Il circo dei cani

Il circo dei cani è nato nella primavera del 2005 nei bassifondi del Teatro della Caduta di Torino riunendo quattro esseri poco raziocinanti cresciuti in esperienze molto diverse fra loro: un quasi scrittore prestato – suo malgrado, dopo tutto – alla voce, un compositore classico prestato al pop, un chitarrista da conservatorio prestato al basso e un percussionista di navi prestato a se stesso (il quale, per inciso, non ha musicalmente percosso solo vascelli ma anche statue, piscine e installazioni idriche). Sebbene più o meno tutti i membri del gruppo (ma con particolare fervore Ade Zeno e Eric Maestri) tendano a disconoscere un qualche legame con Paolo Conte, il resto del mondo si ostina a insistere sulla smaccata somiglianza (ai limiti del plagio, sostengono addirittura alcuni) con il grande cantautore astigiano. A favore di tali discutibili teorie si muovono senza dubbio il timbro roco e accasciato di una voce non esercitata e molto fumatrice, oltre ad alcuni brani che in tempi non sospetti vennero composti con il preciso intento di venderli a Conte. Il parto (non preventivato, quasi un incidente di percorso) del Circo è infatti avvenuto proprio in virtù di tale – illusoriosissima – aspettativa in un giorno di agosto in cui lo Zeno e il Maestri decidevano che comporre per conto di altri avrebbe condotto a sicura ricchezza. La sostanza, insomma, è che i pezzi non li ha poi comprati nessuno (tanto meno il Conte), e allora se li sono suonati e cantati loro. I quali, fra l'altro, con iattanza degna dei peggiori guitti, insistono ancora oggi nel ritenere che canzoni come Vecchi amanti, La fine del mondo, Uno strano inquilino, nonché l'omonima Il circo dei cani, sono lontane dall'autore di Bartali almeno quanto il melodramma dista dal rap. Anomalia dell'ensemble è la sua prodigiosa capacità di dispersione. Organizzare una data, almeno negli ultimi mesi, è più difficile che chiedere un'udienza privata con Madre Teresa di Calcutta: Eric ormai da tempo vive in Francia, per la precisione a Strasburgo, mentre Fabio zingareggia in giro per il mondo fondando compagnie teatrali saltimbanche. Gli altri due non si muovono da dove stanno, un po' per pigrizia un po' per mancanza di pecunia (Zeno più per pigrizia, ma in ogni caso è povero), bevono spesso assieme, poi si mandano vicendevolmente all'inferno. Malgrado ciò, nell'aprile del 2007, quasi per miracolo, Il Circo dei cani è riuscito a produrre una demo di nove tracce, registrata nei materni ventri del Teatro della Caduta con il prezioso (indispensabile) aiuto di Matteo De Simone. Non ne esistono più moltissime copie, ma il gruppo conta di smerciare le rimanenze in occasione dei prossimi due concerti, così poi si va a bere e che non se ne parli più. E questo è quanto.

Io sono qui

Aggiungi al mio profilo | Altri video

Vecchi amanti

| Altri video

Il sogno di Icaro

Aggiungi al mio profilo | Altri video

La fine del mondo

| Altri video

Dall’una alle tre

Aggiungi al mio profilo | Altri video