Quanto sole - il gomito a coprirsi il capo, poi una coperta di lana grezza, grossa e morbida, sotto il suo corpo, un letto contro i dolori di schiena: durissimo - ho una fame assurda - gira il capo, il bar è aperto, fuori un fortino di gente a sfogliare i loro soldoni di carta, sembra di essere a Wall Street - meglio che ora mi alzi, aaaaah - dolore alla schiena, probabilmente un letto per uomini tutti d'un pezzo, quelli senza colonna vertebrale, solo una lunga barra d'acciaio tra il culo e la testa - allora, quanti sono... uno, uno e cinquanta, due, due e venti, due e trenta, quattro e trenta, quattro e cinquanta, cinquantacinque... ecco, qui ho un altro euro, cinque e cinquantacinque... - s'appresta a raggiungere il bar, auto sfrecciano lungo la strada, poi un rosso luminoso li ferma, ancora qualcuno passa - buongiorno Totò, mi dai un cornetto e un cappuccino? / non entrare, ti porto io tutto, rimani lì, hai capito? non entrare che c'è gente. / come se fossi un lebbroso (pensa) - attende che il barista porti la colazione al Mr Jelly, vecchio signorotto inglese, amante del black jack, ora povero e pazzo - tu qua dentro non ci devi entrare hai capito? dice il barista e poi ancora dice "tieniti la colazione, non ti preoccupare te la offro io" / non voglio, hai capito non voglio? - Mr Jelly ora inizia a urlare, urla come un pazzo, prende il cappuccino tra le mani, meglio, lo strappa dalle mani del barista e lo scaraventa contro la folla accalcacatasi per gustar, oltre l'abituale cappuccino, anche la ancor più gustosa lite - testa di cazzo (Mr Jelly è arrabbiato, viene meno il suo English style) io non sto cercando la tua carità da stronzo - parte un cazzotto, il barista sferra un cazzotto al barbone che non è un barbone. Cosicchè il "non barbone" inizia a sanguinare e poi ride - aaaah aaahh aaahah - ride come ridono quelli cattivi, risata dal suono lungo e sinusoidale, direi malvagia - aaaaaah aaaaah aaaahahahahah sai perchè rido? vuoi sapere perchè rido? guarda la tua mano, si è spaccata vero? nel tuo corpo ora c'è il mio sangue. Siamo fratelli - parte un altro cazzotto. Solita scena: il barista colpisce, il non barbone ride di più - aaaaaaaaah aaaaaaaaaah aaaaaaaah ora hai due ferite, ancora più sangue, sempre più sangue, mio sangue nel tuo corpo - arriva la polizia, inspiegabilmente presto - che è successo? - domanda una passante curiosa, poi la clownesca passerella celerina prende l'uomo, non barbone, e tenta di portalo via, diritto al comando. Nel mentre accade tutto ciò il non barbone ride e ride ed ancora ride poi urla al barista - vuoi sapere perchè rido? (continua...)
Materiale non destinato al consumo umano....
Del tuo sangue sarai pregna, attingerai da esso, berrai dalle tue vene e diverrai cannibale di sensi. L'ego esteta in cui ti vomiti dentro è tutto quello che hai, il tuo ventre sarà forno di mostri per male e dolore.
L'età puerile giustifica ogni comportamento, la medesima puerilità dilania quella persona cresciuta solo fisicamente, nulla hai attinto dall'anima, saranno illusioni, saranno illusioni e deludenti aspettative, sarà la strada che percorrerai per ritrovarti nuovamente sul precipizio di un monte infinitamente alto.
Le tue strade, mille e più, varieranno il paesaggio ma non il punto di arrivo, non ti accetterà mai nessuno, non sarai voluta nè ricercata, dal fiore del tuo ventre berranno uomini e dissetatisi andranno via, non sei vino ma acqua in abbondanza, non vali molto sul mercato della vita.
Nel tuo momento peggiore capirai ma non avrai coraggio per cambiare, non cambierai, tu non puoi cambiare. Sei già morta poichè vivi su un piano di marmo nero dove nulla cresce e tutto appassisce. C'è siccità nel tuo cuore, pronta solo a sfuggir dalla vita e sudditare ai ricordi. Sei succube del tuo mondo fasullo.
Eppure il mondo ti darà ragione, sarai la favorita nel mentre di ogni istante di vittoria - nasce l'interrogativo: sbaglio io a pensarla così oppure il mondo gira nel verso sbagliato?
Talune volte mi gratifica sapere che l'umanità sceglie la strada più vantaggiosa, solo in pochi prendono traiettorie complesse e dolorose. Spero di essere tra quest'ultime, ogni secondo di dolore e delusione mi rafforza, ora posso urlare, io mi avvicino ogni istante di più a dio...
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