine di parlare di me, anche perchè mi farei davvero una pessima pubblicità ... inizierei col dirvi che sono maldestra, disordinata, distratta, pessima in cucina, testarda, prepotente e ... basta perchè sennò mi rovino davvero!!!. Probabilmente non sarei poi così tanto credibile, se invece decidessi di fare l'apologia di ciò che sono. Così inserisco con sommo piacere ciò che Silvia Pietrovanni, responsabile editoriale di flipnews.org (nonchè mia amica ... e compagna di "sventura" nelle nostre luuuuuuuunghe giornate di lavoro), pensa-dice-scrive di me ... ringraziandola dal profondo per questo dono ... ... ...---------------------------------------------------------
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- ... Certi sorrisi sanno esplodere e sono più di un "sono felice di vederti", certi sorrisi sanno abbracciare senza chiedere nulla di più ... un abbraccio, ecco cosa ho sentito quando ho visto Giusy la prima volta, un abbraccio proprio in mezzo ad una riunione formale che mi metteva in agitazione. E subito ho sentito che avrei cercato quel sorriso ogni volta che la vedevo. Una "Alice" svolazzante con i suoi fogli tra le mani, una "Alice" che sa creare meraviglie semplicemente camminandoti a fianco.
Galeano dice nel Libro degli abbracci: "ogni persona brilla di luce propria in mezzo a tutte le altre. Non esistono due fuochi uguali. Ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi di tutti i colori ... certi fuochi, fuochi sciocchi, non fanno lume nè bruciano. Ma altri ardono la vita con tanta passione che non si può guardarli senza strizzare gli occhi; e chi si avvicina va in fiamme" ... non trovo espressione migliore per descrivere il modo in cui lei sa brillare nei posti dove nessun altro sa farlo.
Associo la sua persona alla leggerezza, leggerezza di chi sa slegarsi da terra ogni volta che vuole e sa trasportarti in una fiducia rara senza chiedere nulla in cambio.
So di essere un puzzle pieno di gente incontrata lungo la strada, e di ognuno porto un ricordo, un volto mai più visto, un consiglio, una parola diretta. Da lei ho inglobato la leggerezza di chi sa vivere ogni giorno come se fosse "Il giorno", quello capace di sedimentarsi dentro e cambiarti. So riconoscere i fuochi che bruciano e mi piace pensare che li so accogliere, li so far fiorire all'interno dei miei giorni. E lei vive e mi vive con questa caratteristica: quella di chi è a così stretto contatto con le nuvole che sa riconoscere e raccogliere tutto ciò che una seriale quotidianità sa solo soffocare.
Un amico è terra e chiave: è la terra che si affaccia quando non vedi altro che mare, è la chiave di casa che ti accorgi di avere in tasca quando la notte è senza stelle e fa paura.
Con la speranza d'essere un giorno quella terra, quella chiave ...
Silvia