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us provercelli 1892

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Come Società sportiva, la Sezione Giochi della PRO VERCELLI è una delle più antiche d'Italia, poichè nacque nel 1892. Fu il professore della Regia Scuola Tecnica, Domenico LUPPI, originario di Mirandola, un paese vicino Modena, e grande appassionato di ginnastica a tenere a battesimo il sodalizio vercellese; inizialmente la PRO VERCELLI comprendeva tra le sue fila la sola "Sezione Ginnastica", a cui seguì di lì a poco, l'affiliazione della prestigiosa Sezione Scherma, l'antico "Club Schermistico Vercellese" presieduto dall'Avvocato penalista Luigi BOZINO. Quando la gloriosa Sala d'Armi di Piazza Cavour (il cuore della città bicciolana) confluì nel nuovo sodalizio che stava nascendo, nella denominazione della Società la "p" di pro Vercelli (dal latino: a vantaggio, a favore di Vercelli) era ancora scritta in minuscolo. L'ingresso ufficiale di Luigi BOZINO (celebre avvocato penalista che assurse sino alla presidenza della F.I.G.C. negli anni '20, nonché alla vice-presidenza della F.I.F.A.) al vertice della Società, avvenne però quattro anni dopo, nel 1896. Con il neo-presidente, la Sezione Giuochi della Pro si arricchì progressivamente di discipline tra loro eterogenee, come atletica leggera, tamburello, podismo, ciclismo, tiro a segno. E' invece ai primi del '900 che Marcello BERTINETTI fondò la Sezione Football della PRO VERCELLI. Nel 1903, l'affiliazione alla "Società Ginnastica Pro Vercelli 1892", denominazione - quella di Società Ginnastica - che rimarrà per lungo tempo (anche come blasone) perché iscritta con tale denominazione in Federazione. Le prime divise furono bianconere, ma di pessima fattura, sicchè ai primi lavaggi le righe si... scolorirono! Da qui la decisione - pare su timida proposta di Carlo RAMPINI, detto I° - di indossare una camicia di un colore unico, semplice, resistente, che tutti potessero reperire a casa e soprattutto di facile lavaggio: il bianco. Le stesse camicie del giorno di festa (e dei duelli schermistici) divennero quindi il colore sociale della PRO VERCELLI. Era così nata la mitica "bianca casacca" (inizialmente ancora camicia... ), grazie ai... potenti detersivi dell'epoca! La prima partita ufficiale della Pro porta la data del 3 Agosto 1903, S. Lidia, il giorno successivo a quello della festa patronale di S. Eusebio. Graditi avversari furono, nel primo match, i novaresi della "FORZA e COSTANZA", e, nel secondo, i quotati torinesi dell'AUDACE che, gentilmente reclutati da BERTINETTI, diedero vita ad un avvincente triangolare sul "Camp' ad la fera"; l'esordio assoluto è vincente per la PRO, mentre i torinesi ovviamente hanno la meglio sui padroni di casa. La prima, mitica, formazione della Pro era così composta: VISCONTI Francesco, SERVETTO Giuseppe, ALBERTINI, CELORIA, BIGINELLI, NOVAGLIO, NEGRI, MILANO I°, BERTINETTI, SERVETTO Carlo e VISCONTI Annibale. Pionieri autentici di quella che era destinata a diventare in breve tempo il club dominatore assoluto della scena calcistica italiana per almeno quindici anni. Dopo due anni di intense amichevoli, nel 1906 finalmente l'esordio nel campionato di SECONDA CATEGORIA (sconfitta dalla JUVENTUS). L'anno successivo, le Bianche Casacche si aggiudicano già il loro primo tricolore, quello "cadetto" (ma tale sinonimo non veniva ancora usato). Il 1908 è quindi la stagione del doppio trionfo: la PRO VERCELLI è CAMPIONE d'ITALIA di SECONDA CATEGORIA, ma anche di PRIMA CATEGORIA, la Massima Serie di allora! In soli due anni si è già arrivati al vertice assoluto. Non è che l'inizio di una colossale scorpacciata di successi. Ancora CAMPIONI d'ITALIA nel 1909, nel 1909-10 si perde il mitico "tris" soltanto per una questione d'onore: l'INTERNAZIONALE di MILANO non accetta di spostare la data della finalissima, per cui il presidente dei vercellesi BOZINO opta per far scendere in campo la quarta squadra composta da ragazzini. Morale: vince l'INTER per 10-4. Ma il "tris" arriva ugualmente, nelle tre stagioni successive: dal 1910 al 1913 il campionato parla vercellese. Non per niente la nazionale italiana indossa - nelle sue prime due gare della storia - la divisa bianca in onore dei Leoni (vennero così chiamati dagli avversari per la loro irruenza sulla pelouse), che non poterono prendere parte ai due incontri (oltre al danno, la beffa) per le sopra citate vicende del campionato 1909-1910. Cinque scudetti, in sei anni, nonché il record, battuto solo dal GRANDE TORINO, di nove uomini della PRO VERCELLI in NAZIONALE in ITALIA - BELGIO 1-0 a Torino, il 1 Maggio 1913! A testimonianza di tale supremazia, nel 1914 dal Brasile arriva l'invito ufficiale a partire per il Sudamerica, in quella che fu la prima tournèe ufficiale in terra straniera di un club italiano. Pensate un pò, la PRO VERCELLI contro il FLAMENGO e il BOTAFOGO! Gli