I'd like to meet:
El Muniria, give me the cure
ora che non ho fame di parole
avrei bisogno di parole
parole che scorrano facili
e non inciampino in mezzo alle dita (...)
sento solo le vene che finiscono
dove finisco io
e passo il tempo a toccare i punti
in cui mi manchi
e li sento cedere
(STANZA 218)
Portami dove c'è gente
portami dove non bisogna parlare
portami dove non si paga niente
e fa che il giorno si dimentichi di arrivare
portami dove la notte non si spegne
portami dove si vede la strada
portami dove non conosco la strada
e fa che il giorno si dimentichi di arrivare
portami dove è morbido
portami dove non si aspetta
e fa che il giorno si dimentichi di arrivare...
(INSIEME)
manuel, lightening the dark
..ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'&alt;br>
che stai così; male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire
puoi finger bene,
ma so che hai fame...
(NON E' PER SEMPRE)
verrò come un rapace
a mutilare la pace
dentro nel tuo cuore, eppoi
se vuoi la mia reazione
essia, essia, essia
(RAPACE)
Sai che la fortuna
è una religione
tu ci credi oppure no?
lo capiremo prima o poi
che non c'è modo di rinascere
senza peccare
ma tu hai voglia di rinascere
o è solo che non sai come finire?
beh, forse fa un po' male
forse fa un po' male
ma tutto fa un po' male
(TUTTO FA UN PO' MALE)
Sei il colore che non ho
e non catturerò
ma se ci fosse un metodo
vorrei che fosse il mio
fanne quel che vuoi, di noi
me l'hai insegnato tu
se c'è una cosa che è immorale
è la banalitÃ
lo sai
lo sai
che tu sei troppo bianca per restare
mano nella mano con te stessa
e non voglio certo che tu sia
la mia piu bella cosa mai successa
(BIANCA)
Ho questa foto di pura gioia
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in se
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c'è
Curo le foglie, saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da se, fottendomi da me
Per quello che non c'è
(QUELLO CHE NON C'E')
Bacio che sopporti il peso
della mia anima breve
in te il mondo del mio discorso
diventa suono e paura
Alda Merini
QUI TI AMO
(Pablo Neruda)
La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.
QUI TI AMO
(Pablo Neruda)
Che hai, che abbiamo,
che ci accade?
Ahi il nostro amore è una corda dura
che ci lega ferendoci
e se vogliamo
uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci stringe un nuovo nodo e ci condanna
a dissanguarci e a bruciarsi insieme.
Che hai? Ti guardo
e nulla trovo in te se non due occhi
come tutti gli occhi, una bocca
perduta tra mille bocche che baciai, più belle,
un corpo uguale a quelli che scivolarono
sotto il mio corpo senza lasciar memoria.
E come andavi vuota per il mondo
quale una giara color di frumento,
senz'aria, senza suono, senza sostanza!
Invano cercai in te
profondità per le mie braccia
che scavano, senza posa, sotto la terra:
sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi,
nulla,
sotto il tuo duplice petto sollevato,
appena
una corrente d'ordine cristallino
che non sa perché corre cantando.
Perché, perché, perché,
amore mio, perché?
IL VAMPIRO
(Charles Baudelaire)
Tu che t'insinuasti come una lama
Nel mio cuore gemente; tu che forte
Come un branco di demoni venisti
A fare, folle e ornata, del mio spirito
Umiliato il tuo letto e il regno-infame
A cui, come il forzato alla catena,
Sono legato; come alla bottiglia
L'ubriacone; come alla carogna
I vermi; come al gioco l'ostinato
Giocatore, - che tu sia maledetta!
Ho chiesto alla fulminea spada, allora,
Di conquistare la mia libertÃ
Ed il veleno perfido ho pregato
Di soccorrer me vile. Ahimè, la spada
Ed il veleno, pieni di disprezzo,
M'han detto: "Non sei degno che alla tua
Schiavitù maledetta ti si tolga,
Imbecille! - una volta liberato
Dal suo dominio, per i nostri sforzi,
Tu faresti rivivere il cadavere
Del tuo vampiro, con i baci tuoi!"
NON CHIEDERCI LA PAROLA
(Eugenio Montale)
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
SEGUI LA TUA SORTE
(Ferando Pessoa)
La realtÃ
è sempre di più o di meno
di quello che vogliamo.
Solo noi siamo sempre
uguali a noi stessi
Odio l'estate... La verità , come la luce, acceca. La menzogna è un crepuscolo.(Camus)