piccolepippicalzelunghe

myspaceeditor.it myspaceeditor.it PS.non lasciatemi messaggi, non aggiungetevi chiedendomi pietosamente il permesso di diventare miei amici, se lo siete già, pensateci bene eppoi, per piacere, cambiate idea."Presto, presto la carne che il severo sepolcro ha divorato tornerà al suo posto su di me, e sarò una donna sorridente. Ho ventisei anni soltanto. E come i gatti ho nove volte per morire." (Silvia Plath) ----------------------------------------------------------- Il maschio non ha il senso del bene e del male, non ha la coscienza morale (che può nascere solo dove esiste la capacità di mettersi al posto degli altri)…è necessariamente competitivo e, per natura, inadatto a cooperare. Perciò sente il bisogno di una guida e di un controllo dall’esterno. Così ha creato le autorità…..e il governo”(Solanas -SCUM) -----------------------------------------------------------. .."a volte, quando vedo per strada una donna bella e ben curata, femminile e magari un po' stupida, sono capace di perdere la testa: allora il mio cervello, le mie lotte e sofferenze mi diventano un peso, li sento come qualcosa di brutto e di non femminile..e correi solo essere bella e stupida, una specie di giocattolo desiderato da un uomo. E' tipico che io voglia essere sempre desiderata dall'uomo, che la nostra femminilità sia sempre la suprema conferma del nostro essere, mentre è cosa quanto mai primitiva. I sentimenti di amicizia e stima per noi donne (e anche di amore)in quanto persone, sono tutte belle cose, ma, in fin dei conti, non vogliamo forse che l'uomo, come tale, ci desideri come donne? A volte mi sento proprio come una pattumiera; sono cosi' torbida, piena di vanità..ma in me c'è anche onesta', un desiderio appassionato, quasi elementare di chiarezza e armopnia tra interno e esterno."(Hetty Hillesum) ---------------------------------------------------------"No n commettere atti che non siano puri cioè non disperdere il seme. Feconda una donna ogni volta che l'ami così sarai uomo di fede:Poi la voglia svanisce e il figlio rimane e tanti ne uccide la fame. Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore: ma non ho creato dolore."(De Andrè).