Tempo verrÃ
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,e dirà : Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero, che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amatoper tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola...........La vita, a volere che sia bella, sia gaia, sia vita, deve essere un arcobaleno, una tavolozza di colori, un sabato dove ballano tutte le streghe. Il sollazzo e la noia, il pianto ed il riso, la ragione ed il delirio, tutti devono avere un biglietto per
questo destino
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