About Me
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I FIORI DEL MALE
Il Demonio s’agita senza posa accanto a me;come un’aria impalpabile mi ruota intornoe io l’ingoio e sento che brucia i miei polmonie li riempie di desiderio eterno.A volte, sapendo il grande amore che ho per l’ArtePrende la forma della donna più seducenteChe con speciosi pretesti da ipocritaAbitua le mie labbra a filtri infami!Eccomi allora ansimante e rotto di faticaTrascinato da lui lontano dall’occhio di DioNelle pianure della Noia, profonde e deserte!Ecco che getta nei miei occhi tutti confusivesti sudice, ferite aperte
e l’apparato sanguinante della DistruzioneIL SOGNATORE...
"Egli non desidera nulla, essendo superiore ad ogni desiderio e possedendo tutto, perchè è sazio, perchè lui stesso è artista della sua vita creandola ad ogni momento, a suo arbitrio.
E con quanta leggerezza, con quanta naturalezza si crea questo mondo fantastico e fiabesco! Sembra addirittura che la sua visione sia palpabile!
In quel momento egli si sente in diritto di credere che tutta quella vita non sia un effetto dell'eccitazione, un miraggio, un inganno dell'immaginazione, ma qualcosa di vero, di reale, di esistente.
Ditemi, Nasten'ka, perchè in momenti simili gli manca il respiro?
Per quale magia, per quale volontà sconosciuta il polso gli si accellera, sgorgano le lacrime dagli occhi del sognatore, ardono quelle gote pallide e umide, e tutta la sua esistenza si riempie di una gioia irresistibile?
Perchè intere notti insonni passano come un attimo in una sconfinata felicità e allegria, e quando con i rosei raggi l'aurora brilla alla finestra e l'alba illumina la stanza con la sua luce fantastica e incerta, come da noi a Pietroburgo, il nostro sognatore affaticato e sfinito si butta sul letto e si addormenta nelle ansie della sua estasi, che avverte nel suo spirito morbosamente sconvolto, e con tale dolore languido-dolce nel cuore?
[...]Ma intanto l'anima chiede e desidera qualcosa di diverso...
Invano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni , come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare con il fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima gli era così caro, che commuoveva la sua anima, che gli faceva ribollire il sangue, da strappargli le lacrime dagli occhi, così ingannandolo meravigliosamente."
(Le Notti Bianche...Dostoevskij)