Seta di Porpora

2004 Una cascina. Due amici con idee simili: uno al basso, l’altro libero di spaziare tra chitarra, piano elettrico e voce. Un ex bassista punk dall’aspetto Folle dirottato alla batteria. Un nome rosso e delicato per unirli. Le prime canzoni scritte, i primi concerti, le prime facce schifate, i primi segnali d’apprezzamento. Un bunker adibito a sala prove e di registrazione. La prima collaborazione con un fonico maniacale: l’importanza della cura dei suoni.
2005 Il primo concorso vinto grazie a Omar Pedrini, ne consegue il primo EP registrato, stampato e pubblicato: Fulmini in testa per Giulio Power.
2006 Le prime radio locali che trasmettono i brani porporati. Un chitarrista stralunato che entra prepotente ribaltando tutti i credo, ci vorrà un po’ per riprendersi. Rosso Alice li trasmette. Tribe li ascolta dal vivo e li recensisce. Gli studenti del Politecnico di Milano li registrano. L’asparago d’oro del Bloom li chiama. Il MusicVillage di Catanzaro pure. Ci sono proposte di etichette e agenzie che sono al limite del codice penale.
2007 C’è l’EP Sprechi di Fiato. Ma si contano più le soddisfazioni degli sprechi. Ci sono piccole e medie radio, ci sono numerose recensioni positive e una negativa, ma solo all’apparenza. C’è il primo contratto firmato per la distribuzione in tutti i principali e-store internazionali.
2008 C’è Venusia, che è il primo singolo pubblicato in esclusiva per il mercato digitale. C’è il relativo videoclip, che è la prima bella e vera collaborazione con artisti della zona.