About Me
Gigli was born in Recanati near Ancona, the son of a shoe-maker and an opera buff.In 1914, Gigli won first prize in an international singing competition in Parma. His operatic debut came on October 15, 1914 when he played Enzo in Amilcare Ponchielli's La Gioconda in Rovigo, following which he was in great demand. Gigli made many important debuts, in quick succession and always in Mefistofele: Teatro Massimo di Palermo (March 31, 1915), Teatro San Carlo di Napoli (December 26, 1915), Teatro Costanzi di Roma (December 26, 1916), La Scala (November 19, 1918), and finally the Metropolitan (November 26, 1920).Other roles Gigli became particularly associated with included Rodolfo in Giacomo Puccini's La Bohème and the title role in Umberto Giordano's Andrea Chénier, both of which he would later record in full.Gigli rose to prominence after the death of Italian tenor Enrico Caruso in 1921. He was often called "Caruso Secondo," though he much preferred to be known as "Gigli Primo."Gigli left the Met in 1932, ostensibly after refusing to take a pay cut. Giulio Gatti-Casazza, the Met's General Manager at the time, was furious at his company's most popular singer; he spread numerous lies to the press, e.g., that Gigli was the only singer not to accept the pay cut. There were several others, e.g., Lily Pons and Rosa Ponselle. And it is well-documented that Gatti-Casazza gave himself a large pay increase in 1931, so that after the pay cut in '32 his salary remained the same as it had been. Furthermore, Gatti was careful to hide Gigli's counteroffer to the press, in which the singer offered to sing five or six concerts gratis, which in dollars was worth more than Gatti's imposed pay cut.After leaving the Met, Gigli returned again to Italy, and sang in houses there, elsewhere in Europe and in South America. He was criticized for being a favorite singer of Benito Mussolini, and toward the end of World War II was able to give few performances. However he immediately returned to the stage in 1945, and the audience acclaim was greater and more clamorous than ever.In the last few years of his life, Gigli gave concert performances more often than he appeared on stage. Before his retirement in 1955, Gigli undertook an exhausting world tour of Farewell Concerts. This impaired his health in the two years that remained to him, during which time he helped prepare his Memoirs (based primarily on an earlier Memoir, fleshed out by a series of interviews). Gigli died in Rome in 1957.
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Beniamino Gigli nacque a Recanati il 20 Marzo 1890. Era il figlio del campanaro del Duomo di Recanati e fino ai 17 anni fece vari mestieri per vivere. La prima educazione la ebbe dal maestro Lazzerini dopodiché nel 1911 si trasferì a Roma ottenendo una borsa di studio che gli consentì di seguire i corsi di Rosati al Liceo musicale di Santa Cecilia.
Nel 1914 dopo aver vinto un'altra borsa di studio a Parma debuttò nella Gioconda al Sociale di Rovigo. Nell’anno successivo il Gigli stabilì le basi della propria celebrità al Metropolitan di New York, dove si stabilì dal 1920 al 1932. Prima di trasferirsi a New York aveva comunque avuto molte scritture in Italia tra le quali quella da parte di Tullio Serafin per la Tosca e dal Carlo Felice di Genova per la Manon.
Dopo questi folgoranti successi venne chiamato nei più grandi teatri del mondo con un vastissimo repertorio. A Roma seguì oltre a numerosissimi concerti anche moltissime opere.
Alla Scala debuttò con Toscanini nel Mefistofele opera che mise bene in evidenza le non comuni qualità vocali e musicali del Gigli. Seguirono poi il San Carlo(dicembre 1915), il Real Madrid(marzo 1917),di nuovo la Scala(novembre1918) ed infine New York , nel ’20, che lo portò alla conquista dei pubblici di tutto il mondo: Buenos Aires, Rio de Janeiro, San Paolo, etc… . Nel 1921,anno della morte di Caruso, segnò il suo trionfo al Metropolitan con Andrea Chenier, che canterà per 11 stagioni consecutive insieme alla Manon, all’Elisir d’Amore,all’Africana e alla Marta, suoi cavalli di battaglia.
Nel 1930 tornò a Roma, per cantare all’ Opera alla quale dedicherà gran parte della propria attività italiana. Seguitò le sue tournèe in tutto il mondo, arricchendo sempre più il suo repertorio a conferma di una rara disponibilità vocale ed interpretativa.
Interrotto dalla guerra, riprende la sua attività artistica nel 1947fino al 1955, anno in cui tenne l’ultima tournèe di concerti a Londra, New York e alla Rai assieme a Maria Callas.Nella sua carriera interpretò molti film ed incise moltissimi dischi con il marchio famoso "La Voce del Padrone". Spesso cantò con la figlia Rina, buona cantante, che fece tesoro della lezione paterna e che svolse anch’ella una buona carriera da soprano.
Cantò fino al 1956 e il 30 novembre 1957 stremato dalla malattia morì nella sua casa romana.
La voce di Gigli ebbe un timbro particolarissimo e inconfondibile che, unito all’estrema facilità dell’ emissione vocale, alla sapientissima tecnica, all’ innata musicalità e alla grazia vellutata dell’espressione, nonché al calore, alla compattezza delle vibrazioni e al fraseggio ricco di abbandoni sentimentali, rimane nella storia del canto italiano un punto di riferimento incontestabile.