Non è facile che le persone giuste siano nel luogo e momento giusto. Soprattutto se si vuole far nascere una blues band che faccia che le scarpe di chi ascolta seguano lo shuffle da sole. Non è sufficiente che gli elementi siano buoni e perfino la passione non basta. Ci vuole feeling. I Blues Trigger nascono nell'inverno del 2003 a Piacenza. Ai primi tempi si trovano al Tuxedo, dove ogni Lunedì partecipano alle jam sessions, che lasceranno un segno nel gruppo: non possono evitare l'improvvisazione. Fanno numerose serate nei locali e partecipano alla rassegna musicale piacentina Tendenze nel 2004 e 2005. Vincono nel 2005 il primo premio e il premio migliore esecuzione nel concorso musicale Amici di Pavi, e il secondo premio nello stesso concorso del 2006. Partecipano al concorso nazionale Obbiettivo blues inn per partecipare al Pistoia Blues Festival 2006 e arrivano in finale. Partecipano anche alle edizioni 2005 e 2006 del Piacenza Blues Festival.
"Guidati dall'ottima voce di Linda Sutti, hanno intrapreso un viaggio molto classico alla riscoperta dei grandi (Robert Johnson, Stenie Ray Vaughan, Jimi Hendrix, Bonnie Raitt), con qualche brano scritto di proprio pugno (Just a fool per esempio) che non ha certamente sfigurato all'interno della roboante scaletta".
Quotidiano Libertà , 20/09/05.
"Il sound è abbastanza particolare, abbina miscele sonore alla Johnny Lang a interessanti partiture di pianoforte e la voce della Sutti a tratti ricorda la timbrica sfuggente di Norah Jones; da tenere d'occhio, se non altro per la giovane età e lintraprendenza dei componenti".
Quotidiano La Cronaca, 27/05/06.
"Anche se i gusti del gruppo oggi guardano di più al blues elettrico e alle successive contaminazioni funky, lungo un cammino che passa agilmente da Jimi Hendrix a Ray Charles, il talento del chitarrista cileno della band, Simón Gallegos, riesce a presentare nelle atmosfere nei suoi assolo anche le atmosfere degli psichedelici Pink Floyd. Mentre Marcello Baio, batterista, e Daniele Tosca, basso, tengono le fila del discorso e Ruggero Golini, piano, si districa tra il tappeto sonoro e il fraseggio, è Linda Sutti, la cantante che si impadronisce della scena. Voce intensa, potente e pulita".
Quotidiano Libertà , 27/05/06.