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ROLLI DAYS - Sandrine Bouniere / Barbara Segal 23-24 MAGGIO Palazzo di Clemente della rovere Piazza Della Rovere 1, Genova ..MARCO PUERARI - AMNIOTICO - Testo critico di Emilia Marasco ..MF GALLERY GENOVA PRESENTA: "THE ARTISTS OF VIOLABOX" da Sabato 11 aprile .. .. CONSUMMATUM EST - Silvano Galifi .. USELESS IDEA.. Bumaye - S C A R S.. Erlend Mork - In Limine Sabato 15 Novembre 2008 dalle ore 18:00 .. Edoardo Cavazzuti Daniele Debattè - Nero + Prsentazione libro sabato 6 dicebre dalle ore 18:00 .. Segio Leta - ControraViolabox Art Gallery è nata dall’idea di creare uno spazio espositivo d’arte contemporanea che riesca finalmente a dare maggiore visibilità a giovani talenti cui non viene fornito adeguato supporto. Ci siamo guardati intorno e abbiamo visto un esercito di ragazzi/e che riuscivano ad esprimere opere di elevato linguaggio artistico, ma a cui nessuno dava il meritato risalto: erano come urla nel silenzio, queste persone urlano in luoghi dove nessuno ascolta. Noi vorremmo riuscire a fare in modo che questi artisti possano essere ascoltati, vorremmo diventare il loro microfono. Per questo abbiamo deciso di porci un obiettivo: creare un vero e proprio punto di riferimento per mostre individuali - o collettive - per chiunque abbia voglia di far sentire le proprie idee, ma che non riesce a trovare spazio all’interno di un mercato dell’arte attento unicamente alla logica del profitto.Perché è l’arte che vogliamo mostrare… .. GRUGNI E MUGUGNI DI MACCHIAVELLO 4-5-6-APRILE PALAZZO LAURO PIAZZA DELL'ANNUNZIATA 5.. DALL'8 APRILE PRESSO VIOLABOX VIA TREBISONDA 56 CANCELLETTO. Volti tipici, strambi ed anomali capita di incrociare camminando per le strade di Genova. Visi da fattezze scolpite. Scolpite da vento e sale, scolpite da una città matrigna che molto prende e centellinando elemosina. Sono le facce di questi tipi - talvolta archetipi - che Macchiavello fissa sulle sue tavole; lo fa con fascinazione ma senza pietà, uno sguardo critico sulla fauna circostante a ricordare che a volte guardarsi allo specchio fa paura... SABATO 15 MARZO_____"PASORE"___DI MATTEO MACCIO'____________ I pastori sono quelli che Matteo Macciò raffigura nei suoi paesaggi naturalistici; tempere su carta che raffigurano scene di vita agreste ; campi e prati dove c’è sempre traccia dell’attività umana (tralicci, camion, barche) e dove vivono animali mutanti , in cielo e interra, che mantengono invariato il loro ruolo rispetto all’uomo: pescati, pascolati, anche reclusi a volte liberi. Continua così il percorso dell’artista attraverso una personalissima visione della natura , dove uomini e animali si contendono gli stessi territori, nel gioco della soppraffazione e della sopravvivenza , e l’utilizzo dei colori ha un ruolo determinante nel’identificazione emotiva della trasformazione del paesaggio e degli animali che nonostante tutto continuano ad abitarlo... "YOU CAN’T ALWAYS GET WHAT YOU WANT" GIORGIO FRACASSI Box n°11 Prima Mostra del 2008!!!! Giorgio Fracassi è pittore “ossessionato”. Come ogni artista che si rispetti vive e nutre la sua ossessione, la porta così ad esistenza sulla tela regalandoci delle immagini che sono come tanti punti di vista, tante occhiate gettate in un universo, quello dell’erotismo e della sessualità, spesso raccontato in modo facile e banale, analizzato negli aspetti più volgari e triviali ma mai indagato e rappresentato con quella “violenta grazia” con cui Fracassi lo consegna alla nostra attenzione di fruitori d’arte. Nella tele esposte è contenuta la promessa, realizzata per altro, di veder congiunte in un’ unica esperienza visuale la forza della tecnica usata dall’artista, la solida pennellata e l’uso dei colori che sembrano come quelli di certe foto dei primi del novecento, foto dai viraggi seppiati e con predominanze di scuri e quello sguardo in qualche modo stupito che Giorgio ha gettato attraverso i suoi nudi, sull’umanità, cogliendola nella sua essenzialità stupita, nel momento dell’intimità che deve rimanere, secondo la vulgata “bacchettona”, celata all’occhio invadente e curioso. E’ un’umanità particolare dunque quella che troviamo in questa personale di Fracassi, tra l’altro in una location finalmente adeguata alla sua ispirazione così autenticamente puntuale, perché viene sì smascherata ma è come se assumesse un atteggiamento di “vergognoso distacco” di fronte all’impietoso artista che ce la rivela senza artefatte sovrastrutture. E’ un’umanità che pur bloccata dal pennello dell’artista in scene “sconvenienti” conserva sul volto o nella postura del corpo un atteggiamento sempre composto e in qualche caso pudico e dimesso. E’ un’ umanità colta sempre in luoghi spogli e scarni, sembrano camere d’alberghi ad ore, oppure salotti di case vecchie e dagli arredi ormai sorpassati e spelacchiati, come certe scene di vecchi film noir francesi, dove l’investigatore è sempre prono a cogliere in quella sedia storta o in quel tappeto malmesso l’indizio di un crimine efferato. Qui però l’investigatore è Giorgio Fracassi, ed è un investigatore analitico perché le sue scene sono istanti precisi di desolante “normalità”, ma è anche indagatore indulgente pronto ad assolvere le sue figure, i suoi personaggi, che sono ritratti nella loro quotidiana relazione con il sesso, con il loro corpo, con la loro “persona”; curioso come il termine “persona” fosse inteso dai latini nel senso di “maschera”, che siano i quadri di Giorgio come i canovacci di altrettante rappresentazioni teatrali in cui troviamo svelata la vita nella sua componente più naturale? Quella sessuale ed erotica! Enzo Acierno .. SCULTURE Di CONSUELO ZATTA .. SENZA REQUIE LAVORI DI NICOLA OLIVERI MARCO PUERARI "Il tamburo di latta" Personale presso il chiostro di San Matteo cs Genova.. .. MARCO PUERARI "Beati come rane su una foglia di ninfea"
