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commentami tuttah!
sinceramente, non sono mai stata particolarmente in grado di tirare fuori una descrizione seria e obbiettiva di me stessa, tendo sempre a sopravvalutarmi. comunque, magari ci provo, si sa mai che esca qualcosa di serio e/o leggibile. a dir la verità si potrebbe sintetizzare tutto in due parole, ed è quello che farò, stupendovi: sono bionda. non fumo, non mi drogo, non ho particolari problemi fisici e/o mentali e nemmeno disturbi alimentari. non mi taglio le vene, semplicemente perchè non sarebbe il modo più veloce e efficace per farmi del male (se lo volessi, ovviamente, ma non lo voglio, e quindi non applico nemmeno altri metodi sadomasochisti sulla mia persona). non amo la folla, non disdegno le discoteche, i club e chi più ne ha più ne metta, ma i posti in cui si suda in massa mi inquietano parecchio. bestemmio e come ogni cristiano che si rispetti, NON vado in chiesa. mi piace la birra, mi sfondo di libri, fino ad arrivare a leggerne due/tre la settimana, se non quattro (e non parlo di libri di scuola). la fotografia è la cosa che mi rilassa in assoluto più di qualsiasi altra baggianata. è una baggianata utile, quindi. spendo soldi in stronzate, sopratutto in cose che mai userò, tipo borse borsine e borsette. sono una persona relativamente normale, anche se questo non è parere comune qui intorno, ma sorvoliamo. sono quasi maggiorenne e so che non è un punto a mio favore. dalla regia mi dicono che le minorenni sono molto più in voga. va beh, sopporterò anche questa. nemmeno le bionde vanno più di moda!
quotes: Qualsiasi cosa, del resto, è una perdita e spreco di tempo: tranne fottere di gusto o creare qualcosa di buono o guarire o correr dietro a una specie di fantasma-amore-felicità . Tanto tutti finiamo nel mondezzaio della sconfitta: chiamala morte, chiamala errore. Io non son bravo con le parole. Direi però, dato che tutti ci s'adatta alle circostanze, che certe cose accrescono la tua esperienza, anche se magari non si tratta di saggezza. È possibile peraltro che uno resti per tutta la vita nell' errore, vivendo in uno stato come d'intontimento o di paura. Ne avrete viste, di queste facce. Io ho visto la mia. (Bukowski)