Anni '20Arriva però la Grande Guerra, e il dominio della Pro è interrotto (nel frattempo anche dalle vittorie di CASALE e GENOA, quest'ultima solo ad honorem). Nel 1919-20 si riaprono le ostilità a vincere è l'INTER, seguita da una doppietta fantastica dei vercellesi (1920-21 e 1921-22). Sette volte campioni, ovvero ancora oggi la quinta squadra in Italia ad avere vinto più scudetti! Nel 1922 si impatta anche clamorosamente nella prestigiosissima amichevole con il LIVERPOOL, vero dream-team di quei tempi, il cui trainer CONNELL offre sterline per poter rigiocare il match, avendo nella loro tournée sconfitto le migliori squadre d'Europa. Tutte tranne la PRO VERCELLI, ossia uno smacco per i maestri inglesi. Ma capitan ARA (sua la celebre frase: "Il calcio non è uno sport per signorine"), risponde d'un pezzo, in un inglese approssimativo: "You haven't defeated us today, and you'll never ever succeed in!" (non ci avete battuto oggi, e non ci riuscirete mai). Così infatti si verificò, a dire il vero anche per il progressivo declino a cui la gloriosa squadra bianca stava andando inevitabilmente incontro: i grandi tycoon metropolitani entrano massicciamente nel mondo del pallone, e per le cosiddette provinciali, è la fine (o quasi). Ma l'amore per i Leoni, orami assurti a mito indistruttibile, non finisce e non finirà mai. Innanzitutto il vivaio vercellese sforna di continuo campioni tutti bicciolani d.o.c. come ARDISSONE, ZANELLO, ROSSO, MATTUTEJA, ma soprattutto ROSETTA e PIOLA. D'un balzo siamo già arrivati agli anni Trenta. DEPETRINI, CASTIGLIANO, FERRARIS II°. Nomi di campioni (anche del Mondo) tutti vercellesi. Una curiosità: la PRO VERCELLI tiene a battesimo e segna con BAJARDI la prima rete della storia della Serie A (1929-30). Gli Anni '30-'45Nel 1934-35 avviene la retrocessione in serie B, quindi in C nel 1940-41. Nel dopoguerra risale in B, per accomiatarsi definitivamente nel torneo 1947-48. Da allora, è stato un susseguirsi di Serie C, ma anche di IV Serie (o Serie D), sempre però con lo stadio, il mitico LEONIDA ROBBIANO, stracolmo all'inverosimile.Gli Anni '50-'70Si risale in C a metà degli anni cinquanta, si ridiscende in D nel '63. Per poi risalire in C nel 1970-71, grazie alla monetina di capitan ROSSI al Comunale di Torino, che sancisce un verdetto che neanche un campionato e due spareggi con la BIELLESE (4-4 e 2-2) erano riusciti a decifrare. Sono anni di grande passione, in cui si sfiora addirittura il balzo nella serie cadetta (gestione BARATTO). Quindi, la retrocessione per un solo, misero punto in C-2 (1977-78), e già l'anno dopo in Serie D. Per poi risalire la china in C-2 con patron CELORIA a metà degli '80.Gli Anni '80-'90Un nuovo scossone alle coronarie avviene nel 1990, quando i soldi della fidejussione già inviati regolarmente, non arrivano (chissà poi perché) a Roma in Federazione. È il dramma. Si rischia la radiazione. Poi, per fortuna, la riammissione in Promozione (sigh!). Ma il Leone non demorde. Con l'avvento della gestione ROSSI si vince il CAMPIONATO NAZIONALE DILETTANTI e lo SCUDETTO dei DILETTANTI (1993-94) e ci si riporta in C-2, dove tuttora le Bianche Casacche "combattono" lealmente.Oggi: il 2000Si chiude un Secolo e se ne apre un'altro. Il terzo per la PRO VERCELLI. L'ultima stagione positiva del Secolo precedente? 1994-95, quella dell'uscita dal primo turno dei Play-Off senza mai perdere. Le successive tre stagioni? Da cardiopalma, con la salvezza ante Play-Out all'ultima giornata (se non ultimo minuto). Poi il 1998-99, si veleggia nei quartieri alti, solo per poco non si raggiunge ancora una volta i Play-Off per l'ambita C1, grazie anche al nuovo presidente TRUCCO e ai suoi due infaticabili e commoventi "vice" GALLO e PRUNELLI. Senza dubbio, giocare per (o contro) la PRO VERCELLI non è mai come disputare una partita di calcio qualsiasi. A conferma di questo, al tramonto del Vecchio Secolo ancora un pò di paura, prima MOTTA e poi CUTTONE con il "nuovo" Presidente PRUNELLI Bartolomeo "Nino" salvano la PRO dai famigerati Play-Out, e per "un" solo punto. Ma il 2000 è qui. Dopo un Secolo di Glorie infinite, se ne apre un'altro. Sulla panchina della PRO VERCELLI 2000 arriva un suo "vecchio" gladiatore ora in veste di Allenatore: Maurizio BRAGHIN. Ed è subito Play-Off. Purtroppo il MESTRE non ci da la via, anche se il conto dello spareggio è alla pari: 1-2 per il MESTRE a Vercelli e 2-1 per la PRO VERCELLI a Mestre, sono i veneti ad accedere alla Finale con la TRIESTINA per la loro migliore posizione nella Classifica di Campionato. Ha quel "palo" colpito da MIRABELLI (capocannoniere del Girone A con 23 gol) all'ultimo minuto...Chissà, come sarebbe andata con la TRIESTINA?.. width="425" height="350" ...... width="425" height="350" ...... width="425" height="350" ...... width="425" height="350" ...... width="425" height="350" ....

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