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"THE PURPLE OXALIS"
L'idea Oxalis si forma inizialmente dall'amore per la musica rock comune tra Ciccio (Chitarra) e Valerio (voce)...Il talento di Vale è stato nutrito, di pari passo con la formazione di chitarra di Ciccio, da anni e anni di METAL in pietra (tra cui soprattutto i Manowar, la quale voce lo ha influenzato fin dai 13 anni, e i mitici Iron Maiden...).
Lentamente i gusti musicali si sono spostati verso gli anni '70, genesi del rock più bello ed espressivo mai esistito e composto nella storia.
Si inserisce poi nel progetto Carlo (basso), il nostro Carletto, il quale dona alla band una percezione più viva di un gruppo vero, portandoci la sua esperienza.
I Butterfly danno per certi versi una forte spintarella: quando si andava a sentirli suonare, la loro bravura e il loro affiatamento faceva crescere in noi un desiderio incontenibile di fare parte, in un altro contesto, di qualcosa di cosi bello e coinvolgente.
Così, durante la consueta scampagnata di pasquetta, anno 2004, prende vita il sogno: alle note acustiche di Child in Time intonate da Ciccio, Valerio si accompagna eccezionalmente, shockando una cinquantina di persone ("tuttipicciotticheseneintendono!!!!!!!!!!!") che si trovavano li insieme a loro. Tutti si girarono, nel fondo della piccola collina alla quale erano in cima, per capire chi stava cantando fino all'ultima nota quel pezzo impossibile......EMOZIONANTE!!! e da li la famosa e prevedibile frase: "...ma lo dobbiamo fare un gruppo deep purple?"....La risposta fu chiaramente un "si"!
Il giorno dopo Ciccio e Carlo cominciammo a scervellarci per riuscire a trovare un batterista e un tastierista....
La loro scelta ricadde su Simone Tolomeo (tastiere) e Giuseppe Cangemi (batteria), fissando subito il loro debutto ad una festa di compleanno ricca di invitati....
Si trattava del compleanno di Mariachiara...18 anni...
Si cominciò a suonare non proprio tanto prima: mille impegni costrinsero il neo-gruppo a preparare i pezzi solo 5 giorni prima!!!!!
Il morale era a terra, ma solo prima che prendessero confidenza "musicale" l'uno con l'altro: semplicemente scatenati. Nessuno di loro si sarebbe mai aspettato di riuscire a preparare 4 pezzi dei Deep Purple in cosi poco tempo.
Dopo soli due giorni avevano una buona intelaiatura di Highway Star, Child in Time, Smoke on The Water e Strange Kind of Woman. Si resero conto di come erano quasi predisposti a suonare insieme: perfetta sintonia nelle ritmiche e negli assoli (improvvisati ovviamente) per la tastiera e la chitarra, grande affiatamento tra basso e batteria, quasi perfetta visione d'insieme del "sound" tipico, grazie soprattutto alla grande determinazione di Simone, un leader, che orchestrava alla perfezione tutti i componenti.
Il quinto giorno, lo stesso della serata fatidica, si trovavano indaffarati nelle ultime prove; tutto era definito nei dettagli: caricarono la macchina di Ciccio e quella di Giuseppe quasi fino a scoppiare. Le auto erano piene da far paura: il rullante della batteria, in particolare, era posizionato sopra i sedili posteriori della prima vettura, senza nessun appiglio né protezione. Ciccio cominciò a far strada insieme a Simone e Valerio, ma dopo un centinaio di metri il rullante della batteria fini sul cambio, durante una curva: chinandosi per spostarlo, Ciccio distolse l'attenzione dalla strada, andandosi a schiantare su una Fiesta che veniva incontro. Si tornò tutti a casa, scoraggiati. Gli strumenti erano tra l'altro stati riportati a casa di Peppe, dove la band provava, e non c'era altro modo di trasportarli alla festa. Verso le 9 arrivò però una chiamata di Valerio a Ciccio: il padre di Mariachiara era andato a prendere gli strumenti e li aveva portati al locale...Sia Giuseppe che Simone e Carlo si trovavano già lì....mancavano solo loro due.
Riuscirono a esibirsi: il concertino non fu niente male. Gasatissimi, conclusero la serata convinti di preparare altri pezzi per suonare subitissimo!
Simone, due giorni dopo, riportò tutti sulla Terra, anzi dritti dritti giù nelle fiamme infernali: aveva vinto una borsa di studio e si preparava a partire per Lione, forse per sempre.
Fu invitato allora ad unirsi al gruppo Giuseppe Vaccaro, grandissimo musicista. Le tastiere degli Oxalis avevano un nuovo padrone. Questa soluzione andò avanti per circa un anno e mezzo, con ottimi risultati....tanti pezzi nuovi, tante serate, tra le quali spicca quella del Bier Garten del 16 Dicembre 05 insieme agli Evermore (circa 400 persone).
Giuseppe ha lasciato da poco la band per proseguire la sua carriera di musicista classico.
Nuovo elemento è tuttora Giovanno Conte. L'ingresso di "John" rallenta un pò il progetto, viste le ovvie difficoltà di inserimento all'interno di un gruppo già rodato da tempo.....ma porta una ventata di novità ed entusiasmo! Grande esperienza da jazzista, grandissima attrezzatura, e splendida personalità . Anche il basso ha cambiato interprete dalla metà del 2007: il nuovo componente si chiama Francesco Cardullo, e anch'esso non fa rimpiangere le assenze di un membro storico del gruppo...
Le nostre influenze musicali stanno venendo fuori con veemenza...a breve vi faremo ascoltare qualcosa di inedito...
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"16 Dicembre 2005 - BIER GARTEN"
