profile picture

119072182

I am here for Dating, Serious Relationships, Friends and Networking

About Me

Myspace Layouts at Pimp-My-Profile.com / Black&table

La mia vita è un'interpretazione. Mi sveglio la mattina pensando al nulla, mi sento in forma solo quando intorno a me noto la distruzione materiale delle cose e allora mi rendo conto che in quelle macerie sono felice. Spogliata da tutti i miei beni, affamata, assetata, impaurita, ma felice perchè tutte quelle macerie sono dubbi crollati e prima legati ai miei sogni, che mi infastidivano, mi affannavano, mi facevano sentire diversa. Ora quei miei sogni si avverano, uno per volta. Ma la distruzione non è mai avvenuta. E quindi, pretendo almeno e ancora di sognare. Ma forse la mia è paura di reagire, o forse solo la mancanza di forze necessarie per esplodere. Cosa vuol dire esplodere? Forse sentire il bisogno di gridare, di battere la testa mille volte contro il muro, o semplicemente parlare: esiste qualcuno al mondo capace di ascoltare? Fumo. Non esiste nessuno al mondo capace di donare parole senza aggiungere la solita frase "ma io avrei fatto..." - "se fossi al tuo posto..." chi? ovvio, sempre tu! La mia verità rimane un'illusione per tutti, principalmente per la mia stessa testa che alle volte neppure crede ai miei suoni, alle mie lacrime, ai miei mille rumori cercando di svegliare qualcuno in una tana chiamata gabbia, o meglio, una gabbia chiamata casa. La dimora della mia verità non esiste, perchè effettivamente la verità assoluta non esiste e non ho ancora sviluppato la giusta presunzione creandomi una bugia per spiegare la mia verità a quelle persone che ti guardano cercando di capire, che ti sorridono fingendosi un amico, che ti fissano con sguardo attento e severo come se avessi commesso chissà quale omicidio, eppure è solo il tuo essere normale ad apparire agli altri strano. Continuano a ballarti intorno fin quando tu decidi di smettere e spegnere ogni riflettore, di rintanarti di nuovo in quella "casa" e sfacciatamente sorridere ad ogni disavventura: anche se dentro muori! Qual è il motivo? In realtà ogni minuto della mia vita è speso bene... battendo l'aria. Ogni ora che passa è come se fosse un'eternità dalla quale posso sfuggire morendo. Consapevole del fatto che c'è vuoto intorno a me, ma nonostante tutto: amici, parenti, conoscenti, mille persone, mille nomi, mille sguardi attenti e severi, nessuno dei quali si è mai chiesto il "mio" motivo. Nessuno dei quali ha mai smesso di scrivere della propria vita: proprio come me... ma anche no! Non c'è forte motivazione che mi spinge a gridare il mio motivo. Ora. Quì! Mi copro addosso un ruolo che non mi appartiene, quasi come se fossi una grande attrice, ma una da Oscar. Quando mi sorridono io ricambio, quando mi salutano io ricambio, quando mi parlano io emetto suoni imbarazzanti e strani, certo, non come quelli di un animale, ma è proprio allora che penso e dico "vorrei essere un pesce, anzi no, un cane, ehm... un gatto?" beh, solo Emma mi basta. Emma? Sì, Emma. "E chi sei?". L'eterna e sconvolgente pesantezza di pensieri, muro di cemento armato con il resto della Popolazione, emarginata nel suo essere presente in ogni circostanza, disarmante ingenuità che spinge all'imbarazzo totale! Non è diversità, è solo forza di combattere per essere sè stessa e dimostrare che Emma è qualcuno: assetata, affamata, impaurita... ma nel suo castello mentale, fatto di flash, di penne, di fogli, di suoni, di immagini lente e di macerie, Emma ci sta bene! Emma scrive per campare. Lei non è una brava attrice, non ha ancora capito il trucco per stare bene. Tende la mano, e se la ritrova spezzata! Emma scrive ancora per campare.Emma Caterino

My Interests

I'd like to meet:

The Nature By Emma CaterinoSintonizziamoci sul Darfur By Emma CaterinoI FOR DARFURItaliansblogsforDarfur. - Movimento per la promozione dei diritti umani in Darfur.-Analizzare il problema. Il progetto nasce per assicurare una vita migliore agli abitanti del Darfur, i quali, soprattutto ultimamente, attendono aiuti politici e umanitari, ma che, purtroppo, i mass media non contribuiscono a fare. E' proprio riguardo a quest'ultima affermazione che ho deciso di trattare del Darfur nel mio progetto, in base a studi affettuati sulla psicologia, sociologia, antropologia e scienze della comunicazione. Sentiamo di tanto in tanto parlare del Darfur in tv, come in occasione delle Olimpiadi; leggiamo sui giornali appello di artisti come i Negramaro, Cesare Cremonini, Subsonica, Cinema2, e ancora Onorevoli, registi, artisti... tutti uniti contro il silenzio dei mass media per i diritti umani che spetta agli abitanti di questa povera "popolazione". Analizzare il problema già in superfice, è alquanto impossibile, lo diventa ancora di più quando una matta come me, prova ad analizzarlo sotto l'occhio delle Scienze Sociali. Sotto il problema c'è una sproporzione, del marcio, non presente nel nostro Paese, ma solo esclusivamente a tratti solo in quella zona dell'Africa. Il problema quindi c'è, ed è molto più "nascosto" rispetto a quelli che magari colpiscono la Nostra Italia. Bisogna partire dal presupposto che ogni cultura ha comunque sia i propri stili di vita; Darfur estremamente diverso dalla concezione italiana, europea. In Darfur, come nel nostro Paese, il problema sta nell'appartenenza ai Clan, che sono dei centri veri e propri di potere. Esempio: il J. che impedisce di coltivare la terra al resto della popolazione. Di cultura araba, loro hanno come obiettivo quello di bruciare e occupare continuamente terre, aumentando così la povertà, anche alimentare, del Darfur. Quindi il soggetto ruota intorno a una problematica Sociologica, legata alla Dinamica Di Gruppo, uno di quelli potenti che riescono a distruggere vite di uomini e donne e reciprocamente di bambini e ancora neonati. Da considerare inoltre il fenomeno Antropologico: le popolazioni africane hanno dovuto subire negli anni soprusi, offese, di questi gruppi, che si sono impadroniti di questa civiltà spostandola, in breve, nel palmo della loro mano, sotto il loro potere. Analizziamo ora il fattore Economico-Politico, il quale, occupa una posizione "interessante" all'interno del sistema creatosi; cioè: nessuno si preoccupa di stabilire un rapporto economico, e di conseguenza sociale, con un Paese che ha poco da offrire. Dopo aver affrontato i vari punti, averli analizzati, specificandone la causa, mi chiedo perchè siamo ancora allo stesso punto. Bisogna che lottiamo e alziamo ancora di più la voce.Emma Caterino For Darfur.

My Blog

The nature By Emma Caterino

http://it.youtube.com/watch?v=b3NRkTauaNw The nature
Posted by on Thu, 04 Sep 2008 11:25:00 GMT

Darfur

Spot per le vittime del Darfur. Director Emma Caterino  
Posted by on Thu, 04 Sep 2008 14:57:00 GMT