E’ uno spettacolo musicale ideato dal chitarrista Marco Poeta , uno dei rarissimi suonatori di “guitarra portoguesaâ€, strumento difficile, esclusivamente costruito dai Portoghesi per suonare il FADO.
Da anni il chitarrista recanatese si dedica al fado, musica speciale, unica erede dell’anima e del cuore, della nostalgia, della tristezza e insieme dell’allegria. Musica di interpretazione interiore, tutt’uno con il fondo più profondo dell’animo umano.
Poeta è stato l’unico italiano che ha “osatoâ€, solo per amore e sempre con il massimo rispetto della tradizione, suonare il fado in Portogallo, di fronte alla proverbiale attenzione che i portoghesi prestano nell’ascoltare questa musica, specialmente quando giunge d’oltre confine.
Marco Poeta ha suonato a Lisbona a CASA PESSOA, la casa natale del famoso poeta lusitano oggi diventava Centro di Studi e Museo, davanti ad un pubblico da grandi eventi culturali; successivamente all’ATENEO DO COMERCIO ad Oporto e più volte al TEATRO MUNICIPAL de FUNCHAL nell’isola di Madeira.
A Lisbona, oltre a dividere le notti musicali nelle varie “case di fado†con musicisti e cantanti portoghesi, ha tenuto un memorabile concerto nel tempio del fado portoghese: “CASA DO FADO – MUSEO DELLA GUITARRA PORTOGUESA†in Alfama, in un Auditorium gremito di persone, tra il pubblico musicisti, scrittori di fado e critici musicali, che hanno gradito al punto da promuovere il giorno dopo sulla stampa Marco Poeta “Fadista d’oltralpeâ€. Fra il pubblico, in quell’occasione c’era anche il famoso chitarrista portoghese maestro ANTONIO CHAINHO.
Da quell’incontro è nata subito un’amicizia ed anche una collaborazione che li ha visti ben presto insieme in Italia al Festival “Musicultura†di Recanati.
E’ chiaro che Marco Poeta ritenta la fortunata avventura portoghese anche in Italia, in casa lo fa con un trio musicale d’eccezione e con due ospiti che egli stesso ritiene, per esperienza e cultura specifica, ideali per interpretare il Fado: Francesco Di Giacomo ed Eugenio Finardi.
FRANCESCO DI GIACOMO mitica voce dello storico gruppo del Banco del Mutuo Soccorso, con lui Marco Poeta si è già presentato in Tour in Portogallo. La sua voce ha riscosso innumerevoli consensi, sia dalla critica specializzata, sia dal pubblico di Alfama, l’antico quartiere di Lisbona dove si ritiene sia nato il fado con Maria Severa importante cantante portoghese venuta prima di Amalia Rodrigues sua erede diretta.
EUGENIO FINARDI che si è sempre evidenziato per la particolare musicalità della sua voce, per le personalissime ed originali interpretazioni che lasciano trasparire grande sensibilità d’animo e di cuore è stato invitato da Marco Poeta che ha pensato al suo dolce “Balancoâ€, come direbbero i portoghesi, per interpretare alcuni brani di fado in sue traduzioni in italiano molto interessanti e ricche di “SAUDADEâ€. Finardi ha raccolto l’invito visto il suo grande amore per il fado, in particolare per Amalia Rodrigues che non esita definire una fra le più belle voci del mondo.
Per la chitarra classica l’invito di Marco Poeta è rivolto ad un amico, ad un chitarrista con il quale egli condivide l’affinità per la musica sudamericana uno dei chitarristi più apprezzati nel panorama musicale italiano: MICHELE ASCOLESE che ha prestato la sua tecnica sopraffina con la chitarra su decine di dischi di famosissimi artisti, jazzista e session man di altissimo rango, decennale la sua collaborazione con Fabrizio De André e con molti altri importanti cantautori italiani.
Al basso acustico PAOLO GALASSI, recanatese, dal punto di vista musicale è ritenuto da Marco Poeta una garanzia e per questo è insieme a lui da sempre per l’avventura del Fado sia in Italia, sia in Portogallo.
Un trio musicale prettamente acustico, come vuole la più autentica tradizione fadista.
Uno spettacolo nuovo, ricco di emozioni proposto in teatro tra continui cambi di scena: dalle intramontabili melodie di Coimbra e Lisbona toccate dalla chitarra portoguesa di Poeta, alla sofisticata voce di F. Di Giacomo che canta in portoghese, alla originale interpretazione in italiano di E. Finardi.
In tutto questo si scopre che… oggi è ancora possibile ascoltare qualcosa di nuovo!
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