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.... PORTRAITS Ritratti di Sergio Leta.... .. .. Hanno scritto di Viola: Scatta foto prima di esserne consapevole, apre una galleria d’arte per giovani artisti ignorati dai circuiti ufficiali e accetta d’esporre solo quello che le piace e solo se chi lo ha fatto le piace. Strana questa Viola Gailli che s’inventa la Violabox Art Gallery Via Trebisonda 56 cancelletto- Genova (www.violabox.it) per metterci dentro tutta la sua follia creativa. Scomposta e dissestata, a palmi e senza meta. Ma ha chiare le coordinate entro cui muoversi. Le annusa, le tasta, va bene, è la scelta giusta. Perché? Boh!?. Eppure Viola, che gioca col viola dell’insegna e degli architravi, incanta in quello spazio minimo di Via Trebisonda, i quadri alle pareti di un giovane artista albanese presentatogli da un amico, e una sua foto incorniciata ai piedi di una tela. Una dimostrazione per assurdo questa talent scout di 26 anni che fiuta l’arte su un binario parallelo e cerca di mettere ordine mentre tutto viene fuori a ondate. O almeno ci prova. Partendo dall’inizio. Un diploma al Duchessa di Galliera in disegno tecnico e una macchina fotografica sempre al collo. “Facevo foto da piccolissima con le usa e getta. Fotografavo qualunque cosa per puro piacere. Fermavo il tempo, le mie storie di amicizia, i volti delle mie compagne. Per non dimenticare nulla. Una sorta di archivio della memoria per non perdermi”. Ossessiva e divertita con il suo mondo in migliaia di scatti. Famiglia di commercianti e imprenditori che arriva a Genova dalla Toscana con il nonno di Viola: “Lui era povero e ha creato supermercato e ingrosso dal nulla”. Viola dovrebbe rientrare nella logica dell’azienda di famiglia, ma la testa gli va via e pensa. Pensa Viola, pensa troppo. Allora scatta foto, “mi aiutavano a non introiettare tutto, a non implodere”. Va a naso Viola, segue il gusto di fissare scorci e paesaggi. Un approccio mediato dall’obiettivo per prenderne le distanze. Curiosità di scrutarne l’anima, all’improvviso, in cerca di. A vent’anni comincia a pensare che tutto quello scattare potrebbe avere un senso e una direzione. Mette da parte l’usa e getta e acquista una Reflex. Ma entra in crisi, con il caos da archiviare e una forma in cui incastrare l’onda anomala di quella ricerca. Legge libri di tecnica della fotografia, frequenta fotografi, sperimenta e mette insieme un puzzle. Autodidatta, acquista consapevolezza della materialità e tridimensionalità del clic. Barcolla, ma riprende il centro. Sempre in corsa e sospesa a scrutare. Intanto comincia a viaggiare per il mondo, Brasile, Centro America. Sta addirittura un mese da sola in Cina, “se fossi andata a Parigi o Londra non sarei più tornata a casa”. Il suo obiettivo si concentra soprattutto sui paesaggi: “Non avevo il coraggio di fermare le persone per ritrarle”, non si sentiva ancora sicura. Fino a quando, portando ad incorniciare una sua foto, “il tipo mi dice che sono brava e chiede se ho altri lavori. Riempio la mia valigia e gliela rovescio sul banco. Da lì è nata la mostra Muoviti, (tutti miei scatti di soggetti in movimento) che grazie a lui ho allestito in un locale nei vicoli. Sono riuscita anche a vendere diversi soggetti:” E’ la svolta nella vita di Viola: il fare foto diventa professionalità, ma c’è il passaggio successivo: “Mi è talmente piaciuto che penso come sarebbe bello avere uno spazio da mettere a disposizione di giovani artisti per esporre”. Viola ha questi flash che non restano virtuali. Chiede ai suoi di poter utilizzare un loro vecchio magazzino dell’olio, c’è da risistemarlo e aprirlo all’arte. In famiglia prendono tempo, Viola è l’anello che non tiene in una logica di commercio dove i conti si fanno sul venduto e l’astratto pascola in altri salotti . Eppure viola la spunta. E mette mano alle due sale di Via Trebisonda : “Parto dai gradini in ardesia, pavimento in legno effetto saloon, pietra a vista scoperta sotto l’intonaco, volte e travi in legno. Con qualche nota di viola a scuotere il rigore delle linee, schegge impazzite a shakerare, in un spazio ristretto, quanto può la creatività. Viola cresce come fotografa e ha bisogno di affinarsi: “Da gennaio a giugno ho frequentato un corso di fashion fotografia all’Istituto Europeo di Design di Milano. Impari a montare un set, usare le luci, rapportarti con soggetti e spazi”. Acquista sicurezza nel mestiere e nell’approccio . Ma Violabox resta lo spazio che lei mette a disposizione degli artisti e delle opere che le piacciono...TRATTORIA TRANSGENICA BAC FESTIVAL DICEMBRE 2008 BARCELLONA

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