About Me
L'eclettismo musicale prende forma nella poliedricità de “Laplace project”. Un contenitore d'idee, note e armonie, come lo definisce Luca Perrone compositore, strumentista e mente effervescente in continuo movimento sonoro che si nasconde dietro il progetto. Perrone ha alle spalle una formazione accademica costituitasi in quindici anni di appassionato studio per la musica. Ha intrapreso, a partire dall'età di sette anni, studi di violino e piano forte classico, conseguendo esami al conservatorio da privatista. Inoltre, ha affinato le sue conoscenze e abilità con Vittorio Nocenzi, tastierista del Banco del Mutuo Soccorso.
Ha mosso i primi passi sul palcoscenico ad otto anni come violinista, e da allora il suo percorso musicale non si è più arrestato. Come tastierista ha suonato nella maggior parte dei locali capitolini, collaborando con diversi musicisti, in un mix di sonorità che hanno toccato i più disparati generi: rock, pop, progressive, funky, elettronica, blues e classica. Solo il jazz è stato l'unico inesplorato, perché citando sue testuali parole, “sinceramente, non so' proprio bono”. La sua vena artistica non si esaurisce solo con la musica, ma si mescola con le arte visive in un crescendo di note ed immagini che si legano insieme, alimentandosi di pura e sinergica creatività.
The musical eclecticism takes shape in versatility of the "LapLace Project".
A container of ideas, notes and harmonies, as it is defined by Luca Perrone composer, instrumentalist and effervescent mind with an ever-moving sound that hides behind the project. Perrone has a academic back ground education built/established in fifteen years of passionate study of music. It all stated at the age of seven, with violin and classic piano lessons, accomplishing exams at the music conservatory. Moreover, he as honed his skills and abilities with Vittorio Nocenzi,the keyboard player of the Band Banco del Mutuo Soccorso. It all started on stage that the age of 8 as violinist and from then his musical path as never stopped. As keyboard player, he has played in most of the Roman night clubs, cooperating with different musicians, experimenting a mix of different sounds as rock, pop, progressive, funky, electronic, blues and classic music The only unexplored sound remains Jazz, for the the following reason- direct quote- "frankly, I'm not that good" His musical vein is not related only to music but it extends to visuals arts in a crescendo of notes and images that are held together, fed by pure synergy and creativity.
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